1- V per Vendetta è innamorato di me?!
Aprii gli occhi piano e guardai intorno a me, dove mi
trovavo? Guardai la stanza di color rubino, di un lusso assurdo. Il letto era
matrimoniale, le coperte erano le più pregiate, le finestre erano
antiproiettile, i mobili erano antichi e costosi, il bagno era ricco e
lussuoso, così come la cucina open-space e il salotto. Era tutto un lusso
assurdo, probabilmente nemmeno io avrei speso tanti milioni per un
appartamento...un attico, come quello. Mi alzai sentendo un forte dolore alla
caviglia destra, quel maledetto affare mi dava un fastidio atroce. Indossavo
solo le mutande e la canottiera, guardai le telecamere perennemente puntate su
di me. Mi feci la doccia e mi misi in jeans e maglietta, poi mi misi a fare la
colazione. Avevo gli occhi di Neal perennemente su di me, era il suo lavoro, ma
mi sentivo strana ad averlo sempre presente. Mi misi a fare le frittelle, dopo
poco erano già una pila.
-Ehi guardone, vieni a fare colazione? Così non mi perdi
d'occhio
Dopo poco Neal bussò alla porta e ci sedemmo a fare
colazione
-Non sapevo sapessi cucinare
-Se vivi una vita da fuggiasca devi sapere come cavartela da
sola
-Com'era?
-Cosa?
-Scappare
Lo guardai- beh...era snervante ma anche divertente, potevi
fare ciò che volevi, nessun limite ma allo stesso tempo non avevi veri rapporti
con la gente, l'unico che mi era vicino era Master Zero e il nostro era solo un
rapporto di lavoro
-Master Zero?
-Il mio cambia nome, era lui a farmi cambiare così in fretta
identità
-Un vero genio- commentò lui- la caviglia come va?
-Bene...credo
-So che la cavigliera non è comoda
-Hai già avuto dei sorvegliati?
-Si un paio, tutti dicevano che era l'inferno in terra
-Beh dipende- risposi io- io non ho molta sensibilità quindi
non mi dà problemi, forse fastidio ma nulla di più
-Non hai sensibilità?
-Riesco a muovere tutto il mio corpo ma non sento molto, per
esempio, le mie mani non distinguono caldo o freddo, la lingua dolce, salato,
piccante, bollente ecc, sa se una cosa è buona o no, ma non com'è di preciso.
Le gambe hanno perso quasi sensibilità, le muovo e riesco ad usarle ma non
sento nulla, la cavigliera per certi versi mi da la certezza che c'è le ho
ancora.
-Hai mai fatto un controllo?
-Da piccola, pare che la mia sensibilità sia minima, la
soglia del dolore invece è massima. Praticamente mi potrebbero sparare e
sentirei solo il solletico. In effetti a Parigi mi avevano sparato alla spalla,
se non se ne fosse accorto Zero sarei morta dissanguata- ridacchiai io
-Questo spiega come sei riuscita a passare in posti da
incubo senza emettere suono- avevamo finito, presi i piatti e mi misi a lavarli
-Tipo il sottopalco con i cocci di vetro sotto il museo di
Boston? Me ne ero appena accorta in realtà, li spostai con un braccio di lato
per evitare di lasciare tracce di DNA. Infondo indossavo tute in pelle per
lavorare con maniche e pantaloni lunghi, aderenti e nere, poco visibili al
buio, in più indossavo sempre una maschera per evitare di essere vista. Ero
praticamente invisibile per voi, avvolte passavo anche accanto ai poliziotti
per uscire e nemmeno mi vedevano- Risi io
-Ok, ora mi pare esagerato- rispose lui sorridendo, si
divertiva a parlare con me
-Dici? Al museo di arte di Spagna sono uscita con calma
dall'entrata principale- risposi io chiudendo l'acqua- i poliziotti erano
troppo impegnati a calmare la folla per notare una ragazzina andarsene
tranquilla come se nulla fosse
-Ah sì?- rise lui- starò più attento d'ora in poi
Si era avvicinato senza che me ne accorgessi- faresti bene
-Abbiamo del lavoro da fare- aveva tirato fuori il
cellulare- rapina in banca con ostaggi
-Mi cambio e vengo? -chiesi io
-Si ma evita la minigonna e la scollatura di ieri, ci ho
messo un'ora a far calmare gli agenti
-Allora avevi guardato!
-Si
-Quando?! Non hai mai abbassato lo sguardo!
-Ho i miei metodi- disse lui sogghignando- vatti a cambiare
terza abbondante
Io mi allontanai di corsa- Maniaco!
Mi misi dei jeans lunghi neri, stivaletti con il tacco grigi
e una maglia aderente a maniche lunghe grigia, al collo mi misi un fulard nero,
mi legai i capelli in una treccia, presi la giacca in pelle nera e gli occhiali
da sole e raggiunsi Neal
-Non vedo la cavigliera- commentò lui
-Nascosta nello stivale- risposi io mostrandogliela- non
credi sia meglio evitare che la gente veda una cavigliera su chi li deve
aiutare?
