WitchandAngel : Capitolo 2: I am Hansel

Capitolo 2: I am Hansel

Capitolo 2: I am Hansel

Morgana urlò isterica lanciando l’ennesimo libro contro il muro. Come poteva essere tornata indietro nel tempo!? Come!?

-Calmiamoci e cerchiamo di ragionare…- mormorò mentre muoveva una mano e usava la magia per sistemare il caos da lei creato, per fortuna non aveva rotto nulla di non riparabile.

Il suo nome era Morgana Dragon, una bellissima mora dagli occhi verde strega figlia dell’Arciduca Dragon e una delle candidate alla mano del principe Erick. Morgana era una bellissima strega di diciannove anni, famosa per il suo potere e la sua bellezza, corteggiata da migliaia di uomini e che aveva scelto il principe come partner dopo che lui l’aveva sedotta per oltre cinque mesi.

Il problema avvenne quando Gretel entrò nella vita del principe, lei e i suoi perversi amici iniziarono una vera e propria guerra che portò a Morgana bruciata al rogo perché era una strega.

I suoi poteri si erano attivati all’ultimo e ora…era lì.

-My lady, sta bene?

-Si…

Aveva voglia di uccidere tutti ora come ora

-Papà dov’è?

-Lord Dragon è nel suo studio

-Ottimo -disse lei pressoché correndo nello studio del padre

-Che succede mia adorata? -chiese l’uomo notando la furia della figlia

Era una delle poche streghe buone esistenti, averla infuriata era…

-Voglio che rimuovi ogni supporto al primo principe Erick! -disse lei

-Perché? -chiese lui muovendo mano per chiamare il suo assistente per fare ciò che la figlia aveva chiesto

-Ho avuto una visione

Era una strega no? Visioni erano…logiche per quel mondo. Il padre si infuriò appena l’intera storia gli venne presentata e chiamò subito i suoi supporti per assicurarsi che il principe non prendesse la corona.

-Faccio un giro nel bosco, devo calmarmi

-Porta delle guardie

-Non mi servono -decise lei irritata

Ci mise meno di due ore ad arrivare nella radura che adorava usare come suo rifugio. Era un posto pieno di mostri ma…beh era anche una bellissima cascata con fiori e tanti alberi intorno. Un ottimo e calmo nascondiglio per lei…

-Cosa fare ora…

Era una strega vendicativa e non poteva negarlo. A sua insaputa, la visual Novel “Sugar Love” la descriveva al pari di una gatta, buona solo se voleva esserlo e assolutamente assetata di sangue per il minimo affronto. Era la cattiva del gioco in pratica per nessun motivo se non perché era una strega…

Non era un problema sopprimere Gretel con il suo stato sociale, il problema era che lei sarebbe diventata la santa…

Ora che ci pensava, Gretel aveva detto di avere un fratello che era morto poco prima che lei risvegliasse i poteri. Da ciò che ricordava era però più che probabile che lei l’avesse ucciso e che i poteri si erano risvegliati per puro caso dopo…

-Forse posso…

Quando sentì del movimento si nascose dietro un albero e notò un uomo avvicinarsi all’acqua dalla foresta, l’uomo non parve averla notata e il suo aspetto le ricordava vagamente Gretel. La cosa la mise sull’attenti e…l’uomo si tolse la camicia per rinfrescarsi, facendole allungare gli occhi sul fisico scolpito di lui.

Era una nobildonna cresciuta con soldati vicini e un padre maniaco di guerra, era abituata a osservare allenamenti e aveva avuto modo di vedere parecchi muscoli nella sua vita, c’era però da dire che nessuno aveva un fisico che le facesse venir voglia di graffiare la schiena del povero mal capitato…

Era la prima volta che voleva graffiare qualcuno perché irritata, specialmente perché le dava fastidio che lui non la stesse notando subito e dando attenzioni.

Lei stessa era confusa dal proprio comportamento onestamente.

-Chi c’è? -chiese Hansel notando la presenza di qualcuno che lo fissava

Morgana guardò l’uomo trovarla e lui sembrò confuso

-Una…gattina? -chiese lui- qui micina, non ti faccio nulla dai…

Il tono più dolce e più amichevole la prese alla sprovvista, si era trasformata in gatta solo per evitare di essere beccata ma…sembrava aver effetto diverso dal solito. Di norma se vedevi un gatto, specie nero, lo evitavi no? Era la forma delle streghe che voleva essere evitate e…

-Ma quanto sei bella, come ti chiami?

