Capitolo 2: Il problema di Malfoy Draco
Angelica camminava per la foresta proibita, anche se sapeva
benissimo che era proibita, Silente le aveva mostrato le sue teorie su Draco
Malfoy e sul padre Lucius Malfoy, temeva per il futuro del ragazzo e sapeva che
il legame tra Lucius e il signore oscuro era forte e che l’uomo avrebbe
sacrificato suo figlio senza troppe cerimonie. Angelica aveva rassicurato
Silente “Sono in questa scuola per aiutarti contro di lui Albus, anche se
ammetto che vedere il mio nipotino è una cosa magnifica, io non dimentico ciò
che tu hai fatto per me durante tutta la mia vita, della tua fiducia, della tua
stima per me…chiedimi pure tutto ciò che vuoi Silente, io ti aiuterò a tenere
Hogwarts al sicuro e ti seguirò in ogni tua scelta. Sai meglio di tutti cosa
posso fare, devi solo chiederlo” lui le aveva sorriso stancamente “In tutte le
persone che ho incontrato nella mia lunga vita ho sempre trovato una traccia di
oscurità, per quanto piccola, per quanto controllata, ma tu sei cresciuta
completamente circondata dall’oscurità eppure…in te non ne ho mai trovato
traccia. Vorrei che ti recassi nella foresta proibita…trova e riporta qui Draco
Malfoy, so che è da qualche parte lì con suo padre”
Il rumore di foglie secche calpestate che i suoi piedi
dovevano fare era totalmente assente. Tanti anni a scappare, nascondersi,
spiare e fuggire le avevano tolto ogni singolo suono dal corpo, nemmeno se
avesse voluto avrebbe effettivamente potuto fare rumore probabilmente. Sfruttò
la situazione per spiare da lontano i movimenti dei due Malfoy, aveva osservato
Draco a scuola, spavaldo, impavido, presuntuoso…ora quello che vedeva era un
pulcino terrorizzato e non il fiero leone che cercava di fingere di essere ma
che in effetti non era, completamente privo di difese davanti a quello che se
veniva paragonato ad un’animale si insultava l’animale e non lui. I movimenti
delle persone rivelano molto di più della loro “lingua”, questa è sempre stata
una delle cose che Angelica capiva meglio, per quanto controllato o composto
nessuno può nascondere quei piccoli movimenti o scatti nervosi che quasi
nessuno nota e chi lo fa quasi sempre non ne trae nessuna informazione, quale
spreco! Si può capire quasi TUTTO solo osservando qualcuno per un paio di ore,
una cosa che richiede pazienza e attenzione, cosa che lei aveva fin da quando
era piccola, quante volte si era salvata da situazioni problematica
semplicemente “leggendo” i movimenti delle persone? Troppe per essere
contate…un’altra cosa a cui prestava particolarmente attenzione era lo sguardo,
negli occhi si può leggere la vera natura di un’anima, sempre che si creda che
esse esistano, ma comunque si può capire chi hai davanti e come evitarti più guai
di ciò che puoi effettivamente maneggiare.
Stette in silenzio e osservò, ascoltò e “lesse” la
conversazione tra padre e figlio
-Sei un incapace! –sbraitava l’uomo- non ho capito cosa ci
sia di così complicato da impedirti di farlo!
-M…mi dispiace padre- rispose Draco con un filo di voce, il
panico era evidente, il padre non era qualcuno che lui voleva…no…non POTEVA
deludere…ma cosa gli chiedeva di fare? Che gioco voleva il signor Malfoy, o chi
sopra di lui, da un “bambino” come era Draco…non era ancora in grado di fare
nulla di effettivamente vantaggioso per un uomo come lui o un…essere come il
suo capo, quindi cosa voleva?
-Non è difficile! Devi solo far diventare la vita di Potter
insostenibile, per lui, per i suoi amici…per tutti, ti è chiaro il concetto
moccioso?
Ovvio! Far giocare a Draco il ruolo di bullo o spingere
Harry a commettere azioni improprie avrebbe per vendetta contro il giovane Serpeverde
avrebbe reso la vita di Harry complicata e unita alla tensione che provava dal
dover sempre guardarsi le spalle dal suo nemico giurato…beh questo era
semplicemente troppo subdolo perfino per loro, volevano spingere Harry a
suicidarsi o peggio a diventare un assassino?
