Capitolo 4: Alpha’s enemy
Essere la migliore del corso era un’arma a doppio taglio.
Se eri un Alpha era tutto normale.
Eri della razza superiore dopotutto.
Se eri un Beta era il problema, gli Alpha con il loro
dannato ego non accettavano per nulla l’idea stessa che un Beta fosse migliore
di loro.
La cosa rese Alexandra la speranza di ogni Beta e il nemico
di ogni Alpha.
La sicurezza in Accademia era eccelsa al punto di essere
noiosa.
Non potevano attaccarla…a meno che qualcuno non chiudesse un
occhio.
Era una Beta, era una femmina nei loro occhi e aveva un
corpo di Omega.
Tutti avevano un piano su cosa fare per metterla al suo
posto.
-Non puoi più nasconderti Beta- disse un Alpha guardandola
Alexandra chiuse il libro che aveva in mano e guardò il
gruppetto.
Dello stesso anno di lei e Noir…
Nulla di rimarcabile su quel gruppo, non erano nemmeno i
migliori tra gli Alpha…
-Non mi pare mi stavo nascondendo
-Non mentire, so che ci temi come è giusto che sia
-…
“Qualsiasi cosa ti aiuti a dormire di notte” pensò Alexandra
evitando di commentare
-Il tuo errore è stato crederti meglio di noi
-Come se mi sto credendo meglio di voi –disse lei seccata
Che volevano da lei?
Se fanno schifo e non si impegnano sono cazzi loro non suoi
Lei stava facendo ciò che doveva
Studiava e si allenava come tutti
Se lei aveva migliori risultati era perché lei si impegnava
al massimo e non faceva cose per metà perché aveva il DNA superiore perché era
un’Alpha.
Aveva vantaggi come Beta, ma non avrebbe certo vinto se si
basava su quelli.
Si allenava e quello contava.
Anche senza talento puoi battere chi è talentuoso con
abbastanza impegno.
E di fatto il gruppo che doveva farle le feste
Era a terra in lacrime a pregare perdono
-Che succede qui?! –chiese il superiore notando la
situazione e capendo- DOVE SI TROVA IL SUPERVISORE!? CHIAMATEMI QUI QUEL
COGLIONE!
Alexandra non ricevette nemmeno un richiamo per aver fatto a
botte. Dopotutto era autodifesa.
Il gruppetto invece scoprì amaramente cosa succedeva a
ignorare le regole dell’Accademia e divenne l’esempio che con la ragazza non si
poteva scherzare.
Alexandra era pericolosa, Beta o Alpha o Omega che volevi
considerarla, era pericolosa e quello contava.
Alla fine gli Alpha decisero che era meglio combattere per
il secondo posto e evitare di andarle sui nervi…
Ci tenevano ancora alle loro ossa loro…
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