0.4: Nello specchio
Ero sola nella stanza, non c'era nessuno che mi osservasse,
lo specchio era stato spostato nella soffitta, di nuovo. Sentivo il suo
richiamo, le mie orecchie erano sottomesse al suo bisbigliare, sarei impazzita
se continuava così. Presi un respiro e mi alzai dal letto, Teddy mi osservava,
aveva un'espressione diversa, quasi curiosa di osservare cosa avrei fatto, gli
sorrisi e lo coprii con la coperta, sarà solo un peluche ma non voglio farmi
vedere nuda da lui comunque. Mi tolgo il pigiama e mi infilo dei jeans bianchi,
una canottiera attillata color celeste chiaro fa vedere che non sono
completamente piatta, di fatto la mia terza la nascondo facilmente con quei
completi da Lolita, mi metto gli stivali bassi bianchi con il tacco, vari
braccialetti che vanno dal verde al celeste, mi lego i capelli in una coda alta
e mi assicuro che nessuno dei due occhi sia coperto. Prendo lo zaino di scuola,
un zainetto nero abbastanza capiente, scendo di soppiatto in cucina, ci metto
dentro qualcosa da bere e mangiare, torno in camera e metto un cambio di
vestiti, lo finisco di preparare con tutto ciò che mi potrebbe servire e
ovviamente prendo Teddy. Mi metto una giacca di pelle e infilo nello zaino una
coperta e un paio di cose per l'inverno, non si sa mai. Mi metto lo zaino in
spalla, abbraccio Teddy e apro lentamente la porta. Se scendo e salgo fino a
questo piano nessuno si fa domande, ma se salgo in soffitta mi seguiranno...beh
non ho molta scelta da qui non si esce. Richiudo la porta proprio mentre i
gemelli passano lì vicino, mi hanno vista.
-Caramel!
Prendo la sedia e blocco la porta. Perfetto ho pochi minuti
ora!
Apro la finestra- se cado è un bel volo
Esco sul cornicione, mi metto Teddy nello zaino e salgo lungo
gli arrampicanti che crescono lungo il muro.
-Non guardare giù, non guardare giù
Sento qualcosa rompersi, ciao ciao sedia, devo muovermi.
Accelero e salgo velocemente fino alla finestra della soffitta, ci entro.
“Chiudi la porta”
È la voce di Teddy, non la sentivo da tanto. Sposto la
vetrina davanti alla porta e tolgo il telo dallo specchio e lo guardo, metto
una mano sulle incisioni invisibili lungo la cornice, me ne sono ricordata durante
la notte, lo zio diceva qualcosa seguendo la cornice con le dita
-“Colei che tra due reami è nata, che non esiste né in questo
né in quello, ma che tra entrambi può viaggiare, chiede che lo specchio la
faccia viaggiare”
La superficie dello specchio si deforma e l'immagine
sparisce, sembra quasi acqua.
-Caramel!
Sono arrivati, la porta si aprirà a breve. Faccio un respiro
profondo e prendo Teddy in braccio.
-Ferma!
Sono entrati, mi getto nello specchio poco prima che loro mi
raggiungano. Li sento battere sul vetro. Chiudo gli occhi e vado a terra. Li
riapro.
-Dove diavolo sono finita?
Sono in una specie di radura, ci sono strane piante, oggetti
e persino il cielo non è giusto. L'erba è celeste e il cielo verde, le farfalle
sono fatte di bulloni, le piante sono di dimensioni e colori errati. Dietro di
me c'è una cascata, che ha le fonte negli occhi della montagna, che sembra una
donna che piange, l'acqua è rossa, sangue? Meglio non pensarci.
-Che razza di posto è questo Teddy?
L’orsetto sembra meno vivo del solito.
-Teddy?
-Dimmi Caramel
Mi giro, un ragazzo vestito elegantemente, in stile
vittoriano direi, dai capelli metà neri e metà bianchi, con gli occhi rossi mi
guarda sorridendo. In testa ha un cappello nero con una linea di tessuto a
quadri lungo la base del cilindro e 4 assi messe di lato, nel taschino tiene un
orologio e porta dei guanti bianchi.
-Chi sei?
-Il tuo Teddy- risponde lui con calma- quei vestiti sono
brutti sai? È meglio questo
Schiocca le dita e i miei abiti tornano a essere il vestitino
in stile goth Lolita che mi piace tanto, lo zaino è sparito e anche il mio
orsetto, i capelli si liberano e ricadono morbidi sulle mie spalle.
-Così stai molto meglio
-Hey! Non cambiare i vestiti alla gente senza il suo
permesso! E ridammi il mio orsetto!
Lui ride e si avvicina, mi prende il mento con una mano, è
più alto di me e si abbassa per guardarmi negli occhi- dovresti riconoscermi mi
abbracci sempre, di notte e di giorno, mi porti ovunque con te e mi dici sempre
tutti i tuoi segreti, come quando sei nata realmente è che non hai l'età che
dici, non hai 12 anni ma 14 vero?
Lo guardo male- sai che è inquietante vero? Eri tu tutto il tempo?
Un quindicenne troppo cresciuto? Se ci penso...
Lui si mette a ridere- oh dai sono solo un famiglio, cosa
vuoi che faccia
Due ideucce c'è le avrei su cosa vorrebbe fare...
-Sei il mio famiglio quindi?
-Al suo servizio my lady- si inchina
I famigli sono coloro che aiutano quelli come me. Questo
spiega un paio di cose sul mio orsetto, tipo perché si muoveva da solo avvolte
o che cambiasse colore e arrossisse se lo stringevo forte...ok non ci dormo più
con quell’orso
-Bene...fammi vedere questo regno per piacere
-Ai suoi ordini My Lady
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