-Non…non voglio fargli del male…-provò Draco, un sorriso
sfuggì dalle labbra rosse di Angelica, non era ancora persa la speranza per
quel giovane ragazzo, la cosa la riempiva di gioia, forse…perché in parte si
sentiva legata a chi come lei aveva avuto il tipo di genitore che non doveva
nemmeno essere nominato…e lei sapeva fin troppo bene anche cosa significasse temere
che chi DOVREBBE amarti sopra ogni cosa e senza riserve…quel ragazzo doveva
solo capire che OBBEDIRE al padre non equivaleva a ESSERE AMATO da lui…anche
lei poteva dire che accettare tutto ciò era…difficile…molto difficile…ma che
era peggio non farlo
-Tu cosa?! –inveì l’uomo, gli afferrò il braccio e alzò il
suo bastone pronto per colpire Draco
-STOP- disse Angelica bloccandogli il polso- lasci subito
andare il mio studente!
-Ms. Potter…-disse Draco stupito di vederla lì e di vederla
aiutarlo, molti adulti semplicemente chiudeva gli occhi davanti a ciò che
Lucius gli faceva…lei lo stava fronteggiando per…per lui? Nemmeno lo conosceva!
Per non contare ciò che sicuramente sapeva che lui aveva fatto a suo nipote
Harry…perché lo faceva? Cuore d’oro? Gentilezza? O era sciocca? No…non pareva
essere stupida o folle…almeno non lo sembrava…allora perché lo faceva?
L’uomo parve stupito e mollò la presa su Draco- lei sa chi
sono?
Angelica mise una mano davanti al petto di Draco e lo spinse
con delicatezza dietro di lei, mollò la presa su Lucius ma lo sguardo di sfida
o di superiorità che lei aveva non sparì dai suoi occhi- so bene chi è lei,
Lucius Malfoy, ma lei non ha idea di chi sia io…non ho paura di lei e per certi
eventi di cui entrambi sappiamo lei è coinvolto lei mi è di già antipatico, ma
adesso che l’ho vista maltrattare un mio studente…
-Non è affar suo di come io tratti mio figlio e non ha
alcuna prova di ciò che dice…c’è stato solo un fraintendimento…vero Draco?
–chiese lui cercando lo sguardo del figlio ma Angelica si mise davanti
-Quello che fa a suo figlio È affar mio visto che suo figlio
è un mio studente…non sono sciocca e SO cosa ho visto…se ne vada prima che io
decida di farle provare il terrore che evidentemente lei crea a questo povero
ragazzo…terrore che il suo padrone non le crea per niente…
-Cosa vorrebbe fare signorina…?
-Angelica R. Potter- rispose lei- e se la rivedo in torno a
suo figlio con questo atteggiamento o la vedo di nuovo fare solo una parola di
troppo di male su di lui…Voldemort sarà il suo ultimo problema…
-Non ha diritto di pronunciare il suo nome…-sibilò lui
-Lei NON ha diritto di trattare suo figlio come la sua
marionetta…vada via e dica pure al suo “capo” che Angelica gli porge un gentile
saluto e che se non vuole problemi di lasciar stare gli studenti in pace…
Lucius le diede le spalle e si avviò per andarsene- se ne
pentirà
-No…ma lei se ne pentirà se proverà a fare male a Draco-
rispose lei, aspettò che se ne andasse e poi guardò Draco- come stai?
-I…io…lei ha preso un granchio e…-iniziò Draco ma gli occhi
di Angelica erano gentili e compassionevoli, comprensivi anche e stranamente
rassicuranti
-Non ti chiederò cosa volesse tuo padre, non chiederò cosa
ti fa, non chiederò nulla perché non sono affari miei…ma tu puoi venire da me a
parlarmene ogni volta che vorrai Draco…so bene cosa significa avere…un padre
del genere…non devi temere nulla…NULLA…io sono qui per proteggere e salvare gli
studenti di questa scuola…specialmente quelli indifesi come te
-Non sono…indifeso- disse lui, gli veniva da ridere, aveva
tolto tutta la tensione con un semplice sguardo
-Oh lo sei piccolino- sorrise lei- per me sei un piccolo e
dolce pulcino che va protetto e difeso dal mondo
Gli sfuggì un sorrisetto- n…non sei tanto male…Ms.…
-Angelica- disse lei- siamo fuori orario scolastico e anche
se sono la tua professoressa…tu puoi chiamarmi con il mio nome quando siamo
fuori dagli orari scolastici
-Non…non sei male Angelica…per essere una Potter…- sorrise,
poi divenne serio e la guardò- tuo padre…ha mai tentato di…non so…ucciderti?
