Capitolo 3: Angelica e Lucius di fronte al giudice?!
Angelica sorrise cordialmente ai genitori degli amici più
stretti del suo nipotino. Quella sera Ron, con l’intera famiglia, Hermione, con
i suoi genitori umani, Harry con Black e Hagrid sarebbero rimasti lì a dormire
nell’enorme villa della donna. I ragazzi si stavano divertendo da morire, anche
dopo che il resto dei Grifond’oro era tornato a casa. Di Draco però ancora
nessuna notizia.
-Hai un’enorme villa prof…-iniziò Ron seduto a bordo piscina
-Angelica o Ange- corresse lei- siamo fuori le mura della
scuola e non sto insegando
-Giusto…hai una casa ENORME Ange e non ti perdi nemmeno qui
dentro! –disse lui
-Ron non essere scortese! –gli disse la madre
Angelica rise- grazie Ron
-Scusalo Angelica è un bambinone- commentò il padre
Angelica sorrise- va bene no? Hanno solo sedici anni…sono
ancora dei pulcini
-Posso chiederti quando tuo padre ha…tentato di ucciderti?
–chiese indelicatamente il padre di Hermione beccandosi un’occhiataccia dalla
moglie, i genitori di Ron e quelli di Hermione erano diventati davvero molto
stretti, non era improbabile che i “babbani” avrebbero presto invitato la
famiglia di Ron nel loro mondo.
-Avevo…-esitò- tre anni…ricordo ancora tutti i dettagli del
suo volto e di quello della mamma…
-Tre anni?! –esclamarono loro
Lei fece segno di abbassare il tono, non sembrava per nulla
preoccupata o traumatizzata per quello che era successo- non voglio che i
ragazzi si preoccupino…
-Cosa successe? –chiese Hagrid
-Mamma non voleva stare con lui…fu costretta…lei fu rapita
e…non fu consensuale- le due madri presero di istinto la mano del proprio
marito- nonostante questo lei…decise di tenermi…ero sua figlia…ero la bambina
di un rapporto non voluto…ma ero la sua bambina. Era costantemente sotto
controllo e sei mesi e mezzo dopo nacqui io…prematura ma viva. Non ero a
rischio di vita ma ero…anormale…come anormale è mio padre…niente
battito…respiro…sembravo più un cadavere che una vivente…ma questo non
importava a mia madre che mi amava davvero e…a mio padre che…forse per strane
vie mi voleva bene. Tre anni di prigionia con mamma…lei poi decise di scappare
e mi portò con sé…papà come con i genitori di Harry…come con tutti quelli che
stavano davanti a lui…la tolse di mezzo…-il silenzio calò
-Sei…la figlia del signore oscuro? –chiese il signor
Weasley, non era una cosa che non si sapeva, Silente aveva avvisato i più
fidati dei suoi colleghi e dei suoi alleati che, dopo l’incertezza iniziale e
dopo aver conosciuto Angelica avevano accettato la cosa, specie visto
l’inclinazione di lei a voler la sconfitta del padre
-Io…-esitò- io…so che è stupido…ma io non sono sua figlia…io
sono figlia di Thomas Riddle non di Lord Voldemort…io non voglio credere di
essere…la figlia di…un mostro…non voglio essere come lui…non voglio fare male a
chi non lo merita…-sembrava sul punto di piangere- senza Silente...senza che
lui o la famiglia Potter o una delle altre famiglie che mi avevano
accolta…io…io forse…sarei come lui…
Prese un respiro profondo e si calmò, il controllo totale di
se stessi…doveva aver lavorato molto sul suo autocontrollo, forse proprio per
paura di diventare come il padre- lo vidi farlo. Mi sorrise e mi chiamò. Io
indietreggiai, non sapevo cosa facesse e non avevo idea di chi fosse prima che
mia madre e le persone che conobbi dopo non me lo avessero
detto…scappai…scappai e accidentalmente scoprii i miei poteri…avevo tre anni
quando incontrai i genitori di Harry e Silente…da lì le cose andarono
meglio…incontrai tante brave persone a cui debbo la mia vita e la mia lealtà…-
sorrise- ho avuto una famiglia per un po’…
-L’hai ancora- disse Black- Harry, Silente, me, la famiglia
di Ron, Hagrid…hai una lunga lista di parenti acquisiti cara
Lei gli sorrise- una famiglia che ho intenzione di
proteggere con ogni mezzo da mio padre
Le sorrisero. Harry la chiamò –zia vieni a giocare con noi?
