WitchandAngel : Capitolo 4: Here your noble title is worthless

Capitolo 4: Here your noble title is worthless

Capitolo 4: Here your noble title is worthless

Se c’era una cosa che Astrid non sopportava erano i figli di papà.
Se qualcuno voleva dirle qualcosa doveva farlo con attuale esperienza.
Quindi quando si ritrovò un’unità mista di popolani e nobili sapeva già come sarebbe andata.
-Principessa è un piacere averla nella nostra unità –disse il Generale Shark dai capelli bianchi e occhi scuri
Il generale non era proprio contento della situazione ad essere onesti.
Non gli dispiaceva avere Astrid al posto di uno dei figli maschi onestamente.
Conosceva Astrid e sapeva che sapeva cosa fare.
Il problema erano le truppe presenti
I popolani o nobili minori? Gestibili.
Era certo che potevano essere addestrati per bene.
Il problema erano i nobili maggiori o con potere sociale.
Non ascoltavano, mai.
Non obbedivano, mai.
Non facevano che dire in giro che erano figli di tizio o caio con quel tipo di potere o altro tipo…
Era un casino farli zittire.
Allenarli? Impossibile.
Se non si beccava lettere dai genitori era già tanto!
E con una principessa qui…era ovvio che stessero per diventare dei pavoni in amore
Era ovvio, dopotutto quante chance avevano di sedurre la principessa?
Per questo i popolani erano innervositi.
Chi diavolo avrebbe sopportato nobili e una principessina?
Era la loro fine.
Ma un popolano non si fregò molto del titolo…
-Il comandante ha detto che devi fare questo compito e lo farai! –disse Raven incavolato
Ne aveva le tasche piene di nobili spocchiosi e viziati. Erano lì da tre settimane.
Ora era arrivata la principessa.
Non era lì per farsi urlare contro da mocciosi viziati
-Come osi urlarmi contro?! Sai di chi sono figlio? –chiese il nobiluomo
Il moro ruotò gli occhi e lo fissò con i suoi occhi rossi- mi frego di che sei, sei il capitano ti dà un ordine tu lo esegui!
-Sporcarmi le mani? Scordatelo, voi gentaglia siete qui per questo no? –rise il nobile seguito dagli altri nobili vicini
-Vero non serve che lavoriamo
-Siete qui per servirci- continuò lui. Raven strinse i pugni- e inoltre…
-Inoltre cosa?
Tutti si girarono verso Astrid che era appena arrivata- sua altezza…
-Che sta succedendo qui? –chiese Astrid
-Nulla, un malinteso- disse subito un nobile
Raven la guardò negli occhi- questi idioti non eseguono l’ordine del capitano!
-Sta zitto tu! –disse un altro- sono il figlio di un conte, vuoi che mi sporchi le mani e…
-E cosa esattamente? –chiese Astrid avanzando e mettendosi tra i due- la tua scusante per non aver eseguito un ordine è essere figlio di un conte?
-Sua altezza capirà che…
-Puoi prendere il tuo titolo nobiliare e ficcartelo su per il culo –sorrise Astrid lasciando tutti senza parole- se una principessa erede al trono può venire qui a “sporcarsi le mani” allora non accetterò che un moccioso viziato come te si lagni per dell’addestramento vitale. Uomini come te non servono nella MIA unità di combattimento…tranquillo…mi assicurerò che oltre a sbatterti fuori i tuoi abbiano una mia lettera di lamentele…insieme a quella di mio padre…
-Principessa non può…
-Non posso? –chiese Astrid- benvenuto nella monarchia, nessuno si fotte un cazzo di nessuno se è chi ha comando che dice qualcosa. Ora muovi il culo e fa i bagagli. E voi –guardò il restante gruppo nobile- avete cinque minuti per eseguire il comando prima che vi faccia rimuovere ogni titolo nobiliare esistente…
-Yes Ma’am! –corsero via i nobili rimanenti pallidi
Astrid si girò verso Raven- nome
-Raven, nessun cognome –disse lui diretto assumendo subito la posizione di soldato che parlava con comandante diretto
-Hai il fegato di ribattere a un nobile vedo –disse Astrid
-Si signora- disse lui diretto
I suoi amici per poco non lo fucilarono sul posto, ma lo stava cercando il posto nella ghigliottina o cosa?!
-Bene…d’ora in poi sarai il mio braccio destro –disse Astrid lasciando tutti di stucco- non ho bisogno di donnicciole vestite da soldati, voglio qualcuno che sappia ribattere e si fotti del titolo nobiliare. Qui siamo in guerra, un pezzo di carta con un nome importante vale meno di carta straccia…hai cinque minuti per venire nella zona di comando, tornate a lavoro
Il generale la guardò allontanarsi e sorrise, come sospettava, era meglio la figlia che i figli…
Raven si guardò intorno cercando di capire che diamine avesse sentito prima di inseguire Astrid per eseguire il comando.



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