Angelica lo guardò tristemente- avrei preferito morire
piuttosto che vivere e sapere…
-Posso…capire…-disse Draco
-Lui tentò di tenermi incatenata dopo…essersi sbarazzato
della donna che mi mise al mondo…per sua sfortuna io ero più forte e furba di
ciò che lui credeva e sono scappata…
-Io non posso scappare da lui…-disse Draco guardando altrove
Angelica gli posò una mano sulla spalla e sorrise- puoi fare
qualsiasi cosa solamente volendola fare…hai talento e sei intelligente devi
solo convincerti di ciò…ma fino ad allora…sappi di avere una persona che può e
vuole ascoltare la tua versione, io sono qui per farlo
-Anche per…normali chiacchiere?
Lei sorrise- anche per parlare del tempo fuori o della
noiosa professoressa di difese dalle arti oscure- gli fece l’occhiolino
Draco rise- Nah…penso…penso che lei sia…una
professoressa…interessante
Angelica gli scompigliò i capelli- a scuola ora…questa
foresta non è posto per pulcini
-NON sono un pulcino- protestò lui
Angelica rise- certo, certo…pulcino
******
Angelica si sedette sulla scrivania- Buon giorno miei cari,
sperando che il signor Piton che in questo momento sta spiando la mia lezione
da dietro la porta, non interferisca- si sentì un sussulto che fece scoppiare
una lieve risata dagli studenti- oggi faremo…
Silente entrò- state calmi su- sorrise
-Silente –disse Angelica, catturò i suoi occhi e vide in lui
il panico- sapete cosa ragazzi? –sorrise, come se nulla fosse- visto che fuori
c’è un così bel tempo, perché non andate da quel brav’uomo di Rubeus Hagrid e
vi fate fare una bella lezione sulla differenza tra un Drago, un Dragone, un
Basilisco e una Viverna? Domani vi insegnerò un paio di incantesimi che vi
potrebbero aiutare con quegli animali…posso affidare a Harry e Draco la guida
della classe fino a Hagrid senza dovermi preoccupare che causiate problemi?
–chiese lei
-Si…-Harry guardò Draco, lui? Non seguiva mai gli…
-Non la deluderò Ms. Potter- disse lui stupendo tutti per la
sua formalità, non era stupido né ingrato, lei lo aveva salvato dalle ire del
padre e gli aveva offerto il suo aiuto, aiuto che non sapeva se accettare, ma
comunque era molto più di ciò che chiunque avesse mai tentato per lui
-Bene- sorrise lei- mi fido di voi. Comportatevi bene
e…divertitevi
Aspettò che uscissero tutti e guardò Silente che le sorrise-
Draco ha la tua fiducia? Cosa strana…
-Non preoccuparti- sorrise Angelica- cosa succede? –vide
entrare gli altri professori con cui aveva discusso la sera della sua
presentazione e anche Sirius Black, che era assegnato alla difesa del castello
Silente sospirò- credo di chiederti troppo…ma devi eliminare
una minaccia…c’è un assassino e…
Angelica lo guardò- non dire altro, solo dimmi il nome, so
che tu non ami questo genere di approccio ai problemi...se me lo chiedi è solo
perché non hai scelta giusto?
Tutti guardarono la fermezza dello sguardo di lei, gelido ma
non crudele. Silente sospirò- è una cosa che odio doverti chiedere di fare
Angelica sorrise- Albus- nessuno chiamava quasi mai Silente
con quel nome- tu sei e resti la persona a me più vicina a una famiglia…dopo
Harry
-Ti sto chiedendo di sporcarti le mani per me…ancora- disse
lui
Angelica sorrise- no…mi stai chiedendo di proteggere i miei
studenti e…non è la prima volta che io uccido uno dei sottoposti di chi non può
essere nominato…
Lui l’abbracciò- sei come una figlia per me, non puoi capire
quanto mi costi chiedertelo…
Lei sorrise e si distaccò con gentilezza- lo so…per questo
non mi costa nulla mettermi dalla tua parte anche se mi chiedi di uccidere
qualcuno…infondo è la sola cosa che ho imparato a fare da mio
padre…terrorizzare, minacciare…anche uccidere…
-Non era il miglior padre del mondo eh? –chiese di impulso
Piton
-R…-Angelica prese un respiro profondo- non importa...-il
suo sguardo triste, la sua espressione assente e per una volta…sembrava la
ragazzina che ancora era, poi tornò a sorridere e ritornò allegra- ogni cosa
andrà bene…- sorrise guardando i
professori- ho intenzione di fare una cosa che di sicuro non è consigliabile…non
contro una famiglia come quella che sto per sfidare ma…io amo le sfide
****
-Potter- iniziò un Serpeverde avvicinandosi a Harry,
Hermione, Ron e i suoi amici- sempre in giro con i mezzo sangue e i…perdenti?
