WitchandAngel : Capitolo 8: I do like you to meet your father

Capitolo 8: I do like you to meet your father

Capitolo 8: I do like you to meet your father

Amalthea arrivò alla taverna tranquilla con Stephan e una guardia dell’Arciduca

-Siete sicura…

-Si –disse Amalthea aprendo la porta tranquilla e guardando direttamente il barista e avanzando

-Questo non è posto per una bella signorina e…

-Michael Round –disse Amalthea- voglio parlare con Ian

-…

Tutto il locale li osservava

-Non capisco cosa intenda…

-Tua moglie è incinta a casa, hai di meglio di cui preoccuparti che fingere di non capire –disse Amalthea

-Questa è una minaccia? –chiese lui mettendo mano alla spada

-No, sto solo avvisando, tua moglie entrerà in travaglio in trenta minuti –disse Amalthea

-Cosa vorresti…

-Sono Amalthea Polaris Astro, le mie predizioni non falliscono mai –disse lei tranquilla

La cosa lo zittì- io…

-Ian non si infurierà –disse lei ignorandolo e andando al muro che poi sfiorò aprendo il passaggio- ma ti consiglio di muoverti, tua moglie avrà complicazioni se non sei in tempo

-…

Stephan lo guardò correre fuori e seguì Amalthea nel passaggio

Amalthea guardò di striscio gli uomini di Ian confusi su come reagire, li superò e bussò alla porta il codice del giorno: tre colpi di fila e due distanziati.

-Avanti, che su…cede? –chiese il biondo capendo immediatamente che qualcosa non andava- salve…?

Non c’era Michael, quindi cosa stava succedendo

-Michael è vivo se chiedi, avresti percepito il sangue e la lotta altresì non è forse vero? –chiese Amalthea tranquilla levando il cappuccio e fissando l’uomo

-… -lui sorrise divertito- e la bella fanciulla è?

-Amalthea- disse lei

-E lady Amalthea ha bisogno di me per? –chiese lui divertito- è la prima volta che una donna riesce a intrattenermi

Lei si fece di lato lasciando vedere e entrare Stephan- voglio che ti siedi e parli con noi

-…- tutto qui? Era sospetto- non ho il tempo di…

Amalthea gli tirò il sacco d’oro sul tavolo- il tempo è denaro, no?

-…

-Inoltre, puoi dire ai pipistrelli sul tetto di calmare le armi, finiranno con il farsi male –disse Amalthea sedendosi

-…hai una buona vista- disse Ian

-Ho una buona visione –sorrise lei

-…quindi la voce che la figlia dell’astrologo fosse migliore del padre era vera…- Ian mosse la mano e cinque figure apparvero nella stanza e iniziarono ad uscire

-George –chiamò Amalthea- dovresti tornare a casa ora

-…

-Tua sorella è in pericolo, il suo ragazzo ha bevuto troppo

-…

-Vai –disse Ian guardando l’uomo in nero correre fuori dalla finestra- che conversazione dovrei avere quindi…specie con questo ammonto?

-Una spiacevole –disse Amalthea facendo chiudere la porta dalla guardia dell’Arciduca e facendo rimuovere il mantello a Stephan che era nervoso e fissava Ian

-…?

-Hai ventisette anni –disse Amalthea- è per questo che ti fissa

-Non capisco…

-Non vuoi capire –disse Amalthea- Stephan…parla

-Ho incontrato Vera a una festa popolare anni fa…

Ian strinse la presa sul tavolo- non osare…

-Non è ciò che pensi –disse Amalthea

-Non è ciò che penso? Sono stato abbandonato con mia madre e pretendi che io…

-Tuo padre non ti ha abbandonato

-Vera era sparita quando ero tornato per lei –disse Stephan mostrandogli una lettera che aveva anni

-…

-Stephan è un nobile –disse Amalthea- tua madre fu la ragione per cui lui lasciò la sua fiancé, lei si sentiva in colpa e lo lasciò perché pensava sarebbe stata un peso

Ian aprì la lettera riconoscendo la calligrafia della madre-…non me l’ha mai detto

-Ha mai detto che vi aveva abbandonato? –chiese Amalthea

-No ma…

-Allora smettila di farti castelli di carte su tue idee –disse lei- ascolta la situazione e decidi

-…

-Stephan è voluto venire qui subito, ha scoperto di te solo ieri –disse Amalthea tranquilla- anche se solo per i soldi, ascolta

Ian si sedette meglio e fissò chi avrebbe dovuto chiamare padre. Era più vecchio di ciò che pensava ma sembrava genuinamente un brav’uomo. La conversazione era dura all’inizio ma stava andando davvero molto bene tutto sommato.

