WitchandAngel : Capitolo 6: Please…help me

Capitolo 6: Please…help me

Capitolo 6: Please…help me

-Una tempesta si abbatterà sul castello

-Dobbiamo rimuovere il bucato veloci!

-Ah si bagnerà tutto

Si ricordava quella tempesta…

Era la prima giornata in cui aveva capito quanto freddo fosse quel castello e quanto sola fosse…

All’epoca non aveva del tutto capito ma…ora poteva capire cos’era

Quel castello era freddo oltre ogni pensiero possibile.

-Lady Viola, queste sono nuove coperte in caso abbia freddo

-Grazie

Le maid e i servi che erano gentili solo in apparenza

Nessuna delle maid che aveva avuto aveva mai pensato solo al proprio lavoro

Le donne nel suo castello la trattavano come una figlia e una sorella

Non erano solo serve ma erano famiglia

Conosceva i nomi di tutti i servitori nel suo palazzo

Conosceva la loro vita

Conosceva tutto di loro

Invece di quel castello, dopo 5 vite di inferno spese lì, non sapeva nulla di loro se non che avrebbero volentieri venduto la loro stessa madre per soldi e potere

Era sola in quel posto…

-L’odore è diverso…

La pioggia nel suo regno odorava di terra

Aveva l’odore della natura

Poteva sentire i fiori della zona

Poteva sentire l’odore degli ortaggi nel campo

Era fresca…

Era un odore che confortava

Odiava i temporali…i rumori erano sempre forti ma…

-Va tutto bene Viola, vieni qui, ti proteggo io

Quando la pioggia aveva vento forte e forti fulmini e tuoni, le sue sorelle la stringevano

Suo padre rideva suonando vicino al fuoco

La madre le raccontava storie

La prima sorella le offriva dei dolci mentre le altre ricamavano, chiacchieravano o adornavano i suoi capelli con fiori di campo raccolti prima della pioggia

Era sempre un evento in famiglia

Uno dove tutti erano vicini

Con lei che smetteva di tremare per il temporale

-!

Il fulmine era caduto troppo vicino alla torre dov’era per stare calma

Era spaventata

Era sola…

Negli anni in cui era stata lì era sempre sola

Una notte ebbe il fegato di correre da suo marito e chiedergli supporto

-Alla tua età ti spaventano i tuoni e la pioggia?

Nessuno di loro l’aveva mai consolata

L’avevano invece bloccata fuori delle volte…

Poteva provare a piangere

Poteva provare a coprirsi le orecchie

Era sempre spaventoso

Era sempre sola…

-Voglio tornare a casa…

Quel posto era orribile

Non poteva piangere perché era giudicata

Non poteva urlare perché non l’avrebbero consolata

Non poteva scappare perché era prigioniera

I servi erano orribili con lei anche

Erano incuranti di ciò che succedeva

Se fosse morta avrebbero gioito per la responsabilità in meno

Per il ruolo libero che c’era…

Era sicura che nessuno di loro avrebbe avuto nemmeno pietà per lei…

L’unico che aveva avuto pietà sarebbe stato sempre Rumpelstiltskin

Solo lui aveva mai mostrato pietà verso di lei

-Voglio solo tornare a casa…

Si era messa a piangere prima che se ne fosse resa conto

Era oltre il miserabile a questo punto

Non era a rischio di morire per ora ma…

Era però comunque in pericolo e…

L’ennesimo tuono la fece saltare

-Non ne posso più…ti prego vieni a salvarmi…

-Sono in ritardo?

-!

Quella voce…era solo di lui…

 

 

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