Capitolo 19: I have two
children…well three but…
Onestamente…era stata infelice per anni.
Sposare Anthony era stato il più grosso errore della sua
vita ma per certi versi non lo rimpiangeva.
Non le dispiaceva aver preso Wolfe come figlio o aver avuto
Monique, anche se Monique non era figlia di Anthony.
Simon…era un altro discorso.
Non voleva ammetterlo ma…era stanca di doverla gestire
Non erano madre e figlia, non aveva rispetto e…ora si
rendeva conto di quanto violenta e aggressiva fosse.
Aveva sempre pensato che era perché non era sua madre
biologica, che non era “abbastanza” per Simon e che doveva accettarlo ma…ora
no.
Sebastian non aveva sangue in comune con Wolfe, fino a prova
contraria almeno, e nemmeno era Wolfe figlio di Christine eppure Sebastian lo trattava
con il più assoluto rispetto e Wolfe trattava Sebastian nella stessa maniera.
Poteva vederli come famiglia per come interagivano.
Wolfe rispettava Sebastian e Sebastian rispettava Wolfe.
Aveva visto anche come gestivano le cose in cui non andavano d’accordo e…non
erano liti isteriche o pianti di quanto lei era crudele.
Era stata stupida, si sentiva stupida.
Sebastian non le dava colpe per la cosa ma ammise che non
era sicuro di poter considerare Simon una figlia…non dopo come Wolfe e Monique
erano stati trattati da lei
-Penso…dovrei chiamare i genitori di Anthony
-Beh è loro nipote
-Vero…
Si sentiva in colpa
Si sentiva in colpa per aver fatto soffrire i suoi figli per
dodici anni con quella pazzoide in casa
Onestamente non era molto in casa ma le poche volte che lo
era…
-Vuoi chiamare ora?
-…
-Non devi se non vuoi
-No, devo
Era una conversazione che non voleva fare per diversi
motivi, i genitori di Anthony erano due vipere.
Ma erano due vipere che avevano in passato offerto di
prendere Simon, questo era successo al diciannovesimo compleanno di lei quindi
pochi mesi prima, a quanto pare serviva una mano al nonno che stava poco bene
-Pronto?
-Sono Christine, possiamo parlare?
-Hai deciso di mandarci Simon?
-…
-Allora?
-Si
-Oh? Finalmente sei rinsavita?
Non voleva litigare con loro onestamente quindi fu veloce
-Vi posso già mandare le cose di lei? Così poi devo solo
mandarvi lei o venite voi a prenderla?
-Mandaci tutto, specie le cose di Anthony che ancora hai
-Si…
-E il conto corrente di Anthony anche, che so che l’hai
-…
-Capito?
-Certo…
Conto corrente…quello l’aveva Simon e sapeva che non c’era
un centesimo dentro
Sebastian la strinse calmandola immediatamente.
Non si doveva preoccupare
-Il vostro indirizzo? -chiese scrivendolo- ok vi mando
tutto, pago all’andata quindi dovete solo prendere le cose
-Perfetto, e dopo vedi di non chiamarci più
-Si
Sebastian guardò Christine e la coccolò- meglio?
-Almeno ho zero motivi per interagire con loro
-Ti odiano per…?
-Non ho voluto smettere di lavorare e vivere con loro
-…
-Cosa?
-Mia madre adorerebbe se vivi vicino a lei e la vai a
trovare una volta al mese, non oserebbe chiedere di vivere insieme perché dice
che porta cattivo sangue alle nozze tra moglie e marito -disse Sebastian
Lei sorrise coccolandolo- chiamo Monique e Wolfe
-Per?
-Fare i bagagli di Simon
-Oh aiutiamo volentieri -disse lui entrando in quel momento
con Enfys e Liam- volevamo chiedervi di uscire a pranzo in famiglia ma sembra
un’ottima idea ordinare due pizze e farle i bagagli
-Pago io -sorrise Enfys- con estremo piacere anche
Monique rise- la odi?
-Oh non hai idea di quanto mi irritano quel tipo di persona
-disse Enfys calma
-Ho ancora da avere il piacere di incontrarla ma immagino
che sia un angelo -disse sarcastico Liam- quindi dov’è la camera di lei?