-Avrei dovuto cercarla meglio…è colpa mia se tu e lei avete sofferto, mi spiace

Ian lo guardò piegare il capo e sospirò, poteva capire la madre…un nobile del genere non era qualcuno che avrebbe giocato con il cuore altrui- hai moglie e figli?

-Ho un figlio adottivo- disse Stephan- non ho mai avuto donne dopo tua madre

-Quindi avrò un fratellastro? –chiese Ian

-No, avrai un cadavere- disse Amalthea bevendo tranquilla il thè

-Che intendi? –chiese Ian guardandola aprire un cassetto e tirar fuori una richiesta- hey che pensi di…

-Lucas ha fatto questa commissione per uccidere il capo della chiesa- disse Amalthea

-Abbiamo intenzione di rifiutare- disse Ian confuso

-Alexander Ian, ti presento Stephan Night, capo della chiesa –disse Amalthea tranquilla

-…

Ian fissò il padre capendo che qualcosa stava davvero per andare storto- chi è Lucas?

-Il mio figliastro –disse Stephan- ho sempre pensato fosse un bambino che doveva solo essere messo sulla retta via, non pensavo avrebbe mai…il mio ruolo è da padre in figlio, se io muoio

Ian strinse i pugni capendo subito- cosa hai visto?

Amalthea sorrise- avresti rifiutato la richiesta deridendo Lucas perché è un folle. Tu sai meglio di tutti quanto sua santità ha fatto per il popolo, non lo volevi morto. Lucas ha ucciso Stephan perché voleva il ruolo, la chiesa è diventata corrotta e tu sei tornato nel regno trovando quella situazione, hai investigato e scoperto che Stephan era tuo padre. Perché? Perché Stephan ricevette una lettera da tua madre, una lettera che arriverà tra un paio di mesi e che diceva della tua esistenza. Una che lei spedì poco prima di morire. La lettera descriveva chi eri e Stephan si mise a cercarti disperatamente, avendo zero fortuna. Quando ti ha trovato e stato ucciso. In un impeto di ira hai ucciso Lucas e la chiesa è crollata.

Ian si passò una mano tra i capelli- si è qualcosa che farei…

Stephan gli sorrise tranquillo

-Sono il capo della gilda di assassini, non dovresti sorridermi così –disse Ian

-Per me averti vivo è il più grande miracolo che potessi mai chiedere, il resto non conta- sorrise Stephan tranquillo

-…

Se il padre faceva così era…difficile non volerlo conoscere meglio

-Puoi riprenderti i soldi…- iniziò Ian

-Assolutamente no! Ho pagato per aver tempo con te, il denaro non è importante per me e se può aiutarti è il minimo che possa fare…inoltre sono anni e anni che avrei dovuto sostenerti economicamente…

Ian sospirò e guardò Amalthea- tu ti diverti eh?

-Forse- ammise lei tranquilla- ora vado a leggere la fortuna dei tuoi uomini, intanto perché non spieghi a tuo padre la strana sensazione che hai nel petto quando qualcuno è ferito?

-Strana sensazione? –chiese Stephan confuso

-Hey… -iniziò Ian

-Ian possiede il tuo potere genetico –disse Amalthea uscendo

-La benedizione divina? Possiedi magia sacra! –disse Stephan capendo entusiasta- hai mai usato essa? Ti hanno istruito?

-No… -disse Ian guardando Amalthea sparire prima di concentrarsi sul padre- so curarmi e curare però…

-Per non aver mai avuto istruzione ciò è dimostrazione del tuo gran talento! –gli assicurò Stephan- con magia del genere puoi però far molto più che curare…se ti andrebbe vorrei insegnarti

-…mi servirà tempo…ma voglio conoscerti –disse Ian

Dopotutto…la famiglia prima di tutto era sempre ciò che lui aveva creduto

-Grazie

E Stephan era un uomo che avrebbe dato la vita per lui, lo poteva leggere nei suoi occhi

-Dammi la mano, ti insegno a circolare la magia. Se lo fai per bene puoi anche rendere il tuo corpo invulnerabile a tutto sai?

-…

Com’è che il capo della chiesa gli stava dando modo di diventare invincibile? Non era ok visto il suo tipo di lavoro no…?

 


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