-Arrivo- rise lei- fate come se fosse casa vostra, solo non
irritate i draghi
Loro risero. La madre di Hermione la guardò- non può essere
la figlia di quel mostro…
-Anche dal sale dicono che può nascere un fiore- disse
Black- lei non è suo padre, lei è il suo opposto e da come si comporta, da come
agisce…lei vuole riparare a tutto ciò che lui ha fatto di male…
****
Pioveva forte ed era notte fonda, tutti dormivano o
fingevano di farlo per chiacchierare. Angelica era l’unica nel piano inferiore
dell’enorme villa. Sentì bussare e aprì subito, il suono si sentì in tutta la
casa, specie visto il silenzio di quei muri, Angelica si ritrovò davanti un
infreddolito, terrorizzato e davvero molto stanco Draco Malfoy, gli ospiti
notarono subito la presenza di Malfoy Draco nell’ingresso ma preferirono
ascoltare e vedere con trucchi magici la scena tramite una TV che disturbare i
due.
-H…hey- disse lui tremante e incerto
Lei lo tirò dentro la casa, chiuse la porta e lo condusse in
fretta davanti al caminetto, che accese con la magia, non usava una bacchetta,
non ne aveva bisogno. Gli mise una coperta intorno alle spalle e gli fece una
cioccolata calda.
-G…grazie- disse lui
Lei lo guardava preoccupata, quasi come una madre lo è per
un figlio- Stai bene? Vuoi una coperta più calda?
Lui scosse la testa, ma la sua vicinanza e premura gli
fecero sfuggire un sorriso- sei più premurosa di mia madre…
Lei gli prese la mano- cos’è successo…se ne vuoi parlare,
sai che puoi parlarmene- disse lei, Draco dopo pochissimo aveva cominciato a
confidarle ogni cosa il padre avesse mai fatto contro di lui, era violento, lo
picchiava, lo maltrattava, lo costringeva a eseguire i suoi ordini e se
sbagliava beh…lo puniva severamente
-Mi ha chiesto di dirgli tutto sui Potter…specie su di te…ho
rifiutato, non erano affari suoi…ha tentato di picchiarmi ma ho reagito e sono
corso via con la bacchetta in mano…ha tentato di incenerirmi e lanciarmi una
maledizione…non voglio tornare da lui…non voglio…
Angelica lo strinse tra le sue braccia- non ci tornerai, non
lo permetterò…parlerò con le mie conoscenze…chiederò a Silente di spostarti nel
Grifond’oro così da allontanarti da lui…- lo guardò negli occhi- se potessi
toglierti dalle grinfie di tuo padre e rendere chiunque un tuo tutore legale a
te andrebbe bene?
Lui la guardò- davvero? Potresti prendermi con te?
Lei sorrise e gli accarezzò i capelli- lascia fare a me…per
ora è meglio che ti cambi i vestiti…un bagno caldo, dei vestiti puliti e a
nanna. Domani mattina faremo una bella colazione tutti insieme e le cose
andranno bene
Lui annuì e le sorrise- grazie…Angelica
******
Angelica era seduta sulla panchina di fronte a casa sua e
guardava i ragazzi giocare tranquilli, i grandi erano in giro per i boschi
della villa a esplorare e Angelica, Black e Hagrid erano gli unici adulti nelle
vicinanze, anche se Black stava disegnando qualcosa e Hagrid stava mostrando ai
ragazzi come addestrare un drago e lei leggeva tranquilla.
-Draco- Harry si avvicinò al ragazzo che se ne stava in
disparte- stai bene?