-…

“Quando diamine si è avvicinato!? Come osa tocca…no no, non togliere la mano tu, ritorna a coccolarmi!”

Hansel rise quando lei gli afferrò la mano per tirarla di nuovo sulla propria testolina per coccole e la prese in braccio, sentendola subito fare le fusa- ma quanto sei bella…sei così amichevole pure

Da dove?

Dopo averla coccolata per un paio di ore, Morgana decise di ritrasformarsi, o più probabilmente perse controllo della propria forma felina a causa del fatto che le stava venendo sonno visto che Hansel sapeva come coccolarla per bene, e finì con il bloccarlo sotto di sé per la più totale confusione di entrambi

-Ehm…non…mi spiace pensavo fosse…una gattina -disse lui in imbarazzo

-I gatti sono la forma animale delle streghe, non c’è gatto che non sia una strega- disse Morgana divertita che qualcuno non sapesse quella che era nozione comune per tutti nel suo arciducato

-Oh…fantastico quindi mi sono reso ridicolo…- disse lui in estremo imbarazzo

Lei sorrise- io sono Morgana

Lui la fissò confuso e sorrise- io sono Hansel, è un piacere conoscerti

-Hansel? -chiese lei fissandolo- come mai sei qui?

E vivo?

-Sono scappato di casa dopo che mia sorella ha iniziato a comportarsi in maniera strana- disse Hansel, non riusciva mai a mentire alla sua gattina Morgana e…beh ora come ora questa strega aveva sia una forma felina identica che lo stesso nome della sua gattina. Non si osa mentire alla sua gattina o si viene graffiati

Lei sorrise, era probabile che Gretel fosse reincarnata quindi e che la magia avesse resettato entrambe, dopotutto era la più vicina quando l’aveva usata. Ciò voleva dire che Hansel era riuscito a sopravvivere per merito suo quindi…

-Sei mio! -disse Morgana subito rendendosi conto di suonare estremamente…non sana di mente?

Hansel la guardò divertito e rise- ok, tutto tuo gattina

La mano di lui le accarezzò la testa e in automatico le venne naturale accoccolarsi al suo petto. Non era nemmeno sicura del perché ma voleva tenerselo stretto.

-Mia figlia dov’è? -chiese l’Arciduca in ansia, era sparita per ore e…

-Papà, sono a casa

-Tesoro ben…chi è lui? -chiese l’uomo estremamente confuso dal vedere qualcuno con sua figlia che era notoriamente asociale.

Hansel era un uomo alto sui due metri, un fisico da guerriero e un volto molto affascinante quindi ovviamente attirò ancora di più l’occhio di tutti, specie l’Arciduca che stava ora valutando se era o meno utile in guerra.

-Lui è Hansel, ho deciso che è mio -disse la figlia contenta

-…- il padre aveva tante cose da dire ma si limitò a guardare il povero malcapitato che aveva preso l’occhio di una strega. Era sempre impossibile scappare dalle streghe se si innamoravano dopotutto- io sono l’Arciduca Alaric Dragon

-Io sono Hansel -disse lui calmo stringendogli la mano e stupendo l’arciduca che qualcuno potesse batterlo in una stretta di mano.

-Sei un cacciatore?

-Si -disse lui mostrando il medaglione d’argento, era uno dei sette unici cacciatori esistenti con quel simbolo ed era un simbolo di quanto forte e pericoloso fosse per tutte le razze non-umane che creavano caos

L’arciduca immediatamente cambiò modo in cui vedeva Hansel, era chiaramente il tipo di genero che voleva! Come si aspettava da sua figlia- benvenuto in famiglia Hansel!

-…grazie…?

A quanto pare anche il padre era strano, si spiegava Morgana

-Hey, non mi stai dando attenzioni -disse lei tirandogli la manica della camicia e venendo presa in braccio come risposta. A quanto pare, Morgana-gatta e Morgana-strega avevano lo stesso livello di “devo essere il centro del tuo mondo” che avrebbe dovuto gestire. Fortuna voleva che avevano anche le stesse risposte quando lui le coccolava quindi era alquanto facile tenere Morgana-strega buona e contenta, per il più totale shock da tutti nell’Arciducato visto che per quanto fosse una strega buona, Morgana era ingestibile di norma.

-Devi avere qualche super potere naturale…

-…? -Hansel guardò l’Arciduca confuso mentre la gattina stava cercando di nascondersi nella camicia di lui perché lui aveva osato non darle attenzione per due minuti.

Sperava che Morgana si calmasse in futuro, avrebbe sperato a vuoto visto che la signorina sarebbe solo peggiorata…

 

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