I can see her and I am the only one
Capitolo 1: I will help
you
-Andiamo
Il biondo dagli occhi argento sistemò i propri occhiali
prima di scendere dal bus e camminare per le strade della cittadina.
Non era di lì ed era chiaro da come tutti lo guardavano.
Indossava delle scarpe da tennis nere, jeans scuri, una
camicia bianca con un maglione blu notte sopra. Portava degli occhiali da vista
dal taglio elegante, uno zaino da viaggio nero e aveva un telefono nero in mano
e degli auricolari collegati ad esso.
-Nervoso?
-Un po’ –disse lui camminando tranquillo e guardando la
gente intorno- dov’è l’edificio?
-Quello blu lì vicino al negozio di caffè
-Andavi spesso lì?
-Si –disse la ragazza al suo fianco passando attraverso un
palo della luce
Erano…interessanti le circostanze che avevano portato
Alexander lì
-Buongiorno –disse entrando
-Salve- disse il vecchio proprietario sorpreso dall’aspetto
del giovane- posso aiutarla?
-Vorrei sapere se ha visto una ragazza dai capelli
castano-rossi e occhi verdi di recente
Lui si bloccò- tu sei?
-Mi chiamo Alexander, sto cercando una ragazza di nome
Samantha Brown –disse Alexander tranquillo
-Come conosci Samantha? –chiese lui facendolo sedere
-La conosco dalle medie, siamo amici di penna, ha smesso di
contattarmi di recente e ho la sensazione sia successo qualcosa. Mi parlava del
locale e ho pensato che forse…
Lui sembrò credergli- è in coma ragazzo
-Coma?
-Si
-Che è successo?
L’uomo scosse la testa- è stata aggredita da qualcuno ed è
finita in coma, qualcuno l’ha buttata giù dalle scale, nulla oltre quello era
successo quindi nessuno lo sa…eri vicino a lei?
-Si… -disse Alex iniziando a pensare a cosa dire- può…non
dire che ero qui?
-Perché mai? –chiese l’uomo
-Se Samantha è stata aggredita c’è qualcuno che la voleva morta…non
so se posso ma voglio provare a capire chi è –disse Alex diretto sapendo già
come l’uomo avrebbe reagito
-Allora ti conviene parlare con il padre di Samantha –annuì
l’uomo- se serve qualcosa, informami. Sono Adam White, un ex membro delle forze
dell’ordine e amico del padre di lei. Sam veniva qui a leggere spesso e
prendeva un caffè quando aveva tempo per stare per un po’
Alex annuì alzandosi- grazie
-Non vuoi l’indirizzo? –chiese l’uomo pronto a scriverglielo
-L’indirizzo è…- disse la ragazza e Alex iniziò a ripetere
ciò che lei diceva
-56 Angel Street, la casa con le rose e con la statua di un
angelo vicino a una fontana- disse Alex e sorrise allo stupore dell’uomo- io e
Sam ci mandavamo foto della nostra zona, mi aveva detto come arrivare a varie
locali che visitava nel caso mi liberassi mai per scendere a vederla e
viceversa io se lei poteva salire. Dovrei riuscire a trovarla
L’uomo annuì- ragazzo…fai sport di lotta di qualche tipo?
Alex annuì- so difendermi bene. Grazie dell’aiuto
-Sta chiamando papà di sicuro –disse la castano-rossa al suo
fianco
Samantha Brown era apparsa nell’appartamento di Alexander
una mattina un paio di giorni prima. Aveva preso per lei una pausa dagli studi
ed era arrivato nella cittadina di lei il giorno prima dove aveva iniziato a
investigare
Quando avrebbe trovato il colpevole e l’avrebbe portato alla
giustizia lei sarebbe tornata nel suo corpo e si sarebbe svegliata.
-Che dici, basterà per avere un ok da tuo padre per star
vicino?
-Dovrai mentire ma si –disse lei tranquilla- ti presenterai
come un giovane ricercatore interessato alla sua nuova politica per
l’avanzamento monetario
Alex annuì ascoltandola tranquillo
Suonò al campanello e vide Samantha tornargli accanto- ha
chiamato, sa che sei qui per me ma non dirà nulla
-Posso aiutarti? –chiese l’uomo dai capelli grigi e occhi
verdi
-Salve, sono un ricercatore dell’università Bluerose –disse Alexander-
vorrei chiederle se avrebbe tempo o modo di parlare della sua nuova politica di
avanzamento monetario ideata per le risorse idro-elettriche della zona. Mi
scuso di non averla chiamata prima di venire
Jonathan Brown lo guardò confuso ma decise di reggergli il
gioco e lo invitò ad entrare.
Se il ragazzo voleva giocare al detective, qualcosa doveva
esserci in gioco per lui- entra pure
-Grazie
-Allora, cosa volevi sapere?
A sorpresa di Jonathan, Alexander conosceva davvero la
politica che stava proponendo quindi un dubbio gli venne se era lo stesso
ragazzo che aveva incontrato Adam oppure era solo una mera coincidenza.
Il ragazzo gli piaceva però, doveva ammetterlo
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