-S…si…è solo strano…cioè io e te non siamo sempre stati
amici e ora…- lo guardò- credi che…tua zia possa davvero aiutarmi?
-Sinceramente credo che lei sia una che le promesse le
mantiene- disse Harry- hey se lei ti adotta diventiamo cugini! E se tu sposi
Hermione e io Gin anche Ron diventa tuo parente…
Draco divenne fucsia- non mi piace!
Harry rise- certo come no…
-Non state insieme? –chiese lui
-Siamo più fratello e sorella credo, ma tanto siamo giovani
no? Non è ancora ora di pensare a queste cose
-Siamo pulcini eh? –ridacchiò Draco guardando di sfuggita
Angelica- mi piace
-Anche a me- concordò Harry- vedi? I Potter sono fighi!
-Uhm…non sono sicuro che tu sia poi così figo Potter-
scherzò Draco
-Ma guardalo! –Harry gli diede una spinta scherzosa-
fratellastro pestifero
-Non ero cugino? –rise lui
Risero insieme. Hermione, Gin e Ron sorrisero guardandoli,
entrambi meritavano una famiglia. Angelica posò il libro che leggeva e si mise
alle spalle di Black spiando il suo disegno di lei che leggeva- però hai
talento
Lui sobbalzò-…ho una bella modella
Lei gli sorrise- che sembra più bella nel tuo disegno di
quanto è nella realtà
Lui la guardò- non sono così bravo, bellissima nella realtà,
bella nel disegno
Lei gli sorrise.
-DRACO! –urlò una voce che mise subito sull’allerta tutti,
Lucius Malfoy
-Portali dentro- disse Angelica a Hagrid- e non farli uscire
qualsiasi cosa succeda- guardò Black- va dai loro genitori, potrebbero essere
nei guai
-Vuoi che ti lasci sola con quello?! –chiese lui
-So cavarmela, ma se sei in ansia è meglio che ti muova- disse
lei
Lui annuì, si trasformò in lupo e corse via, aveva dei
vestiti particolari ora che gli permettevano di trasformarsi e ritrasformarsi
senza restare nudo ogni volta.
Angelica guardò Lucius- buongiorno signore, cosa la porta
qui?
-Mio figlio- sibilò lui- so che è qui…
-SUO figlio non esiste- rispose Angelica- Draco esiste però,
è in casa e non uscirà di lì
-Non ha il diritto di tenerlo lì- disse lui
-Lei non ha il diritto di picchiarlo ma lo fa quindi io ho
il diritto di tenerlo in casa mia al sicuro da lei- sorrise Angelica, mentre
tutti osservavano la scena nascosti- lei e io ci vedremo oggi in tribunale
signor Malfoy, ho intenzione di richiedere la custodia e tutela di suo figlio
-Lei non sa cosa le farò se non mi ridarà mio figlio…
-Ah sì? –rise- vuole davvero essere ucciso signor Malfoy?
-Da lei? –rise lui
-Da Lord Voldemort- rispose lei- cosa pensa succederà se
Thomas Riddle scoprisse che lei sta minacciando me?
-Nulla? Che cosa gliene può fregare di lei al mio signore?
Lei sorrise- lei è davvero stupido…se ne vada e ci rivedremo
in tribunale
-Non mi sfidi- tirò fuori la bacchetta- mio figlio o la
pagherà
-Contanti o carta di credito? –rispose lei- non ho paura di
“pagare” anche perché lei non è al mio livello
Malfoy le lanciò una maledizione, ma l’incantesimo si fermò
a mezz’aria e esplose, la bacchetta di Lucius volò lontana da lui e Angelica
teneva un braccio steso davanti a lei e disse semplicemente- OUT OF MY LAND
–Lucius fu scaraventato in un portale e sparì dalla vista appena esso si richiuse.
Angelica abbassò il braccio- servizio a domicilio, rispedito a casa…
Draco e Harry le corsero incontro- stai bene?
