WitchandAngel : Capitolo 8- Mal più concorso uguale tanti guai

Capitolo 8- Mal più concorso uguale tanti guai

8- Mal più concorso uguale tanti guai
Raggiunti gli altri all'arena, guardandosi bene di chiedere ai due cosa avessero fatto dopo che se ne erano andati, aspettavano l'annuncio della nuova sfida. Fu Venere, la dea della bellezza, ad apparire.
-La sfida di oggi è solo per le ragazze- disse con tono soave la dea- dovrete battermi in un concorso di bellezza
Le ragazze erano tutte entusiaste, Mal era sbiancata, mettersi in mostra in quel modo era assurdo per lei.
-Andate a prepararvi e buona fortuna
Mal guardò la dea sparire- non ho mai fatto un concorso di bellezza e non ne ho mai visti!
I ragazzi ridacchiando la salutarono nel suo camerino, una grande stanza con uno specchio gigante, un negozio di trucchi sulla scrivania, un guardaroba così furto che faceva paura e tanti...tanti accessori.
-Questo è un incubo vero? Ora mi sveglio vero?
Si sedette davanti allo specchio, sembrava spaventata- andiamo hai affrontato di tutto, il Minotauro, Cerbero... E hai paura di due o tre prove di moda? -si chiese- si...ma devo vincere per i ragazzi...che schifo essere donna in questo momento
Guardò il foglio che aveva davanti, c'erano delle prove scritte sopra.
-"Prima prova, sfilata: le concorrenti dovranno scegliere tre look, da giorno, da sera e in costume da bagno. Seconda prova, talento: le concorrenti dovranno dimostrare un talento mai mostrato prima. Terza prova, sorpresa" tutto qui? Cosa dovrei fare per le ultime due? E il look non lo so fare!
Guardò una frase scritta sul foglio "per l'onore della squadra". Sorrise e si alzò, aveva da preparare un piano. Non era bella, secondo lei, come le altre, ma di certo era molto più abile. Aveva molto più gusto in fatto di vestiti, era ovvio non aveva di certo la sesta delle figlie di Venere, ma avrebbe combattuto con tutte le sue doti femminili. Come primo look scelse una gonna bianca, una canottiera nera aderente con scollo a v, dei sandali con il tacco alto e decise di mettersi con i capelli sciolti e lisci, che le arrivavano a metà schiena, addosso aveva i soliti gioielli, ma non poteva toglierli; il secondo look era un elegante abito da sera senza maniche e con una scollatura che arrivava poco sotto il seno, la parte di sopra era nera come la notte e si schiariva fino ai piedi di un bianco chiaro, era spaccato ai lati con sue lunghe spaccature che arrivavano poco sotto la coscia, ai piedi aveva delle scarpe nere con il tacco bianco, i capelli li legò in uno chignon alto, cambiò i gioielli con una collana di perle nere e dei braccialetti bianchi, alle orecchi pendevano due croci celtiche una bianca e una nera, non le piaceva come stava il viola dei capelli su quel vestito così li fece allungare fino ai piedi, facendolo cancellò il colore e fece tornare il suo colore naturale, neri che sfumavano al biondo, controllo se con l'altro look stavano bene e sembrava di sì; come ultimo look scelse un costume a due pezzi color blu notte con rune di vari blu e bianche, mimando il colore del mare, ai piedi mise degli zoccoli in legno con tacco alto di simile colore, mise una collana con una conchiglia, dei braccialetti color onde con vari ciondoli, orecchini in perle celesti, un capello di paglia con un fiocco blu, degli occhiali da sole neri e i lunghi capelli raccolti in una treccia stretta ed elaborata. Guardò di fila i tre look, poteva cambiarsi con uno schioccò di dita come le figlie di Venere, tornò con i vestiti normali e guardò l'ora, aveva ancora tempo. La seconda prova la preoccupava, non sapeva che cosa osare proporre e cosa no.
-Avessi la possibilità di usare la spada...
Guardò i vestiti appesi, uno le ricordava tanto una tastiera. Le venne un'idea. Preparò tutto in cinque o sei minuti e aspettò che la chiamassero, fece appena in tempo.
L'arena era stata allestita come un grande palcoscenico.
-La mia povera arena- disse Ares guardando verso il palco
-È solo per una notte- disse Antilos seduto come lui nella platea a aspettare le ragazze.
-Che palle! -commentò un ragazzo
-Già ma almeno vedremo Malefica in costume- rispose un'altro
Minos e Serpy stavano pianificando un bel omicidio di massa, prima avrebbero visto la sfilata con calma e poi un bel bagno di sangue pietrificato.
-Bene- Venere apparve sul palco, indossava un vestitino così striminzito che forse un tanga copriva di più- si comincia!
Una a una le ragazze che avevano deciso di gareggiare sfilarono, Mal era la quartultima. Quando chiamarono il suo nome azzerò la mente, si muoveva come un manichino. I movimenti erano impeccabili, neanche un errore, le combinazioni da lei scelte le fecero guadagnare moltissimi applausi e un punteggio più che perfetto al pari della dea che aveva sfilato per prima. Quando finì di sfilare su cambiò in fretta e si mise l'accappatoio, aveva visto se stessa in terza persona, come se fosse un gioco.
-Non voglio fare queste cose mai più- commentò ad alta voce mentre le altre cominciavano a prepararsi per la seconda sfida. Guardava la tastiera che avrebbe usato, non suonava per qualcuno da quando i tre erano andati via...aspettò il suo turno, si mise un mantello nero con il cappuccio e uscì al centro esatto dell'arena, la tastiera era già in posizione. Prese un respiro profondo, aveva cominciato a far freddo, premette un tasto, si sentì un debole suono, scese una nebbia leggera. Cominciò a suonare, era una musica che attirava l'attenzione, dopo poco si capì che era Thriller di M. J. Mal prese un respiro profondo e iniziò a cantare la canzone. Dal terreno uscirono dei cadaveri di vecchi gladiatori, come nella canzone anche loro danzavano, cosa che all'inizio inquietava ma poi fece divertire tutti. Il vento le portò via il mantello, indossava un tubino diviso a metà una parte bianca e una parte nera. Era assurdo cosa stesse succedendo, appena la musica finì e con lei sparì anche tutto, come se fosse un'illusione. Gli applausi partirono e lei se ne tornò dietro le quinte.
-Bene e la vincitrice delle prime due sfide e colei che entrerà nella sfida finale contro di me- disse Venere- Malefica
Un brivido percorse la schiena di Mal, stranamente sentiva come se fosse meglio se non avesse vinto...

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