Capitolo 3: I am worried
for you
-Stai bene tesoro? -chiese Circe notando Cole seduto sul
divano
-No…gira tutto
-Ok corichiamoci -disse subito lei sfiorandogli la fronte e
facendogli prendere qualcosa con zucchero- forse pressione
-Non saprei…
-Tesoro…non voglio che lo prendi male…
Lui la guardò
-Perché non andiamo da un terapista o uno psicologo? -chiese
Circe calma
-Non sono matto
-Non è per quello che lo consiglio -disse lei sfiorandogli
il volto- non ricordi nulla del periodo in cui sei stato rapito…
-Pensi…che aiuterebbe?
-Penso che il trauma sia presente anche se non lo ricordi
-disse Circe- voglio che tu stia bene
Lui non rispose giocando con la mano di lei
-Cole?
-Pensi…mi sia successo qualcosa in quel periodo? -chiese di
colpo lui
-L’uomo che ti ha rapito era un ipnotista giusto?
-Si, bravo anche da ciò che dicono -disse Cole calmo
-Allora che ne dici di provare a visitare un altro ipnotista
e vedere se scopre qualcosa
-Non saprei…
-Se no…potremmo vedere un terapista?
-Un terapista? -chiese lui guardandola
-Un terapista aiuterebbe a superare il trauma, un ipnotista
potrebbe scoprire qualche cosa sul tuo passato
-Vero…
-O…potremmo chiedere a tuo padre- disse lei stringendogli la
mano
-Papà non vuole parlarne…
-Lo so…ma se glielo chiedi adesso…
-Non ha mai voluto…
-Avevi dieci anni all’epoca Cole, ne hai trenta ora…hai il
diritto di saperlo
Lui sorrise- fai venticinque anni quest’anno…com’è che sei
così matura?
-Perché mi preoccupo per te -disse lei tranquilla
-E sia…vedrò entrambe le opzioni
-Che intendi?
-Troverò un terapista, un ipnotista e parlerò con papà, i
soldi non sono un problema- disse lui calmo
Lei sorrise stringendogli la mano- grazie
-Vedremo cosa succederà…Circe
-Si?
-Sarai al mio fianco vero?
-Si, finché mi vorrai sarò qui -disse lei con un sorriso
****
-Buongiorno Sr
-Buongiorno -disse Cole- ho bisogno che mi trovi un paio di
cose
-Dica sr
-Un terapista per traumi e un ipnotista con buona nomina
-Stessa persona o…
-…possibilmente no ma va bene se è la stessa
-Si, mi occupo della cosa
-Bene…quando ho la prima riunione?
-Tra mezzora sr
-Ok…puoi andare, devo fare una chiamata
-Si
Cole guardò il telefono e prese coraggio facendo un numero
che non chiamava spesso
-Pronto?
-Papà? Sono Cole
-Cole? Raro per te chiamarmi, successo qualcosa?
-…
-Cole?
-Circe mi ha convinto a parlare di cos’è successo vent’anni
fa…
La linea dall’altro lato si zittì
-Papà?
-Cosa…cosa ricordi dell’evento?
-Non molto…quasi nulla
-…
-Papà possiamo parlarne? Sono vent’anni che ho problemi a
causa della cosa e tu non…
-Come vanno le cose con Circe?
-Non cambiare discorso io…
-Prima rispondimi a quello
-…perché?
-Perché voglio una risposta
-Con Circe va tutto bene, è un angelo con me e non importa
che faccio o quanto sbotto è sempre lì a consolarmi e supportarmi
-…
-Papà?
-Non sarà una piacevole conversazione, va bene se ci vediamo
a cena a casa nostra?
-Certo posso…
-Non portare Circe
-Perché…?
Suo padre adorava Circe e…
-Perché non voglio che lei sia ferita dalla situazione, dopo
che avremo parlato puoi decidere che fare ma ricordati che Circe non ha colpe
di nulla di quello che è successo vent’anni fa
-Papà Circe aveva appena cinque anni quando sono stato
rapito, cosa diamine avrebbe dovuto farmi? -chiese Cole confuso
Era…collegata al caso?
Era una vittima forse?
-Quando sei libero per venire?
-Tra tre giorni va bene?
-Si e Cole…ricordati che ti amiamo moltissimo e che Circe ti
ama moltissimo ok?
-Si…ho deciso di fare terapia
-Terapia?
-Si, sto chiedendo un terapista e un ipnotista- disse Cole
-Dopo mandami i nomi ok? Giusto per sicurezza
-Non ho due anni
-Ma sei comunque il mio bambino
Cole sorrise- grazie papà
-Sei mio figlio, di cosa mi ringrazi?
Sperava solo che non finisse in tragedia la cosa…Circe e
Cole meritavano calma e pace…
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