Capitolo 1- Alice e la prima prigioniera
Misi un cuscino nel letto e lo coprii con delle coperte,
chiusi la porta. Mi avvicinai alla prima porta vicina c'era un uno sbiadito e
una cartellina era appesa alla porta. Aprii lo spioncino
-Hey
Una ragazza era stesa sul letto, era legata da delle robuste
corde, piangeva, per il pavimento c'erano dei capelli, aveva dei capelli
lunghissimi, le arrivavano ai piedi.
-Hey
-Lasciatemi sola
Guardai la cartellina.
Nome: sconosciuto
Soprannome: Raperonzolo
Cognome: sconosciuto
Età: 17 anni
Storia: è stata ritrovata rinchiusa in una torre, crediamo
soffra di problemi mentali, si rifiuta di farsi tagliare i capelli e se lo
facciamo le ricrescono subito. Il dottor N sta svolgendo molti esperimenti e
cure su di lei. È altamente improbabile che esca da qui.
Posai la cartellina e tornai verso la mia porta, volevo
leggere cosa avevano scritto di me
Nome: sconosciuto
Soprannome: Alice
Cognome: sconosciuto
Età: 17
Storia: ritrovata nel bosco quasi morta congelata, i suoi
pensieri erano alterati e continuava a dire di rivolere indietro i suoi amici,
il dottor N sta cercando una cura, ma la paziente sta rifiutando tutto, dai
regali ai medicinali, l'unica cosa che ha accettato era un peluche di un
coniglio bianco ma la subito rifiutato dicendo che non era lui quello che le
serviva. È impossibile che esca da qui.
Rimisi la cartellina a posto
-Deficenti- commentai e ritornai alla porta- Hey
-Vi prego basta
-Non sono un dottore o un'infermiera
-Cosa?
-Sono una paziente come te
-Sei libera?
-Vuoi che ti faccia uscire da qui?
Lei esitò- ci sono medici nei paraggi?
-No, nessun medico, sono spariti tutti
-Allora liberami ti prego!
Cercai la chiave nel mazzo e aprii la porta, la bloccai in
modo che non si richiudesse da sola. Mi avvicinai, cercando di non calpestarle
i capelli.
-Oh è vero non sei un medico!
Indossava un vestito viola e lungo fino alle caviglie. La
slegai. Lei si massaggiò i polsi e mi abbracciò piangendo
-Grazie Grazie!
-Ora dobbiamo trovare un modo per uscire di qui però
Lei guardò i suoi capelli, cercai nel bagno velocemente una
spazzola e presi la corda. Senza dirle nulla glieli spazzolai e li legai in
fretta in una treccia, era la treccia più lunga che avessi mai visto, le
arrivava alle ginocchia. Guardò la treccia e sorrise.
-Grazie, non ti ho ancora chiesto il tuo nome
Misi un cuscino, come avevo fatto nella mia camera, nel
letto.
-Sono Alice, tu?
-Raperonzolo
Mi sorrise timidamente, ricambiai il sorriso.
-E ora?
Guardai le chiavi- vorrei liberare anche le altre.
Lei mi guardò- beh mi hai liberata, ti aiuterò.
Le sorrisi- come sei finita qui? E sai dove siamo?
-Questa è la zona rossa, la blindata, qui se entri non esci
vivo
-Beh diciamo che per noi faremo un'eccezione
-Qui si fanno esperimenti su di noi, ci usano per testare
farmaci, se i miei capelli sono così lunghi è per colpa degli esperimenti che
mi hanno fatto.
-Da quanto sei qui?
-Circa...da sette o otto anni credo...
-Accidenti, è un sacco di tempo, come mai ti avevano legata?
-Ho cercato di suicidarmi, non volevo vivere in quel modo,
ma non ci sono riuscita
Ecco perché mi avevano tagliato i capelli- capisco, beh
appena uscite di qui potremo scappare lontano
-E per dove? Non ho famiglia
-Nemmeno io e credo che nessuna qui ne ha una, nessun
genitore lascerebbe le figlie qui, per ora cerchiamo di liberare le altre e
scappiamo da qui
-Ci sono tre camere per piano, che io sappia ogni guardia ha
una lista delle ragazze che contiene tutte le pazienti e il loro piano.
-Sai quante siamo?
-Otto circa, i piani sono quattro, ma dubito che siano tutte
vive
Guardai la terza porta- vediamo chi c'è lì?
Raperonzolo si mise a spiare dalla porticina- non c'è
nessuno
Presi la cartellina- c'era una certa Biancaneve qui
-Che è successo?
-La sua storia è stata rimossa, aveva 18 anni. Dice che è
morta avvelenata per una reazione di un nuovo farmaco sottoscritto dal dottor
N- posai la cartellina e guardai Raperonzolo- Sai chi è?
-Il dottore non l'ho mai visto, so che questa ragazza era
qui da almeno tre anni quando sono arrivata qui, da ciò che so i pazienti morti
vengono eliminati e la loro storia viene cancellata.
-Forse la troveremo la sua storia
-Mi dispiace per lei, non eravamo amiche ma...era come noi
infondo no?
-Già...le daremo giustizia e prima di andarcene la saluteremo
Lei annuì, nessuna delle due sapeva se c'è l'avremmo fatta e
chi delle altre era viva, ma non potevamo di certo attenderci per così poco.
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