Capitolo 10: We don’t need him
Quando le persone parlavano con Silvie spesso finivano per
fare la stessa conversazione
-Ma il padre dei bambini?
-Hai notizie dell’uomo?
-Sono certa che ai bambini manca il padre…
-Ma siamo sicuri che non ci sia modo per farvi tornare
insieme?
-Questa deve essere una così dura relazione…
Sono sempre le stesse le domande alla fine.
Senza padre i ragazzi erano cresciuti molto serenamente.
Passando il loro tempo facendo le loro attività preferite
Spendendo tempo con la madre
Imparando a gestire le loro benedizioni
Maledicendo il proprio padre ogni volta che gli tornava in
mente…
Pregando gli dei per una visita paterna…
…così da farlo fuori…
Spendendo tempo a crearsi una vita felice e serena.
Così ai loro diciassette anni erano arrivati a vivere una
vita molto serena…
Silvie era particolarmente fiera di come i bambini erano
cresciuti.
Erano donne e uomini così straordinari…
Era davvero fiera…
-Silvie
Nel buio della sua camera la donna si girò verso chi era
appena apparso
-Dio della guerra?
-Come hai fatto a riconoscermi?
-Sei simile a mio figlio –rispose lei guardando la versione
cresciuta del suo Aaron- come mai qui?
-Ho preso corpo umano per un paio di ore, volevo parlare un
po’ con te se non ti dispiace
-Certamente non è un problema- sorrise Silvie
Il dio si rilassò sedendosi accanto a lei sul letto.
Purtroppo le chiacchiere iniziarono ad andare più su carezze
e simili…
***
-Non c’è più latte? –chiese Aaron mezzo addormentato
guardando la dispensa
Si guardò intorno e sospirò- è tardi per uscire…
Silvie però dormiva raramente presto di sera…
-Vado a chiedere a mamma- mormorò Aaron stiracchiandosi
-Sul serio va bene –disse la voce di Silvie prima che Aaron
potesse bussare alla porta
Aaron si congelò. Stava parlando da sola o…
-Sei sicura? –rispose una voce maschile
Nope quella non era la voce di Margot! Né dei suoi fratelli!
Si avvicinò alla porta e la aprì piano. La madre era nel
letto e teneva il lenzuolo al petto…probabilmente nuda e…una versione molto
simili a lui più grande stava sistemando la sua giacca.
Suo padre era…
-Allora io vado- disse l’uomo baciandola- a presto
Lei sorrise guardandolo saltare fuori dalla finestra.
Aaron indietreggiò e corse nella camera dei ragazzi. Cosa…cosa
diavolo doveva fare ora?!
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