Lei sorrise- come ho detto…io le promesse le mantengo…
***tribunale***
-Un caso unico direi…-commentò il giudice- dichiari le sue
generalità signor Malfoy
-Devo proprio? –chiese lui- tutti sanno chi sono io…
-Sono le regole- disse il giudice, l’aula era piena, tra
studenti, amici e colleghi, nessuno voleva perdersi uno scontro contro Lucius
Malfoy
-Lucius Malfoy, Membro del Ministero della Magia e membro
dei consiglieri di Hogwarts –disse lui
-Lei signorina- il giudice si lasciò sfuggire un sorriso
così come la giuria e molti agenti
-Angelica Seraphine Annabelle Sarah Stephanie Potter Riddle
Night White Dragons- rispose lei- di professione sono un’insegnante di difesa
dalle arti oscure di Hogwarts…
Lucius sorrise, una semplice professoressa nulla di più
-Tutti i titoli signorina- disse il giudice
-Se proprio devo…sono uno dei migliori, pluripremiati e
onorati agenti del mondo magico, agente segreto e killer per questo mondo e
quello dei non-magici, sono una delle scrittrici più famose dei due mondi, capo
dell’organizzazione contro il signore Oscuro, migliore agente sul campo contro
di lui e…la proprietaria di cinquanta stati magici- Angelica lanciò un’occhiata
a Lucius che era impallidito
Il giudice sorrise- la richiesta?
-La tutela completa e totale di Draco Malfoy, senza
escludere un allontanamento del padre e della madre da lui, oltre a
qualsivoglia membro della famiglia di Lucius Malfoy e…l’allontanamento da
Hogwarts del signor Malfoy –disse lei
-Lei cosa ne dice signor Malfoy? –chiese il giudice
-Mi oppongo ovviamente- rispose lui
-Signorina motivi la richiesta e spieghi il suo cognome-
disse il giudice- oltre a dirci il suo lavoro per intero contro il signore
oscuro
-Malfoy Lucius usufruisce della sua influenza sul figlio
fargli compiere azioni deplorevoli e immorali, oltre a questo lo maltratta e lo
picchia- disse lei
-Signor Giudice non c’è…- iniziò lui
-Silenzio Signor Malfoy…continui signorina- disse il giudice
-Per la faccenda del mio cognome…immagino intenda il
“Riddle” …di certo tutti sanno che il signore oscuro, Lord Voldemort- al nome
alcuni iniziarono a tremare- si chiamasse Thomas Riddle prima di diventare ciò
che è…io sono figlia di Thomas Riddle e Emily Dragons, lei fu costretta ad
avere il rapporto e poi fu uccisa da lui. Da allora il mio unico scopo nella
vita e rendere quella di lui, dei suoi sottoposti e di chiunque sia dalla sua
parte il peggiore possibile- lanciò un’occhiata a Lucius Malfoy- da quando ho
quattro anni ho iniziato a lavorare per ucciderlo.
-Il suo lavoro signorina- disse il giudice- può dire tutte
le morti che lei ha causato?
-Sotto il mio nome di Nightmare ho ucciso più di settecento
seguaci e ottocento mangiamorte, nessun civile o innocente, nessun ferito nei
miei sottoposti o nei passanti, più di ottocento vite salvate dalle sue mani
quando lui provava ad ucciderli –disse lei, un lieve mormorio si alzò, era
un’eroina anche se era sua figlia, era comunque la principale combattente dalla
loro parte contro di lui
Il giudice annuì- lodevole
-Non lo è- disse lei a sorpresa- non è giusto togliere una
vita, ma è il mio lavoro…la mia missione è fermare mio padre anche a costo
della mia vita
-Bene…la corte magica proclama…che Malfoy Draco sia affidato
alla custodia dell’onorevole Angelica Potter la quale è a parere della corte il
miglior tutore possibile per il ragazzo…accetta anche le restanti richieste
della ragazza- batté il martelletto- caso chiuso, prossimo caso…
Angelica passò accanto a Malfoy –salutami il tuo signore e
ricordati che ti farò pagare ciò che hai fatto a Draco –si allontanò e si
avvicinò ai ragazzi
Draco l’abbracciò- grazie…grazie…
Lei sorrise- benvenuto nella famiglia più assurda del mondo
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