Capitolo 3: She is mine
Enjel e Damon erano amici di infanzia
I loro genitori li forzavano a giocare insieme con lo scopo
di mantenere la pace in futuro
-Hey pennuto, libero?
-Puoi…non insultarmi per due minuti?
-Dovrei?
-Si
Non erano per nulla simili
-Enjel è uno sfigato, sicuramente non diverrà re
-Hey, che diamine hai detto di En?
Damon era iper protettivo verso Enjel
-Non dovresti fare così, ti fai sempre male
-Sai che amo lottare…ahi…
-Su ragazzone, non piangermi per un po’ di disinfettante su
qualche graffio
-Non sto piangendo
-Si sì…
I due erano uniti fin da piccoli
-Non hai idea di quanto è divertente farlo
-Damon! Non voglio sentirti vantarti della bionda che ti sei
fatto!
E durante la loro vita come teenager…
-Vuoi una mano a trovarti una ragazza?
-No!
Enjel capì di avere sentimenti per Damon
Quindi anche se lo supportava mentre lui conquistava dame
Si sentiva in imbarazzo per la cosa
Specie per osare avere sentimenti per Damon, non voleva
perderlo
Poi…di colpo durante una lite
-Non voglio una ragazza Damon e soprattutto non voglio fare
una cosa a tre!
-Ma è divertente! Dai angioletto non dirmi che non trovi
nessuno attraente
-…
-Chi? –chiese Damon avvicinandosi curioso
La verità era…
-Te ok? Mi piaci da quando eravamo piccoli e se continui
così ho paura di…
Prima che potesse finire la frase, Damon l’aveva baciato
Che a Damon lui piaceva da parecchio ma non voleva
rovinargli la vita
Era un demone, non era sicuro di fidarsi nel rimanergli
fedele
Ma alla fine, erano rimasti insieme e felici…
Damian sorrise guardando Angelique davanti a sé
Poteva vedere che la ragazza era Enjel, il suo Enjel
Quando ami qualcuno al punto in cui erano loro, con
centinaia di anni insieme, riconoscevi l’anima appena la vedevi
Specie per quanto lui era possessivo e stalkerava Enjel o
quanto ovvio Enjel fosse quando Damon era intorno
-Angelique, lui sarà il tuo fiancé –disse il padre di lei
sperando in una reazione negativa
-Damian, è per il bene del regno che devi farlo- disse il
padre di lui
-Si…
Entrambi però non stavano esattamente ascoltando i genitori.
Erano di nuovo insieme e stavolta…
-Quindi lei è mia? –chiese Damian con un sorriso che di
angelico aveva poco o nulla
Stavano dando loro una relazione
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