-Hai ragione- rispose lui aprendo la porta, presi la borsa,
mi avevano dato uno degli ultimi modelli di cellulare esistenti, altro modo per
controllarmi- dopo di te
****
Guardavo il tipo fare avanti e indietro mentre urlavo con
Neal e altri agenti, gli uomini!
-Neal- chiamai io e lui corse, voleva evitare quel tipo
probabilmente
-Dimmi
-Posso avere quella corda? -indicai una fine in cuoio
poggiata su un furgone
-Si certo- me la diede- che vuoi fare?
-Mi sono rotta di aspettare faccio effrazione e faccio
uscire gli ostaggi
-Cosa?!
Indicai la cartina della banca- qui c'è un condotto della
ventilazione, collegato a questo dell'edificio abbandonato, non l'hanno rimosso
o bloccato poiché la banca pianificava di comprare l'edificio, mi infilo lì
dentro entrò nella banca e faccio uscire gli ostaggi, contenuti qui, nel caveau
della banca. Entro e li faccio uscire, semplice no?
Lui ci pensò su un po', mentre gli agenti dicevano di tutto
-Va bene, provaci
****
Rimosso l'ultimo chiodo, entrai piano nel condotto
-Sta attenta- mi disse Neal nell'auricolare
-Lascia fare a me- risposi io
Il condotto era stretto e soffocante, mi sentivo quasi a
casa, avevo usato centinai di quei condotto per entrare e uscire dagli edifici.
Entrai senza problema nella banca, era tutto buio, avevano staccato la corrente
e l'edificio non aveva finestre, norme antincendio mai sentito eh? Mi mossi
piano, l'edificio era vuoto, nella sala principale c'erano cinque o sei uomini,
nel Caveau altrettanti. Entrai nella sala di sorveglianza, vuota.
-Puoi accendere la corrente per la sala sorveglianza?
-Fatto
La luce accese i monitor, mi misi alla tastiera e collegai i
monitor con il pc che era fuori con Neal
-Come hai fatto?
-Pensavo che ti avrebbe potuto aiutare sapere che succede
dentro no? E poi era un semplice lavoro di hacking per una come me
Mi mossi piano e mi diressi verso il Caveau ma venni beccata
-Chi sei?!
-Oh merda- con la frusta gli fregai la pistola e lo metto
KO. Prendo le manette che avevo "preso in prestito" da Neal e le
metto all'uomo legandolo al termosifone e mettendogli del nastro adesivo sulla
bocca.
-Neal, hai un pacco regalo ammanettato al termosifone vicino
l'ingresso.
Piano piano riuscii ad attirare fuori a uno a uno tutti gli
uomini che erano messi a sorveglianza degli ostaggi, avevo già messo ko quelli
nella sala principale, l'unico che mancava era il capo, che non avevo ancora
incontrato. Liberai i dipendenti e gli indicai una porta secondaria dov'è
aspettavano gli agenti. Feci per uscire ma mi ritrovai un'armadio vivente di
muscoli davanti che mi prese e puntò una pistola in testa. Vidi gli agenti
entrare mentre le luci si accendevano.
-Giù le pistole o sparo
Loro posarono le pistole sotto ordine di Neal.
-Ma tu...Melissa?
Guardai l'omone, cicatrice sull'occhio, pelato, tatuaggi
ovunque- Malcom?
-Si sono io- abbassò la pistola e mi guardò- pensavo fossi
sparita
-Malcom ti ho già dato il due di picche, vuoi che ti rompa
anche qualcos'altro oltre il cuore? Mollami!
Cominciò a vaneggiare su un futuro destinato insieme.
-Noi staremo insieme, che tu lo voglia o no!
-Non così in fretta stronzo- la voce la riconoscevo bene. Un
lazzo prese al collo Malcom che mi mollò mentre una scossa elettrica lo
attraversava e lo fece svenire a terra.
-Zero! -urlai io guardando il ragazzo con la maschera di V
per vendetta, era un ragazzo muscoloso, indossava un impermeabile nero e dei
guanti bianchi, con quella maschera faceva ridere.
-Ti lascio sola con FBI e guarda che succede- commentò lui
osservando gli agenti arrestare i tipi
-Si vede che mi devi stare più vicino
-L'omone?
-Uno stalker che mi perseguita da un pezzo
-Stai bene- chiese Neal avvicinandosi
-Grazie a Zero
Zero mi mise un braccio intorno alle spalle- sarà un piacere
lavorare con lei FBI
-Cosa?
-Io lavoro per la mia regina, quindi ora lavoro
indirettamente per lei
Neal lo guardò malissimo ma nonostante tutto disse-
benvenuto
Capitolo 0 Lista Capitoli Capitolo 2
Nessun commento:
Posta un commento