Capitolo 14: Why do you
want to go home?
Viola venne chiamata dall’Imperatore un paio di giorni dopo
-Posso aiutarla altezza?
-Volevo chiederti se è vero
-Vero…?
-Hai chiesto di essere mandata a casa a una delle guardie
-Si
-Perché?
Si era preparata la risposta da più di una vita onestamente…
-Perché non ho più nulla da offrire a sua maestà
-…
Lui la guardò incuriosito
-Che intendi?
-Non ho più il potere di trasformare la paglia in oro
-Per ciò dovrei prendere responsabilità della cosa no?
Odiava la sola idea della cosa
-Non serve
-Senza ciò…
-Ho già una figlia a casa maestà, gliel’ho già detto più
volte e so che lei non lo trova problematico ma vista la mia assenza di potere
non penso sia corretto per me rimanere
-Figlia…?
Era successo in una delle altre vite che una delle dame
presenti era già madre
L’Imperatore aveva momentaneamente ignorato la cosa ma
quando gli serviva una scusante l’aveva rispedita a casa perché era madre.
L’Imperatore aveva zero idea di chi era o meno già vedova in
quel momento e ricordava vagamente di una delle dame con figlia…ora Viola aveva
il ruolo
-Si
-…
Lo sguardo diceva parecchio cosa pensava
Non era vergine, non aveva potere e osava avere figli
pre-nozze?
Era chiaro che non era ben vista ora…
-Puoi andare nella tua camera
-Io…
-Parleremo in seguito
-Si…
Viola era seccata dell’idiota
Non poteva rispedirla a casa e basta?
Era stanca di dover gestire quella situazione
Non era lei che voleva sposarlo
Non era lei che era venuta lì di volontà…
L’Imperatore nel mentre era sedotto da varie dame
Viola doveva solo aspettare
-Se tutto va bene, mi spedirà a casa
-Figlia…
-?
-Non hai figlie no?
Lei scoppiò a ridere- di quello ti preoccupi?
Rumpelstiltskin era sempre stato un enigma per lei
Non ci aveva mai parlato per molto ma in quel momento lo
capiva alla perfezione
Nelle sue prime vite lo percepiva solo come questa figura
distante che faceva come gli pareva
Voleva un contratto e basta
Ora lo vedeva per la strana creatura curiosa e gentile che
era
Rumpelstiltskin non aveva interesse solo nel contratto
Era gentile e premuroso
Cercava sempre di aiutare chi aveva sotto contratto
Non voleva che qualcuno soffrisse
Soprattutto loro
-Rumpelstiltskin
-Uhm?
-Sei un brav’uomo
-Lo sono? -chiese lui divertito
-Si
-Non credo di esserlo
-Perché?
-Perché se lo fossi non ignorerei tutti gli altri per te
Lei sorrise in imbarazzo
Quello non era essere cattivo
Era aver scelto famiglia prima di estranei
-Rumpelstiltskin
-Uhm?
-Non vedo l’ora di tornare a casa insieme
-Anch’io -sorrise lui
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