My Beloved Demon King
Capitolo 1: He loves me a
lot
-Mia adorata! Buongiorno!
-…
Poteva sparire?
Nel suo mondo vi era un “risveglio” che dava a tutti un
titolo che obbligava il loro destino a seguire una certa rotta. Suo padre era
nato come fabbro ad esempio e per ciò era un fabbro.
-Buongiorno -sorrise il biondo sedendosi al suo fianco-
leggi?
-Si…
-Posso farti compagnia?
-Ok…
Il biondo era l’idolo del suo villaggio, era un bellissimo
ragazzo dai capelli color oro e occhi color cielo. Ciel Silverwood era il
figlio di un cavaliere e aveva già enormi abilità con la spada. Era dolce,
buono, socievole…onestamente era il perfetto protagonista delle sue storie di
eroi e malvagi.
-Oh…non l’hai già letto?
-Ti ricordi di ciò?
-Ovvio Lele -sorrise lui
Leila Ironfist era la figlia del fabbro locale, aveva lunghi
capelli corvini e occhi chiari. Era una bellissima bambola al punto tale che
nobili spesso chiedevano prodotti del padre per avere una scusa per fissarla e
provarci. Stavano tutti aspettando il titolo per provarci ufficialmente ma
molti speravano di poterla rapire. Leila era dolce, silenziosa, studiosa e
molto calma. Non parlava mai molto ma era in grado di lasciare una buona
impressione e…
-Lele
-Si?
-Va bene se oggi vieni a vedere i miei allenamenti?
-Va bene
Era anche la migliore amica, per decisione non sua, di Ciel.
Erano sempre insieme al punto tale che nessuno poteva
provarci con la bella dodicenne senza venir ricordati da Ciel il loro
posto…già…Ciel era possessivo.
I genitori dei due erano confusi su come Ciel si comportava
onestamente, era un santo con tutti ma se gli sfioravano Leila diventava un
demonio pronto ad ucciderti…
E non era nemmeno un modo di dire visto che aveva provato a
far fuori uno dei nobili che era venuto per una spada da parte del padre di
lei…
-Lele!
-Buongiorno -sorrise lei guardando gli altri soldati e poi
mettendosi a leggere mentre Ciel si allenava
Era un bellissimo ragazzo, a lei almeno piaceva moltissimo
-Mi chiedo come diamine sopporti mio figlio
-Zio…
-Ho finito! -disse Ciel apparendo pressoché subito al fianco
di Leila
L’uomo sorrise- ah, mi spiace è iper energico anche dopo gli
allenamenti…vatti a lavare prima che sporchi Leila tu
-Si…
-Ti aspetto
-Torno subito! -promise lui correndo via
-Non so come lo sopporti… -mormorò il padre di lui
-Mi ricorda un grande cagnolino -disse Leila- non è cattivo
-…
Suo figlio era un cane allora…?
Nessun commento:
Posta un commento