Capitolo 32: Mean girl mood
Un altro party era…pieno di vipere
Aphria aveva ormai zero interesse anche nel solo litigarci
con loro
-Grazie –sorrise guardando Dion
Lui sorrise amichevole mentre lei accettava il vino- è un
peccato…
-Cosa?
-Che sia solo di 5 anni questo vino, non è del livello che
io userei per una dea come te –disse lui con un sorriso
Aphria ridacchiò- hai di sicuro la lingua d’oro di un
mercante
-Vero…ieri sera sembravi entusiasta di essa –sorrise lui
-Dion –lo riprese One infastidito
-Oh ieri ti sei divertito anche tu a vederla in quel modo,
non far il santo –disse Dion con un sorriso
Ace rise- e poi sono i pirati quelli volgari
Almeno a quel party si era portata i suoi nove amanti
I nobili erano sotto shock nel vedere l’armonia dell’harem e
come facessero a gara a servirla in maniera civile…
Senza contare che da ciò che dicevano la regina si gestiva
tutti e 9 insieme spesso e volentieri
-Avere così tanti uomini…
-Shh, non fare commenti
Però l’idiota che le faceva commenti c’era sempre
-Che donnaccia…
Aphria guardò la bionda e sorrise
Ah…lei
Aveva intravisto la mocciosa flirtare con il SUO Ace quando
il pirata era andato a prenderle uno snack mentre ballava con Draco, per essere
una “purista” l’uomo che era nell’harem di una donnaccia le interessava troppo
Aphria sorrise cattiva, era di buon umore ma non era santa
-Oh cielo…qualcuno sembra aver confuso un nido di uccelli
per un capello –disse la regina con un sorriso
Immediatamente la sala si zittì a fissare la nobildonna che
Aphria fissava
-C…Cosa? –chiese lei viola
-Oh non volevo offenderti, volevo paragonarti a una gazza ladra…rubare
sembra essere nel tuo sangue dopotutto
Gli amanti di Aphria la guardarono divertiti
Quando la loro regina, sempre docile e buona e coccolosa,
tirava fuori gli artigli era davvero un bello spettacolo
-Non oserei rubar nulla!
-Eppure stai sbavando dietro il mio Ace da quando ho messo
piede nella stanza, senza contare che l’hai approcciato venticinque volte da
quando siamo qui e lo fissi da ore…-disse Aphria poggiandosi al petto di Ace
che immediatamente perse un paio di battiti
Aphria aveva sempre scolli interessanti da fissare dopotutto…
-Io…io non…
-Inoltre chiamarmi donnaccia in pubblico… -sorrise Aphria
muovendo una mano- guardie
-Non…non l’ho mai detto! Maestà non…
-Ho un udito fine, ogni parola detta in questa stanza non mi
è sfuggita- sorrise Aphria- farò sì che tu ricordi cosa significa cercare di
prendere ciò che è mio
La famiglia di lei alla fine dovette pagare un’ingente somma
di denaro, oltre ciò però la ragazza non venne esattamente punita…anche vero
che l’umiliazione che provava la faceva sentire persino peggio dell’essere
punita…
Ma alla fine chi le aveva detto di andarsi a far nemica
qualcuno che voleva essere vista male?
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