WitchandAngel : Capitolo 4: Don’t worry

Capitolo 4: Don’t worry

Capitolo 4: Don’t worry

La storia originale in cui Giselle si era reincarnata era una delle più pesanti

La novel era basata sul mondo di Barba Blue, l’arciduca Leonhardt era considerato un mostro per la sua disposizione fisica e forza in battaglia. Era qualcuno che poteva, volendo, rubare il trono imperiale anche se tutti i suoi più fedeli conoscevano quanto odiasse le posizioni di potere.

La famiglia Imperiale non era da meno, Leon era famiglia per loro ma non per sangue e l’Imperatore era il suo migliore amico.

Purtroppo Giselle fu la rottura di quel rapporto. Il figlio dell’Imperatore e protagonista maschile della novel si innamorò di lei e…perse la calma.

Il principe Erick era un biondo con occhi chiari, il più popolare maschio nella cerchia sociale e qualcuno che facilmente aveva ciò che voleva.

Era anche chi si innamorò a prima vista per un quadro di Giselle

-Oh? Quindi Leo si è sposato con lei? Bella, no Erick

-Si…bellissima…

Dopo averla vista…

-Il principe vuole incontrarmi? -chiese Giselle

-Si

-Hubby non voglio -disse lei subito facendogli gli occhioni

-Come mai…?

-…

-Giselle?

-Il principe mi ha mandato delle lettere disturbanti in passato…

-Il principe? Sei sicura che…

-My lady, c’è posta per lei

-Posta? -chiese Giselle confusa- non ho amici o parenti che manderebbero qualcosa…

-…

Leon poteva solo sospirare alla cosa, Giselle non aveva amici al di fuori dell’Arciducato e prima non aveva amici in generale.

Come nella novel…

-Perché diamine il principe ti ha scritto!?

-Non lo so ma il “Spero di poterti liberare dalle crudeli nozze” mi fa strano -disse Giselle calma

Leon pressoché le strappò la lettera di mano per leggerla e si infuriò

-Dammi la carta da lettere! Cosa diamine sta facendo quell’idiota…

Erick e Leon non andavano d’accordo onestamente parlando. Erick era ostile senza motivo e nessuno nella famiglia Imperiale capiva perché onestamente.

-Hubby

-Uhm? -chiese lui scrivendo

-Ho una domanda…non so se è corretto chiederlo però

-Dimmi

-Perché il principe è biondo? -chiese lei guardando il ritratto nei giornali

-…Cosa?

-Il figlio di un moro e di una castana non dovrebbe essere biondo a meno che non vi sia un nonno o parente vicino biondo

-…

-Inoltre…gli occhi sono celesti no? Il re e la regina hanno entrambi quella eredità genetica di occhi rossi

-…- lui si bloccò e guardò Giselle- cosa stai…?

Il più grosso punto della novel? Dopo aver sposato Giselle e preso il trono si scopriva che Erick era il figlio di una maid e che il vero primo principe Alaric era nascosto in un villaggio al confine

-Non l’hanno scambiato nella culla vero?

-…

Quando Erick era nato i genitori lo persero per ventiquattro ore. In quelle ventiquattro ore di inferno, il rapitore poteva aver scambiato il figlio e…

-Devo andare a corte!

-Buon viaggio Hubby -sorrise calma Giselle

-Madame…come le è venuta l’idea?

-Oh è una novel che ho trovato di recente- disse lei prendendo il libro- parla di come una maid innamorata del re avesse scambiato il figlio della regina con il suo per assicurarsi il trono ma poi è scappata con il vero figlio.

-…

Si, la maid in questione aveva fatto un libro sulla cosa e quando Leon vide il nome capì velocemente l’antifona- tornerò presto, non andare…

-Si, lo so, buona fortuna

La verità era che nella novel Erick era leggermente abusivo, verbalmente di sicuro e delle volte schiaffeggiava Giselle per “farla rinsavire”. A prescindere Giselle aveva zero intenzioni di finire come Imperatrice e aveva ancora meno intenzioni di perdere un marito di diamante come Leon per una dannatissima corona.

-Madame

-Si?

Il maggiordomo le prese le mani- grazie per aver letto quel libro

-…?

Onestamente? Tutta la famiglia Imperiale era confusa da Erick. Nessuno degli altri figli dell’Imperatore era biondo e l’Imperatrice aveva incubi ogni notte di un bambino che chiamava mamma e le chiedeva di portarlo a casa.

Erano diciotto anni che aveva quei sogni quindi…

-Leon sei serio?

-Mia moglie ha trovato questo libro e dopo la lettera me ne ha parlato- disse Leon chiarendo la situazione

Il libro era diventata una lama

-Lo sapevo! Quella dannata…il nostro bambino…

-Padre, lascia che prenda i soldati, andrò io -disse Damian, il secondo principe

-Vai e trovali! -disse il sovrano pallido

Come non ci avevano pensato!?

-Leon

-Si?

-Tua moglie, ringraziala

-Non è nulla di che -disse lui- come diamine non ci abbiamo pensato prima…

-Eravamo troppo presi dal panico quel giorno e Erick ha iniziato a comportarsi in maniera assurda a dodici anni dopo aver fatto quel dannato viaggio a sud…

Erick sapeva di non essere figlio dell’Imperatore dai suoi dodici anni, aveva incontrato Alaric dopotutto.

-Oltre ciò…puoi gestire quell’idiota

-Per…?

-Ci sta provando con mia moglie da anni- disse diretto Leon mostrando una lettera accartocciata

-E le condizioni della lettera è per…?

-Ringrazia che non l’ho incenerita per rabbia -disse Leon guardando il volto del suo migliore amico diventare rosso di rabbia

-Quel disgraziato…

-Non ha contattato le tue ex mogli vero? -chiese l’Imperatrice leggendo la lettera

-Non ne ho idea né ho modo di saperlo. Le bugie dette lì però sarebbero motivo per il loro tentativo di fuga di sicuro

-Dei santi…era colpa sua…

Nemmeno a dirlo, Giselle aveva causato molti danni a Erick ed era lieta della cosa

-Sono tornato

-Hubby! -urlò lei saltandogli al collo- mi sei mancato tanto

-Anche tu -sorrise lui coccolandola

Era fortunato che la nuova moglie fosse così affettuosa con lui, se non lo era non avrebbero scoperto quella dannata cospirazione e le sue mogli sarebbero continuate a morire…

-Ti ho preso un regalo dalla capitale

-Grazie!

 

 

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