Capitolo 7: No!
Piton era intento a fare lezione, terrorizzando al suo
solito gli studenti, quando un certo draghetto gli si posò sulla spalla
entrando dalla finestra.
-Ora scoppia…-sussurrò Draco a Harry
-Quello è il drago che Angelica aveva in bracciò mi pare-
disse Hermione
-Prevedo guai- commentò sempre a bassa voce Ron
-E tu da dove diavolo sei sbucato? –chiese Piton nel suo
solito tono sfiorando una delle teste di Diamond
-Colpa mia signor Piton- disse Hagrid entrando- mi sono
distratto un secondo ed era sparito, un fulmine
-Non dovresti filartela sai? –disse al drago Piton- se ti
abbiamo lasciato con Hagrid un motivo c’è
Il drago sembrava tutto tranne che pentito di essere “evaso”
dalla custodia di Hagrid
Si sentì un fischio e il draghetto volò in braccio a
Angelica, vestita in uno dei suoi completi- ma guarda che monello…non starai
prendendo il caratteraccio di papà spero
Piton trattenne un sorriso- non è il padre che evade da
qualsiasi sorveglianza mi pare
-Si questo è vero, ma se inizia a incenerire la gente che
non gli piace non è colpa mia- disse lei accarezzando il draghetto che si
accoccolò
-Ma guardalo il ruffiano…- commentò Piton- sempre a farsi
coccolare da te
-Geloso? –chiese Angelica ridacchiando
-Devo fare lezione se non vi dispiace- rispose Piton
-Oh ma guarda ora chi “evade” le domande- commentò Angelica-
vieni Diamond che papà fa l’antipatico come al suo solito, forse dopo giocherà
un po’ con te- se ne andò con calma
-Spiritosa…-commentò Piton riprendendo a scrivere alla
lavagna
Gli studenti non ci stavano capendo nulla, l’ultima volta
Piton le prendeva da Angelica e ora sembrava quasi ci fossero più sottintesi
che altro tra i due.
-Harry da quando Angelica va d’accordo con Piton!? –chiese
Draco un po’ in ansia
-I…io non è ho idea…e non sono sicuro di volerlo sapere
francamente- disse lui guardando il professore- e forse…non è poi così
male…Piton sembra…contento
-Tu sei troppo buono- replicò Draco
-E tu troppo permaloso ma ti voglio bene lo stesso- rispose
Harry
Draco sorrise, non era poi male avere un fratello.
****
Angelica entrò nella sua aula- ehm…Silente si può sapere
cosa ci fa qui? –c’erano tutti quelli a cui aveva fatto il regalo e Silente
aveva in mano un libro, cosa che non prometteva nulla di buono conoscendolo, un
libro, un proiettore…non poteva sul serio far vedere foto di quando lei era
piccola- non vorrai mostrare me alla loro età spero
-Invece è proprio così- disse lui
Angelica fece una faccia che era tra il “ti ammazzo se lo
fai” e il “scherzi vero?!” –vuoi morire giovane Albus?
-Non credo di essere ancora “giovane” cara- replicò il
preside proiettando la prima foto.
Angelica girò sui tacchi ma prima di andarsene vide la
finestra di sfuggita e si fermò- oh cazzo…
Tutti si voltarono verso di lei
-Le finestre! –disse lei- Quello stronzo di Voldemort ha
inviato un esercito!
-Oh merda…-dissero i gemelli
-FRED! GEORGE! Non voglio sentire questo linguaggio chiaro?!
–li rimproverò la madre
-Cara non ora- disse il marito- Silente dobbiamo prepararci
allo scontro e…
-Angelica dove cavolo vai!? –chiesero in coro Harry e Draco
-A dare un po’ di tempo ai professori per alzare le difese
di Hogwarts- rispose lei salendo sul cornicione della finestra aperta- starò
bene ma non uscite dalla scuola, non so quanto riuscirei a concentrarmi
sull’ammazzare quelli con voi in mezzo alla battaglia e il panico che vi
possiate ferire- gli sorrise- e qualsiasi cosa succeda…io sarò sempre con voi-
saltò e una scopa nera la prese al volo portandola nel cuore dell’azione
-Perché mi viene da piangere…-chiese Hermione- perché
sembrava il discorso di una suicida?
-Starà bene professor Sile…- Harry si fermò davanti al volto
scuro di Silente
-Cosa succede? Cosa ci nascondete? –chiese Draco
Silente si mise a sedere- ragazzi vi prego andate a dare
manforte nella creazione dello scudo ai professori…
I ragazzi restarono fermi. Piton mise una mano sulla spalla
di Silente- sa bene che noi siamo dalla vostra parte, ci puoi dire cosa ha in
mente Angelica…hanno il diritto di saperlo, specie Harry che ha già perso la
sua famiglia una volta…
-E sia…-Silente sfiorò il pettine che Angelica gli aveva
dato- sapete tutti che Lord Voldemort ha diviso la sua anima in più parti vero?
-Sono sette e li abbiamo distrutti tutti…abbiamo anche tolto
quello da Harry- disse Hermione
-Ne esiste un ottavo- disse Silente- e purtroppo a
differenza di quello di Harry, questo è il cuore di Angelica
-Non…non può essere vero- disse Piton sconvolto come gli
altri
-Purtroppo è la verità, l’unico motivo per cui lei è viva è
perché lei è l’unica parte di anima che non può essere distrutta se non per sua
volontà- disse Silente- ho passato anni a cercare una soluzione alternativa
insieme alle persone che hanno vissuto con Angelica ma…non ho trovato nulla…i
genitori di Harry erano vicini alla soluzione da quello che so e…sappiamo tutti
come è andata a finire
-Tutto questo è mostruoso! –disse Harry- quel mostro ha
creato Angelica solo per essere certo che non sarebbe morto!
