Capitolo 7: Don’t worry
Circe guardò la porta aprirsi e quando vide Cole lo strinse
-Che è successo?
-Ti spiego dai miei -disse lui chiudendo a chiave e
controllando di aver preso le cose più importanti- cosa hai…
-I pc, memory card, foto, album, elettronici vari con nostri
dati, documenti e un paio di cambi per entrambi -disse Circe
Lui annuì controllando la cassaforte e svuotandola, tirando
fuori una pistola che Circe non sapeva fosse lì- mi spiace non ti ho mai…
-Se l’hai è per buone ragioni, non temere- sorrise lei
Era stato rapito no?
Era normale no?
Lui sorrise finendo di prendere un paio di cose e dopo aver
chiuso bene tutta casa la portò all’auto e guidarono verso casa dei genitori di
lui.
-Cole…
-Siamo quasi arrivati -disse lui controllando che nessuno li
avesse seguiti
Era paranoico e aveva motivo per esserlo…
Lei annuì stringendogli la mano confusa ma non dando segno
di voler andare contro la sua volontà.
Quando arrivarono il padre di Cole strinse la ragazza e li
fece entrare.
-Tesoro stai bene? -chiese la madre di lui guardandola
-Si…sono solo confusa…
Cole chiuse la porta mentre una maid saliva le loro cose-
ok…possiamo parlare…
Circe venne fatta sedere e notò il file- che è successo?
-Circe, ricordi un uomo del nome Ludovic Miller?
Lei scosse la testa
-Lui -disse la madre di Cole mostrandole una foto
Circe controllò con il sistema e trovò che era stato ora
assegnato come studente del padre quindi andò con quello
-Era un ragazzo che veniva spesso a casa per lavorare con
mio padre- disse Circe calma fingendosi confusa
Cole le strinse la mano- il mio ipnotista
Lei si congelò capendo che diamine era successo- ti ha fatto
qualcosa? Sei ferito?
-No sto bene -sorrise lui stringendola- sono andato una
volta sola ricordi? Voleva ipnotizzarmi ma ho preferito non farlo e ho deciso
di chiedere all’avvocato di mettersi in mezzo
Circe annuì leggermente scossa
-Circe…va bene, non è successo nulla cara- disse la madre di
Cole stringendole la mano- sei al sicuro con noi
Per i genitori di Cole lei era la motivazione per cui il
figlio era tornato a casa vivo
Non avrebbero mai permesso che lei venisse ferita
Lei annuì- Cole…non ti ha fatto nulla vero?
Lui si congelò e la guardò in ansia ora.
Anche adesso lui era la priorità…
-Si, sto bene tranquilla
-Hai mangiato tesoro? -disse la madre di Cole
-Non ancora… -ammise lei
-Allora a tavola, dovevamo mangiare dopotutto -disse il
padre di Cole calmo
***
-Circe- disse Cole tornando in camera e guardandola
accoccolata a un cuscino nel letto- tutto bene cucciola?
-Si…
-No che non va tutto bene -sospirò lui entrando nel letto e
coccolandola- che cosa succede nella tua testolina…?
-Tuo…padre ti ha detto tutto vero?
-Si -disse Cole
-Mi spiace
-Non hai fatto nulla di male, mi hai salvato -disse Cole
calmo
-…
-Chi è quell’uomo?
Secondo ciò che la novel aveva ora deciso…
-Quell’uomo era chi papà voleva sposassi -disse lei
Cole si congelò- quanti…
-Aveva vent’anni quando io ne avevo cinque… -disse lei- era
uno studente di quell’uomo…
Il cambio da papà a quell’uomo era evidente. Si sentiva in
colpa a chiamarlo padre ma non voleva nemmeno negare che lo era.
-Venti…
-Circa, poteva essere più o meno, non vedevo molti adulti…
-ammise Circe
La novel era uno schifo…
-…
-Cole?
-Hai venticinque anni
-Si…?
Ludovic era nei suoi quaranta minimo…
-Dei…
-Amore?
-Sta tranquilla, ti terrò al sicuro -disse lui coccolandola
-Cole…
-Si?
-Quanto…ricordi?
-Domani andrò dal terapista per chiedere se mi aiuta con la
memoria
-Si…
-Non temere, non cambierà ciò che provo per te -le assicurò
lui
Lei annuì stringendolo meglio, era leggermente nervosa…
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