Capitolo 4: Ciao papà!
Angelica era seduta su un ramo nel giardino sul retro della villa,
era un tipo solitario e tutto sommato le piaceva stare da sola, totalmente
sola, cosa che per sua sfortuna non le era più concesso, di fatto i suoi
“figli” si erano affezionati moltissimo a lei e ormai passavano con lei ogni
secondo libero. Angelica aveva anche insegnato loro alcune magie in grado di difenderli
da potenti attacchi, sorprendentemente non li trattava mai da bambini se si
parlava della magia, ma per il resto erano i suoi Pulcini.
-Zia Angelica- la chiamò Hermione, ormai tutto il
Grifond’oro la chiamava Zia Angelica- ah eccoti
-Dimmi cara ti serve qualcosa? –chiese lei guardandola
dall’alto
-Non troviamo più Ginny- disse la signora Weasley
guardandola
Angelica fece una smorfia e scese con un salto- ok ora la
troviamo…ci sono zone che è meglio che lei non visiti…-pensò un paio di minuti
e i suoi occhi presero una tonalità rossiccia- voi cercatela verso la foresta e
poi girate verso i campi di grano- fece apparire una mappa- ci vediamo lì, io
controllo le zone rosse
-Grazie- disse la donna
-Hey siamo una famiglia no? –Angelica le fece l’occhiolino-
non ti preoccupare sta bene, massimo è spaventata un pochino
La donna annuì e corse verso gli altri, Hermione guardò
Angelica- posso venire con te?
Angelica la guardò- vuoi stare lontano da un certo D per
caso?
-Forse…-disse la ragazza
Angelica fischiò e una scopa con il manico d’argento e la
punta un teschio con gli occhi rossi apparve volando, la parte inferiore era
nera e lungo il bastone c’erano strane scritte antiche. Salì senza difficoltà e
porse una mano a Hermione- andiamo- non guidava come avevano insegnato a
scuola, più che altro era seduta di lato con le gambe accavallate, posa più
femminile che quella che Hermione vedeva negli altri maghi.
-Cosa sono queste incisioni? –chiese la ragazza sedendosi
come Angelica senza però accavallare le gambe
-Una delle tante lingue antiche che conosco…meglio che non
sai cosa significhino cara- le sorrise la donna
-Hai…gli occhi rossi- notò Hermione
-Sono il mio colore reale, quando uso i miei poteri cambiano
colore, in questo momento sto eseguendo una magia di ricerca per trovarla…se mi
diventano i capelli biondo cenere quasi bianchi non preoccuparti ok?
-Va bene- sorrise Hermione
-Tieniti forte- le disse Angelica- Go Flash
La scopa si alzò e con un’incredibile velocità passò i
boschi e sorvolò i ragazzi che le guardarono di sfuggita. La scopa puntò
diritta verso una zona di alberi neri che passò con un veloce slalom per poi
alzarsi in alto e sorvolare sopra un enorme campo di grano dove poi scese in
picchiata- trovata…non è sola…
-Chi c’è con lei? –chiese preoccupata Hermione
-Gli uomini di Voldemort…ora ti dico cosa devi fare, appena
atterriamo tu e Ginny volate dai vostri genitori e vi chiudete nella villa con
gli altri, non voglio sentire repliche chiaro? Non è una cosa che riguarda voi
ma me e lui, se ha fatto circondare Ginny e per far uscire me
-Ma saresti da sola con lui! –protestò Hermione
-Lo so, ma Ginny non è capace di difendere se stessa, non
voglio che si ritrovi in una battaglia che perderebbe e rischiare che si
ferisca è fuori discussione…-le sorrise- sei la più capace dei miei studenti e
in assoluto la più ubbidiente, ti prego, porta Ginny alla villa e proteggila,
Flash vi condurrà dovunque vorrete solo chiedendoglielo
-Va bene…-Hermione sospirò- porterò Ginny al sicuro
La scopa si fermò vicino a un cerchio di grano dove Ginny
era caduta, intorno a lei dei Mangiamorte. Angelica saltò dalla scopa e atterrò
accanto a lei, incenerendo alcuni dei nemici- stai bene?
-S…si- rispose lei tremando
La prese in braccio e la poggiò sulla scopa- via
Hermione tenne ferma Ginny e volò via in fretta.
-La lasciamo sola?! Hermione non possiamo lei…
Hermione chiuse gli occhi- me l’ha detto lei Ginny, andiamo
dai nostri genitori e li avvisiamo del pericolo…
Ginny si voltò- ti prego sta attenta…
****
Sbarazzarsi dei Mangiamorte non era stato troppo complicato,
ma affrontare i principali alleati di Voldemort era tutt’altra storia.