-Mi viene da piangere…-disse Hermione e Draco la strinse a
sé tentando goffamente di consolarla- non voglio perderla…
Harry aprì la finestra e chiamò la scopa
-Cosa fai?! –chiese Piton- fermatelo!
Ma lui era già saltato a cercare di salvare qualcuno che non
poteva essere salvato e non fu l’unico, tutti i ragazzi sfuggirono sulle scope
e raggiunsero il campo di battaglia. Hermione sfiorò Flash, aveva sempre usato
quella scopa da quando lei gliela aveva regalata, le dava fiducia e sicurezza.
****
Era accaduto tutto in un secondo e nemmeno lei si era
realmente resa conto di ciò che stava succedendo, ma era successo. Hermione era
a terra che la guardava con gli occhi colmi di lacrime e dietro di lei i
ragazzi e i professori e…tutta la scuola. La battaglia si era fermata, nessuno
osava muoversi, nessuno voleva realizzare cos’era successo. Angelica riprese il
colore natura di capelli e gli occhi le diventarono arcobaleno portò una mano
al petto dove ancora pulsava la ferita, il cuore colpito in pieno, l’ultimo
pezzo rotto e il sangue dorato che cadeva a terra facendola germogliare come
per magia. Le gambe le cedettero facendola crollare a terra, ma nonostante
tutto era ancora cosciente.
-NO! –il grido fu di più persone, tra cui lo stesso
Voldemort, ma solo Hermione, Harry, Draco e Ron osarono avvicinarsi alla loro
professoressa
-Ti prego non morire- disse Harry
Hermione reagì da babbana e con le mani premette sulla
ferita- fermati ti prego, smettila di colare dannato sangue
-Dobbiamo portarla da un medico- disse Ron
-Se la muoviamo muore dissanguata- replicò Hermione con le
lacrime agli occhi
Draco si girò verso i professori- fate qualcosa! Siete voi
gli adulti qui! Non potete farla morire!
Angelica gli prese il polso con il quale reggeva la
bacchetta- v…va bene…doveva andare così…
-Perché l’hai fatto?! Dovevi lasciare che colpisse me!
–disse Hermione in lacrime
Lei le sorrise e le accarezzò il volto- una madre non
dovrebbe mai seppellire i propri figli…e voi lo siete per me, non potevo
permettere che moriste…
La ragazza scoppiò a piangere
-Ti prego non morire- disse Harry- ti prego…zia…
-Harry…-lei lo guardò- nessuno può fermare la morte…
-Avevi promesso che saresti stata al nostro fianco…dicevi
che le promesse le mantenevi sempre- disse Draco- e ora ci lasci così…
-Draco calmati…-provò Ron- non è colpa sua
-Io le promesse le mantengo sempre- sorrise lei- ci
rivedremo…promesso…
-No…- i ragazzi non potevano non piangere. Le truppe nemiche
se ne andarono alla svelta seguendo il loro padrone sconvolto per l’incidente,
l’incantesimo che l’aveva uccisa era suo.
Piton prese il corpo della ragazza e lo portò avvolto in un
telo dentro Hogwarts per evitare che venisse danneggiato. La misero in una
stanza nel sottosuolo della scuola.
-Morta…-disse Piton- eppure…non lo è davvero
-Che intendi? –chiese Hermione
-Non è mai stata viva- disse lui- non come intendiamo noi,
anche da “viva” aveva le stesse caratteristiche di un morto
Harry si rigirava tra le mani l’orologio- “La maledizione
della famiglia Riddle”
-Che cosa? –chiese Ron
-Era nel biglietto con questo orologio- rispose Harry
Hermione sfiorò il suo ciondolo- cosa ha fatto il padre di
Angelica che noi sappiamo?
-Non so, ammazza la gente? È creepy da morire? Non muore
nemmeno per miracolo e se lo fa torna in vita? –tentò Ron
Tutti guardarono i propri regali- Hagrid, i draghi possono
dividere la loro anima?
-Illimitatamente e senza costo- rispose lui- ma il farlo
consuma molte energie, le leggende dicono che la usino per salvare chi sta per
morire, come il sangue che cura
-Angelica, mezzo drago e mezza strega- disse Hermione-
conoscenza amplia sia del primo che del secondo, e di sicuro sa come dividere
la propria anima senza danni…ci ha dato parte della sua anima con questi regali…ha
creato un oggetto che potrebbe portarla nuovamente in vita o al minimo
proteggerci…
-Ma allora può tornare da noi? –chiese uno dei gemelli
-Non lo so- disse Hermione- e forse neppure lei ne aveva la
certezza…c’è qualcosa nel passato di lei che non sappiamo…ha lasciato il padre
a tre anni e ha incontrato Silente e compagnia bella a…
-Ne aveva circa sei- disse Silente
-In quei dannati tre anni di vuoto cos’è successo? –chiese
Hermione- deve esserci qualche traccia di ciò che ha fatto, magari anche un
metodo per far tornare le anime dei regali nel suo corpo- si ricordò della
scopa e la chiamò- ha detto che basta chiederle il luogo per fartici portare,
anche se è una persona o un oggetto che non sai bene dove diavolo sia…
Hermione scambiò uno sguardo complice con i ragazzi, Harry
prese la parola- andremo a cercare qualcosa…io, Hermione, Draco, Ron e
Ginny…non ammetto un no come risposta
Gli adulti si guardarono, c’era davvero una possibilità di
fare tornare alla vita Angelica
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