Capitolo 33: He needs to rest
La coronazione di Alteria era stato il segnale di allarme
per tutti gli altri regni e imperi di attaccare l’impero.
Il primo a muoversi fu quello responsabile dell’attacco ad
Alaric.
Contro ogni richiesta del padre, Alteria decise di andare in
campo di battaglia con i propri soldati non portando nemmeno un singolo soldato
dai plotoni del padre.
Era testarda come lo era Alaric e aveva ora una corona che
bloccava intervento a chiunque.
Non solo quello ma i ministri, soprattutto il primo ministro
Stephan, erano stati sostituiti da ministri di Alteria. Basil era ora il primo
ministro e aveva un controllo assurdo di ogni singolo ministro rimasto a corte
Nessuno poteva opporsi.
Il nemico, essendo da una delle terre del nord e potendo
usare la magia, decise di fare una “diretta” della battaglia
-Ti prego non ferirti…
Alaric era in ansia specie perché sua figlia non aveva un’armatura.
Nessuno dei soldati parlava tra loro e si limitavano a guardare Alteria come se
lei stesse dando ordini senza effettivamente farlo.
La battagli iniziò come tutti si aspettavano. Alteria fu
velocemente disarmata, avevano rotto la sua spada, e circondata
-No…
Alteria sorrise verso dove la magia la stava riprendendo e
quando le spade fecero per attaccarla…
-!
Le teste dei nemici intorno a lei erano cadute e lei usò uno
dei cadaveri per saltare in aria mentre l’armatura, così simile al padre ma
diversa allo stesso tempo, si diffuse sul suo corpo. Era un’armatura che la
copriva da testa a piedi che accentuava le sue curve fatta di pure scaglie
nere. Gli stivali avevano tacchi a spillo e sull’elmo vi erano due corna
affilate e i lunghi capelli di lei uscivano in una coda alta. Gli occhi erano
due fiamme rosse per ciò che i nemici vedevano. I guanti avevano affilate lame
e due spade erano in mano.
-Quella…
Alteria alzò una spada e la puntò contro il nemico.
Il caos salì da lì.
I nemici non riuscivano a sfiorare nessuno di loro, specie
Alteria che pareva uccidere tagliandoli quasi fossero burro.
-Scappano! –disse Alaric notando i nemici ritirarsi
Alteria però si rimosse l’elmo e i suoi soldati poggiarono
le spade a terra inginocchiandosi mentre lei si alzò da terra.
-Nessun nemico dell’Impero verrà risparmiato
La voce era chiara come se fossero accanto a lei. La sfera
di fuoco rosso scarlatto era comparabile al sole per quanto era luminosa. I
nemici non ebbero tempo di muoversi che vennero bruciati vivi.
Alteria atterrò con grazia e i soldati si mossero con calma
mentre la magia si chiudeva con Alteria che mandava un bacio divertita alla
“telecamera”.
Un paio di giorni dopo una lettera arrivò all’Imperatore in
cui la figlia lo informava che aveva deciso di rimuovere un paio di regni prima
di tornare a casa.
Alaric era in ansia ma contento, inoltre Emilia lo teneva
buono
Quando Alteria tornò a casa era con sette nuovi territori
conquistati che Basil subito si mise a lavoro per dividere e gestire
Era tornata vittoriosa ma non pareva essere cambiata molto
-Papà come ti senti?
-Molto meglio ora che sei a casa
Lei rise lasciandosi coccolare- adesso sai cosa provo quando
vai tu
-Si…
-Riesci a muoverti un po’?
-Si –disse lui sulla sedia a rotelle
-Allora andiamo in sala del trono, voglio presentarti i miei
generali –sorrise Alteria
Nessun commento:
Posta un commento