Capitolo 3: Everything is fine
-Libero -disse la guardia guardandolo finire di cambiarsi
mentre gli mettevano la cavigliera
-Vedi di non tornare qui
-Si
Jason era un bel ragazzo onestamente parlando, aveva quasi
quarant’anni quell’anno ma era comunque un affascinante moro con occhi chiari.
Era un peccato che avesse una fedina penale sporca ormai…
In prigione era noto per il suo carattere calmo e non causò
problemi. Aveva speso quasi vent’anni in carcere se contava il periodo
successivo al suo arresto.
Eliza aveva ormai più di vent’anni…
-Sua sorella lo prende?
-Sorella adottiva, è complicato -disse l’agente che l’aveva
tenuto d’occhio per anni
Aveva ucciso la famiglia eppure quella l’aveva perdonato
-Liz sta venendo a prendermi?
-Si
Jason era nervoso onestamente, che avrebbe fatto se rovinava
tutto ora che era libero?
-Ricordati, non puoi togliere la cavigliera, uscire dalla
casa e…
Le solite raccomandazioni
Appena sarebbe entrato in casa di Liz non poteva più uscire
Avrebbe seguito il protocollo e si sarebbe assicurato di non
rovinare la vita di Liz
Le stava già forzando restrizioni a causa della sua
presenza…
-Liz…
-Jason -sorrise la donna dai lunghi capelli castani e occhi
neri
Jason tremava leggermente mentre la stringeva- mi spiace…mi
spiace…
-Va bene, non ti preoccupare, va tutto bene ora…
Se non avessero saputo la verità, Jason sembrava star
uscendo da un crimine minore…non orribile quanto quello che aveva fatto e non
stava stringendo una vittima che aveva lasciato viva…
-Andiamo, ti porto a casa
-Casa…
-Non ho potuto tenere la nostra, è una nuova
-Va bene…è colpa mia
La verità era che Jason si pentiva…di essere stato beccato.
Non aveva rimorso né di aver ucciso né di aver torturato la
sua famiglia biologica.
Aveva solo rimorso di aver perso Liz.
Ma Liz aveva ragione…
“Fintanto che pensano che sei pazzo non potrai uscire, devi
migliorare e venir considerato sano di mente per poter uscire fratellone”
Doveva solo saper fingere bene
E ora sua sorella era di nuovo con lui
-Andrà bene ora tranquillo
-Si
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