-Serpeverde…-Harry era felice fino a cinque secondi prima e
ora ecco i Serpeverde avvicinarsi per rompere le scatole- senti lasciateci in
pace…
-Che c’è vuoi metterti a piangere Potter? O farti difendere
dalla tua ragazza mezzosangue? –chiese ridendo una ragazza Serpeverde
Prima che chiunque potesse dire qualcosa, una voce familiare
li stoppa- basta
Draco si mise tra Harry e i Serpeverde.
-Draco? –chiese stupito Harry
Lui gli dà uno sguardo ma non parla, che potrebbe dire di
fatto?
-Levati Drago o penseranno che stai con i perdenti o
peggio…che ti piace la nuova professoressa- disse con malizia una delle ragazze
più infatuate di lui
Draco, impassibile, la guardò- allora? Non sono perdenti,
loro hanno combattuto l’oscuro signore senza tremare…a differenza di molti di
voi…e anche a differenza mia…e di certo, loro sono un gruppo vero, che non si
pugnalerebbe mai alle spalle…a differenza vostra…e per quanto riguarda la
professoressa Potter…sì mi piace- la cosa paralizzò la ragazza- è una persona
gentile, sincera e di sicuro non merita ciò che ha passato…non voglio sentire
una parola contro Harry, Hermione, Ronald o altri membri del Grifond’oro, in
più…non voglio sentire nulla contro Hagrid o An…la professoressa Potter o altri
dei nostri insegnanti…intesi? –chiese lui
I Serpeverde se ne andarono
-Ron- disse Ron- Ronald mi ci chiama mia madre quando è
incavolata
-Allora lo sai il mio nome- sorrise Hermione
-Perché l’hai fatto? –chiese Harry
Draco lo guardò e non aveva il solito sguardo, era
più…amichevole- i…io…non credere che tu o gli altri mi piacciate o altro-
chiaramente mentiva, era troppo nervoso e la cosa suscitò un paio di sorrisi,
non era difficile per ragazzi come i Grifond’oro perdonare i propri
nemici…avevano un cuore d’oro infondo e anche uno come Draco poteva essere
perdonato, se voleva- e…beh…Ms. Potter…mi ha…aiutato con mio padre e mi
pareva…corretto…smettere di darvi problemi…anche perché…non ho mai voluto
davvero dare noie a te o a voi…mio padre non ti sopporta e…lasciamo stare…anche
così non ho scuse…
Harry sorrise- sei uno stronzo quando vuoi…ma non sei
cattivo- gli porse la mano- amici?
-Dopo ciò che ti ho fatto? –chiese lui stupito
-Hey sappiamo tutti che tuo padre è uno stronzo di prima
classe, senza offesa- disse uno dei gemelli
-Non ci stupisce che ti costringesse a farlo- finì l’altro
Lui guardò i ragazzi- quindi…mi perdonate…così?
-Amico devi imparare a fidarti delle persone! –rise Harry
-Mi fido…di tua zia- disse lui in evidente imbarazzo
Harry rise e poi gli sorrise- ti capisco…ispira fiducia
e…non so sicurezza? Comunque non devo mica preoccuparmi di chiamarti zio spero?
Draco divenne viola- m…m…ma stai scherzando?! –la risata fu
generale e dopo poco anche Draco rise un po’. Harry gli offrì la mano e lui
l’accettò- amici…stranamente…credo che tua zia l’avesse pianificato
-Io? Oh ma cosa pensate- rise lei facendo prendere un colpo
a tutti sbucando dal nulla seduta su un tronco, sorrideva- sapevo che potevate
essere…al minimo neutrali…
-Da dove è uscita? –chiese qualcuno
-Ms. Potter- disse sorridendo Draco
Harry ridacchiò- ciao zia
-Tra due settimane ci sono le vacanze- lei sorrise- pensavo
di invitare il mio nipotino e i suoi amici a casa mia così da farli divertire
un po’ insieme…Hagrid- guardò l’uomo- ho avuto quel draghetto che mi hai
consigliato…se vuoi venire puoi vederlo
-Aspetta tu hai un drago a casa tua? –chiese Ron
Lei rise- non essere ridicolo…ne ho 239…240 visto il nuovo
arrivato
I ragazzi iniziarono a parlare e Angelica si avvicinò a
Draco- verrai anche tu?
-Vorrei…anche perché non voglio stare con mio padre…-rispose
lui
Angelica gli diede un biglietto- numero, indirizzo e un
numero di un taxi che verrà a prenderti se cambi idea
-Grazie- disse lui ma lei era già sparita
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