Capitolo 3: This Bitch
-Master, vostro padre non è a casa
-Di nuovo?!
Era impossibile che lavorasse così tanto dannazione!
Alexander conosceva gli orari di un ministro come loro
padre.
NESSUNO lavorava così tante ore.
Sapevano bene che non era così occupato da non tornare a
casa per giorni.
Non era così occupato dannazione.
Non avevano mai notato l’assenza del loro padre…
-Mamma… -mormorò guardando verso la sua zona.
Morgana aveva lavorato sodo per non fargli notare l’assenza…
Ma l’attuale Morgana non aveva interesse nel nascondere le
scappatelle del marito.
Risultato era che i suoi figli avevano iniziato a capire e
reagire di conseguenza.
Dopotutto erano legati alla madre
Il padre…era chi feriva la donna che li aveva cresciuti ed
educati con affetto e cura
****
-Mi hai davvero comprata- sorrise Kitty guardando la sua
salvezza
-L’avevo promesso, dopotutto sei stata molto brava
La ragazza arrossì- grazie per i vestiti
-Il celeste chiaro ti dona
Lei sorrise rossa- grazie mille…e anche per il resto dei
vestiti
-Una gattina come te dovrebbe solo avere il meglio
Lei sorrise rossa- questa…
-Ho preso una casetta per te vicino a casa mia
Kitty rimase senza parole- davvero?
-Si, così potrò venire spesso a trovarti
Lei arrossì- ma le tue nozze…
-Divorzierò presto tranquilla
-Davvero?
-Non voglio altri che te
Al sorriso di chi l’aveva salvata Kitty arrossì ancora di
più
Le aprì la porta- vieni gattina, ti faccio vedere la tua
casetta
Casetta…
I soldi di un arciducato avevano comprato una villetta non
male con parecchie cose costose, vestiti…
Quei soldi erano soldi che l’Arciduca MAI aveva speso
sull’Arciduchessa e ciò Kitty lo sapeva.
Sapeva bene la situazione di Morgana.
La ragazza sorrise e si sedette sul letto- perché non
inauguriamo la casa che mi hai regalato? La gattina vuole mostrare quanto è
felice…
-Vuoi fare le fusa?
-Si –sorrise lei
Dopotutto tenersi il “proprio uomo” era una pratica che una
ragazza di bordello imparava velocemente…
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