Capitolo 4: Don’t be afraid
-Sono lieta di presentare la nuova sezione della fabbrica!
Scarlet adorava i giocattoli che il nonno produceva ma se
volevano sopravvivere in un mondo con quel livello tecnologia i giocattoli non
erano più abbastanza
Quindi cosa poteva fare se non avanzare con la tecnologia?
Iniziò la progettazione di giochi elettronici, videogame e
simili programmi per computer e nuove console
-Questa storia andrà benissimo Boss
-Ne sono contenta, buon lavoro con i design, sono sicura
saranno molto popolari
Aveva iniziato con vari tipi di gioco, in teoria doveva
avere un singolo team ma Scarlet aveva assunto più sviluppatori per creare più
giochi insieme
Non era intenzionata ad iniziare piano i propri giochi
-Miss, questa canzone andrà bene?
-Ora la ascolto, grazie Adam
-Nulla -sorrise lui in imbarazzo
Adam, un moro dagli occhi blu, aveva 20 anni ed era uno dei
gruppi musicali che Scarlet aveva scovato e infilato nella sua sezione musicale
dell’Impresa.
Nel gruppo di Adam c’erano il chitarrista Jeff, castano con
occhi verdi di 21 anni, il bassista David, dai capelli biondi e occhi noce di
20 anni, e il batterista Jack, dai capelli rossi e occhi color smeraldo di 21
anni.
Stavano lavorando sulle musiche dei vari giochi che Scarlet
continuava a inventare
I suoi sviluppatori erano bravi e abili quindi le idee andavano
bene, la ragazza aveva talento nello scrivere storie e i giochi erano diventati
popolari per il suo talento nel crearli
-Ha talento come cantastorie…
-Vero? Sono sicuro che anche questo sarà un successo
-E con così tanti generi…
Scarlet dava le sue storie ai vari team e lasciava a loro i
dettagli di come creare il tutto
Era sempre entusiasmante e pagava bene quindi nessuno si
lagnava della cosa, inoltre dava l’ok per sviluppare giochi con loro idee se
volevano il che dava lei parecchia lealtà da parte di loro
Tra varie cose che aveva creato vi erano app per social che
stavano iniziando a prendere popolarità.
-Non capisco il motivo per cui sta facendo questo tipo di
impresa -disse uno dei demoni che le faceva da segretario. Damian era un uomo
dai capelli bianchi e occhi rossi, portava occhiali da vista e sembrava
demoniaco
Scarlet sorrise mentre camminava tranquilla nella zona delle
bambole nelle vetrine per celebrarne la creazione. Erano bambole di epoca ormai
e le targhette dicevano di quale anno erano. Le bambole erano alquanto creepy
onestamente per i demoni che la servivano, non capivano però il perché. La
bambola al centro della sala era Scarlet, la prima creata che era seduta su un
trono e fissava i nuovi arrivati.
-Si vede che non siete di quest’epoca
-Non capisco
-Cosa pensi porta usare le nostre tecnologie?
-Soldi?
Scarlet sorrise camminando piano- ciò che otteniamo non è
quello…
-Nome -disse una bambola fissandoli
-Età -disse un'altra accanto continuando così per ogni
singola vetrina
-Qualificazioni
-Razza
-Fede
-Aspirazioni di Carriera
-Selezione politica
-Movimento giornaliero
-Stato matrimoniale
-Cibi favoriti
-Famiglia
-Cronologia
-Storia medica
-Hobby
-Interessi
-Affinità di brand
-Fashion
-Stile
-La tua occupazione
-Identità di genere
-Orientazione sessuale
-Scelte di vita
-Bisogni alimentari
-Il marketing che tu hai accettato di ricevere
-Post
-Likes
-Colleghi di lavoro
-Amici
-Social bias
-Trend sfruttabili
-Gusti
-Cultura
-Telefono scelto
-Struttura facciale
-Tono della tua voce
I demoni si guardarono tra loro fissando poi le bambole
inquietati…
Che diamine…
-Miss…
Voci diverse si fusero per l’ultima frase detta dalle
bambole- It gets…inside… your head, we know you can’t escape the magic I know…
“Entra nella tua testa, sappiamo che non puoi scappare la
magia che conosco”
-…
-Miss?
Scarlet sorrise- ci sono molte cose che non puoi trovare
semplicemente parlando con una persona, se ci danno i loro dati non vedo perché
non usarli
-…
Per qualche motivo la ragazza li inquietava…
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