-Ma guarda un po’ la signorina Potter è in minoranza eh?
–rise Lucius Malfoy
-Come se tu fossi una qualche tipo di minaccia per me- rispose
lei, ma era in ansia, non per loro ma per i ragazzi…se quello fosse solo un
diversivo? Se il vero obbiettivo era Harry e i ragazzi? Se quella era un
trappola per allontanarla dalla sua famiglia? No…doveva calmarsi, erano al
sicuro, stavano bene…
-Mocciosa…-commentò lui
Bellatrix rise- Tu che sei la figlia del nostro signore che
difendi il suo più antico nemico…
-Ma sta zitta sgualdrina di basso borgo- replicò lei- che se
non fosse che mi so controllare ti avrei già divorata da un pezzo per ciò che
hai fatto finora…
-Oh vuoi dire i tentativi di uccidere Harry? –rise lei ma
smise di ridere quando il suo sguardo incrociò gli occhi di Angelica, ormai
violetto, completamente assenti quasi…malati
-Oh? –Angelica rise- come se non lo sapessi…quando sarà il
tuo turno sarò particolarmente “delicata” –il suo sorriso non prometteva nulla
di buono
-Piccola stronz…-Bellatrix si portò le mani alla gola mentre
un fumo nero appariva dal nulla- mi spiace padrone le chiedo perdono
Mentre Voldemort faceva la sua entrata in scena dietro di
Angelica arrivarono gli abitanti della casa, compresi i genitori di Hermione
che se ne stavano nascosti ad osservare la scena con in mano pronte delle armi
di fuoco, si erano decisamente lasciati trasportare dalla situazione ma era
carino che volessero aiutare anche se non ne erano proprio capaci.
-Mia adorata…-disse Voldemort guardando Angelica
Angelica non lo guardò nemmeno per errore e guardò i
ragazzi- vi avevo detto di stare al sicuro o sbaglio?
-No, avevi detto che dovevamo andare dai nostri genitori-
corresse Harry- mica di non tornare da te
-Bella questa…-commentò lei divertita
-Stai bene? –chiese Draco guardandola
-Come se queste marionette potessero farmi del male- rise
lei
-Draco figlio mio- disse Lucius
Draco rise- tuo cosa? Io non ho padre…-aveva una spavalderia
nello sguardo che Lucius non gli aveva mai visto- Angelica, Harry…loro sono la
mia famiglia…con te non ho che un legame di sangue nulla di più…
Angelica gli accarezzò i capelli con un gesto istintivo.
Lucius era imbestialito- piccolo ingrato...-lanciò un incantesimo ma Draco
glielo rispedì indietro con un singolo colpo per poi sorridergli in modo un
perfido
-Fatto male? –ridacchiò- carino vero? Sai non ti temo più
quindi posso combatterti senza paura o problemi
-TU! –guardò Angelica- è colpa tua!
-Allora? –chiese lei- ho sempre detto che i padri stronzi
non sono utili a nulla- alzò le spalle- forse per questo il signor Weasley,
Sirius, il signor Granger e Silente mi stanno simpatici, loro sono tutto tranne
stronzi…a differenza di qualcuno…
-Sei cresciuta Figlia mia- disse Lord Voldemort guardandola
-Sono figlia della famiglia Potter e mio padre è Albus Percival
Wulfric Brian Silente- disse lei- non sei mio padre. Non sei nulla per me
La cosa sembrò colpire qualcosa in Lord Voldemort, ma il suo
sguardo si accese di ira- uccidete tutti e portatemi mia figlia viva…ti farò
cambiare comportamento signorina…
-Piuttosto la morte- disse lei lanciando un incantesimo
contro uno dei mangiamorte- Pronti?
I ragazzi prepararono le bacchette. Era uno scontro alla
pari, nonostante i numeri fossero diversi e dalla parte di Voldemort ci fossero
più bacchette, dal lato di Harry c’era più abilità in combattimento e questo
rendeva la situazione in un fragile equilibrio. Equilibrio che si ruppe quando
Voldemort inaspettatamente ordinò la ritirata.
Angelica guardò tutti andarsene, anche se Bellatrix e Lucius
volevano ancora lottare e poi cadde a terra sfinita, erano al sicuro ma per
quanto ancora? –dobbiamo tornare a Hogwarts il prima possibile…siete stati
bravissimi ragazzi ma…dobbiamo…-svenne
-Angelica!
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