-Oh facile, il porcile che trovi al secondo piano con S rosa
sulla porta- disse Monique
-Dio santo…nemmeno i maiali vivono così! -urlò Liam dalle
scale
La camera era completamente sottosopra con sporcizia ovunque
-Oh beh…puliamo -disse Enfys calma passando i guanti a Liam
-Va davvero bene aiutare? -chiese Christine dispiaciuta,
dopotutto era più affar loro che…
-Siamo famiglia no? -chiese Enfys calma
-Ci si aiuta a vicenda
-Ah! Quello era mio -disse Monique alzando un, ormai rotto,
ferma capelli- non che lo voglio ora che l’ha rotto…
-Impacchetta tutto e mandaglielo -disse Liam diretto- ti
compro tutto ciò che vuoi dopo
-Grazie cucciolo -rise lei
Ci misero oltre cinque ore a pulire quella camera
-Ah…non sapevo ci fosse moquette in questa camera- disse
Wolfe
-Nemmeno io e l’ho comprata la casa- disse Christine
La camera era pressoché vuota ora se non per le scatole.
-Domani le spediamo dai nonni
-Che faccio con quel conto corrente?
-Se ti senti in colpa posso mettere dei soldi e chiamarli
“chiusura” per assicurarci che taglino i ponti -disse Sebastian calmo
-Ma…
-Per noi non è un problema -le assicurò Enfys- e sarà
divertente se glieli dai con una condizionale Seb
-Ovvero?
-Non può tornare qui o contattare Christine, Wolfe o Monique
-disse Enfys ovvia
Lui sorrise cattivo- posso prendere il tuo telefono?
-Si
Onestamente ad occhi esterni era crudele quello che stavano
facendo ma…Christine si sentiva libera finalmente. Non voleva avere a che fare
con la diciannovenne che continuava a fallire la scuola e crearle problemi
oltre ad essere abusiva…
Era stanca di dover gestire i problemi di Anthony
onestamente…
Simon era adulta e odiava stare a casa di Christine, durante
la sua adolescenza aveva provato a tenerla a casa ma preferiva passare il tempo
fuori casa e dormirci solamente lì. Ignorava le regole, urlava, rubava e
onestamente non era sicura perché non l’avesse buttata dai nonni prima…
-Sono crudele…
-Per? -chiese Sebastian confuso
-Voglio aprire lo spumante quando la spedisco dai nonni
-…- Sebastian scoppiò a ridere coccolandola
Onestamente Simon aveva detto più volte di odiarla e che
voleva soldi per vivere sola perché “non voglio vivere con una donnaccia come
te, una topa di biblioteca e qualcuno che non ammette di amarmi”. Il fatto che
continuava a provarci con Wolfe, che doveva essere suo fratellastro, era
onestamente disgustoso per certi versi negli occhi di Christine
Non riusciva a vederla come figlia propria e si sentiva in
colpa per la cosa
Nonostante tutti intorno a lei le dicessero di mandarla a
casa dei nonni perché era meglio per tutti i coinvolti, probabilmente anche
Simon stessa.
Non potevano nemmeno dirle nulla legalmente perché non era
mai stata sua madre adottiva quindi…
-Andrà bene, sono sicuro che sarà meglio anche per lei avere
il supporto di chi adora così tanto, no?
-Si suppongo di sì -disse lei
Si sentiva in colpa ma assolutamente non aveva rimorso nello
spedirla via, era sicura che non avrebbe tenuto nulla di tutto ciò che stavano
scoprendo segreto e non voleva minasse le relazioni di Monique e Wolfe con i
loro partner. Aveva già sacrificato se stessa per anni per provare ad avere
relazione con lei e ora poteva dare la cosa ai nonni che lei così tanto adorava
e visitava spesso, almeno a suo dire.
-Ho solo due figli, mi sposeresti lo stesso?
-Si, il terzo lo facciamo insieme in futuro -disse lui
coccolandola
Era molto contenta di cosa stava per succedere onestamente…
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