WitchandAngel : Capitolo 2: si corre per vincere!

Capitolo 2: si corre per vincere!

2     Si corre per vincere!

Amelia era nervosa, era la prima corsa per lei e il fratello l’aveva riempita di avvertimenti, non fare questo, non fare quello…l’aveva solo innervosita. Guardava le altre auto dal finestrino di Fulmine.
-Sta calma Amelia
-Fai facile a parlare tu- replicò lei all’auto nera- sei abituato a correre e a competere
-Su, calmati, non succederà nulla, io guido e tu stai seduta, semplice no?
-Spero solo che vada tutto bene- commentò lei aggiustandosi la tuta nera attillata che Fulmine le aveva detto di indossare. Aveva detto che era per sicurezza ma non ci credeva più di tanto.
-Pronta? –chiese Cody all’auricolare
-Diciamo di sì…-rispose lei sospirando- tanto non sono io a guidare…
-Cosa? –chiese Cody
-N-nulla- replicò lei- ci devono essere delle interferenze- rispose lei ridacchiando- a dopo- chiuse la comunicazione
-Pessima…-disse l’auto
-Zitto tu! –replicò lei
Il conto alla rovescia iniziò.
-3
Amelia accarezzò il volante
-2
Fulmine era già pronto a correre
-1
Amelia chiuse gli occhi- mi affido a te Fulmine
-VIA!
Fulmine sfrecciò sulla pista- sei in buone ruote
Amelia si mise le mani al cuore, correvano velocemente, era la prima volta che correva così veloce con un'auto. Le immagini fuori dal finestrino erano solamente linee continue di vari colori, non aveva mai pensato che correre fosse così...così meraviglioso.
-Fulmine è sempre così? Voglio dire è sempre così il mondo visto a questa velocità?
-Non hai mai corso vero?
-So guidare ma non guido spesso, mio fratello guida sempre al posto mio
-Ora ci sono io per te Amelia, non devi aver paura
-Paura?
-Il tuo cuore batte veloce
Amelia sorrise- sono emozionata Fulmine, non ho mai provato nulla del genere prima
-Sono contento di essere il primo a farti battere così il cuore allora
-Fulmine attento a ciò che dici, da noi esiste una cosa chiamata doppio senso
-Oh lo so eccome
Amelia rise- vinciamo questa corsa Fulmine
L'auto aumentò la velocità.
-Amelia a quella velocità ti ammazzerai!
La voce del fratello riempì la macchina.
-So quel che faccio- replicò lei chiudendo la conversazione
-È un rompiscatole vero? -l'auto aveva ripreso a parlare alla ragazza
-Solo molto protettivo- replicò lei
-Se vuoi un passaggio per molto lontano da lui dimmelo pure
Lei sorrise- non credo serva ma grazie
L'auto continuava a correre, era prima in classifica e vinse con gran vantaggio.
-Goditi la vittoria principessa
-È la nostra vittoria, ma hai vinto tu Fulmine
-Sei una brava ragazza che guida una cattiva macchina
-Dopo festeggiamo solo noi due
-Non vedo l'ora
Scese dall'auto e venne assalita dai paparazzi, il fratello le corse incontro- sei stata...
-Tutto merito della mia auto
-Amelia eh? –le persone si spostarono creando due file mentre un ragazzo dai capelli neri e occhi gialli si avvicinava
-Chi è? –chiese Amelia all'auto
-Jonny Bravo, il pilota che ha mandato tuo fratello fuori giri- rispose l'auto nell’auricolare della ragazza
-Io sono...
-Jonny Bravo- rispose lei seccata, il fratello si era allontanato, non voleva picchiarlo o dare di matto davanti ai paparazzi
-Una mia Fan?
-Nei tuoi sogni- rispose lei, il pubblico si zittì e tutti la fissarono, era la prima a replicare a quello
-Oh sembra proprio che mi odi eh?
-Sei lo stronzo che ha mandato mio fratello fuori giri, io non ti odio, sarò solamente il tuo peggior incubo- Amelia lo guardava con disprezzo. La tuta era attillata, Amelia era una bellissima ragazza, quella tutta la esaltava.
Jonny sogghignò-beh se entri nei miei sogni, vedrai che ti piacerà carina
Si avvicinò con la sua tuta attillata bianca, ma l'auto di Amelia si spostò e quasi lo investì.
-Ma che?!
-Sei così imbrancato da inciampare sui tuoi stessi piedi?
L'auto non si era mossa.
Amelia guardò il tipo andarsene sulla sua auto bianca, ne cambiava una a corsa.
Amelia entrò in auto e se ne andò via.
-Che...che
-Stronzo? –suggerì l'auto
-Si! Grazie per prima
-Non gli faccio toccare la mia donna- disse l'auto con calma
-Ah...sarei tua? –chiese lei sorridendo
-Beh, gli umani dicono la mia auto, noi diciamo il mio guidatore, nel tuo caso, la mia donna
-Beh...allora sono tua
-Dove vuoi andare?
Amelia guardò fuori dal finestrino- stupiscimi


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