Capitolo 5: La calma,
il piano segreto di lei, la lacrima di Silente…
Silente fu la prima cosa che vide quando aprì gli occhi.
-Hey draghetta…-le accarezzò i capelli- come ti senti?
-Esausta…-rispose Angelica tirandosi a sedere- stanno tutti
bene?
-Come al solito ti interessi più agli altri che a te
stessa…sono tutti sani e salvi nel castello- disse Silente guardandola- che
stai combinando?
-Tante cose…vado a fare due passi, non riesco a stare ferma-
disse lei
-Ti fermerei ma è inutile eh? –sospirò Silente- dopo vieni
nel mio ufficio così parliamo un po’…mi nascondi qualcosa no?
Angelica sorrise- e come al solito tu mi capisci- uscì dalla
stanza con calma, con uno schiocco di dita si teletrasportò nel bagno della sua
camera, si fece una doccia velocissima e con un altro schiocco eccola vestita,
jeans scuri, scarpe con il tacco alto nere, una maglietta con una scritta rock
e una borsetta in pelle a tracollo. Uscì per i corridoi deserti della scuola e
cercò subito i genitori di Ron, che trovò all’ingresso che se ne stavano
andando.
-Buonasera- disse lei, erano solo loro tre
-Angelica- Molly la strinse a sé- grazie al cielo stai bene
-Come ti senti? –chiese Arthur scendendo dall’auto
-Stanca ma viva- sorrise Angelica ai due- ho una cosa per
voi- tirò fuori dalla borsa due pacchetti
Li aprirono con calma trovandoci dentro due collanine, una
con un lucchetto e una con una chiave
-Angelica non possiamo…-iniziò Molly
-Si invece- disse lei- è un modo per ricordarvi di me e poi
sono magiche, nascondono la vostra presenza e vi proteggono…sarei più serena se
le aveste sempre con voi
Molly sorrise- allora va bene…prenditi cura di te piccola-
la strinse
-Sta attenta ai nostri monelli…e grazie per aver fatto
trasferire Charlie e Percy come tuoi assistenti, è davvero meraviglioso poterli
vedere- disse il signor Weasley, Angelica l’aveva fatto circa due settimane
dopo aver incontrato i genitori di Ron e la cosa aveva reso i due molto felici
di avere i loro figli tutti sotto lo stesso tetto.
Angelica lì guardò partire e sorrise. Si diresse verso la
sua classe e con calma entrò senza bussare. Bill stava seduto al suo posto,
anche se la classe era vuota, su due sedie vicino la scrivania c’erano Charlie
e Percy, tutti e tre con un volto molto abbattuto.
-Oh ma cos’è ho sbagliato classe e sono entrata in
“Depressione City”? –chiese lei
-Angelica! –i tre le si avvicinarono e la riempirono di
domande. Dopo averli calmati tirò fuori tre pacchetti, una spilla con una
fenice per Bill, una con un drago per Charlie e per Percy un libro di magie e
altre note utili che da tempo non riusciva a trovare
-Io vado a rassicurare gli altri- disse Angelica- cercate di
farmi un sorriso ragazzi miei
Uscì con calma e trovò seduti in corridoio i due gemelli- ma
guarda i combina guai non combinano guai
I due l’abbracciarono. Anche a loro regalò qualcosa, visto
che i due avevano sempre voluto farsi il buco all’orecchio gli regalò due
orecchini a clip, erano a pendente con le iniziali dentro alla pietre colorate,
almeno ora li potevano riconoscere. Passò tutta la giornata a cercare i ragazzi
e darli dei regali: a Ron diede una spilla a forma di piuma, a Ginny un
braccialetto con tante pietre colorate, a Hagrid un pendente dalla forma di
zampa di drago che teneva una sfera, a Sirius un anello a forma di lupo, a
Harry un orologio da taschino con la foto di tutti quanti e a Draco un anello a
forma di scudo con su incise le quattro casate della scuola. Passò da Minerva e
con un po’ di chiacchiere la convinse ad accettare il suo libro di magie, con
Alastor fu molto più facile, lui amava le armi e il bellissimo pugnale in
argento con il manico pieno di pietre fu una facile tentazione.
-Ah ecco dove ti nascondevi –entrò con calma nell’ufficio di
Piton
-Cosa vuole professoressa Potter? –chiese lui sospirando
Lei gli mise un pacchetto in mano- buon compleanno –se ne
andò ridacchiando
Severus alzò un sopracciglio- non è il mio compleanno- aprì
il pacchetto con il dubbio che poteva essere uno scherzo ma dentro vi trovò un
anello a forma di serpente. Gli venne da ridere, specie per il biglietto
“Severus Piton, sperando che si ricordi di me come a un’amica in futuro” poi
sotto c’era una scritta che aveva messo nel biglietto di tutti, alla quale
nessuno di loro diede molta attenzione, si mise l’anello e sorrise- forse ho
giudicato male…è più simile a Lily che a James…
Trovare Hermione fu semplicissimo al solito era in
biblioteca, le diede due cose, la sua scopa e un medaglione con una rosa che
dentro conteneva una foto di tutti loro insieme. Non le rispose quando le
chiese perché solo le sorrise e andò via.
Entrò nell’ufficio di Silente, ma lui non c’era.
-Oh ma guarda, la piccola bambina- il cappello parlante le
cadde in testa- sei cresciuta draghetta
Lei rise e lo accarezzò- ho una cosa per te- se lo tolse con
delicatezza e gli mise un piccolo ciondolo a forma di stella magica
-Oh ma quanto sei carina…Silente è nella torre
-Grazie- uscì e lo raggiunse in fretta- mi volevi parlare?
-Cosa stai facendo Angelica?
Lei si avvicinò e gli diede un pacchetto- tutto ciò che mi
serve per proteggere la mia famiglia…è per te
Lui prese il pacchetto e trovò un pettine in argento con lo
stemma di Hogwarts- per la mia barba?
-Ti lamenti sempre che è difficile tenerla in ordine-
rispose lei
-Qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare sta attenta- le
disse Silente
-Chi non muore si rivede e chi muore rivive- disse lei-
andrà tutto bene…te lo prometto
Se ne andò con calma. Silente osservò la ragazza
allontanarsi con calma e si lasciò sfuggire una lacrima guardando il pettine-
ti prego non farlo…so che senti di doverlo fare…ma ci deve essere un’altra
soluzione…
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