Capitolo 5: I know how to
Katherine sapeva come sedurre i Love interest
Era quindi possibile per lei vincerli come amici e non
amanti
Era facile e non le dispiaceva
Odiava il suo ex fiancé quindi non ci provò nemmeno a
parlarci
Oltre all’intera situazione con il libro e mancanza di
memoria e simili
L’unico che non voleva come amico era Aaron
-Per me…?
-Si
Katherine accettò le rose rossa quasi quanto i fiori- grazie
Lui sorrise sedendosi al suo fianco
Era incredibilmente quanto carina fosse quando le dava
qualcosa
A saperlo prima…
Aaron, così come gli altri, si sentivano in colpa
Erik aveva rovinato la vita di Katherine per anni
E loro non avevano mai chiesto nulla sulla cosa
Si fidavano di un amico e non diedero peso a cosa davvero
stava succedendo
Aaron non aveva molte speranze di sposarsi onestamente
Non aveva avuto interesse in nessuna delle ragazze fino ad
allora e non pensava fosse il tipo che si sarebbe sposato
Aveva un’idea su come avere figli in futuro e un erede
quindi non era un problema
Katherine era la prima donna che lo intrigava
Una bellissima e seducente donna sia fuori che dentro
A differenza del gioco, dove Aaron era in procinto di uscire
dall’accademia e quindi era più manipolabile…
-Hai paura?
-Un po’…non sono brava con i cavalli- disse lei stringendosi
a lui di più, cosa che gli fece perdere qualche battito visto che la bella
bionda era molto…munita di balcone
-Sta tranquilla, non lascerò che nulla ti ferisca
Aaron in quel momento era solo un giovanotto in cerca
dell’amore della sua vita, pieno di speranza e sogni e con un Arciducato da far
crescere
Katherine si era dimostrata un piccolo angolo di paradiso
per lui
Lo confortava, gli dava consigli…era una santa negli occhi
di Aaron che la iniziò a portare dietro dovunque poteva…con permesso di Leon
che lo stava leggermente fissando male per la cosa
Gli volevano rubare la sorellina dopotutto
Katherine era molto più allegra e solare da quando Aaron
usciva con lei e i genitori di lei furono più che entusiasti della cosa quando
le lettere arrivarono
Da quando aveva perso la memoria erano in ansia per lei
dopotutto.
Katherine non voleva dire le frasi fatte del gioco, non era
un gioco quello dopotutto. Si limitava ad applicare buon senso a quello che
sapeva e ad essere lì. Sia che fosse amicizia o che fosse amore, non voleva
relazioni nate su una finta sé
Certo nascondeva che era mezza psicopatica che adorava
rovinare la vita altrui…ma oltre ciò era alquanto onesta
-Lord Aaron
-Si?
-Mi chiedo se le sue abilità di spada si limitino a quella
di ferro
-…
E Aaron ebbe il piacere di scoprire che la bella innocente
gattina aveva…voglia di stuzzicarlo
Era una prova di pazienza che doveva superare…e che avrebbe
di sicuro trovato vendetta dopo le nozze
Se la gattina voleva giocare a fare i dispetti andava
bene…ma si sarebbe assicurato che lei fosse bloccata a letto come punizione
appena ne avrebbe avuto il consenso e l’occasione.
Dopotutto voleva amore, non voleva una moglie forzata nel
ruolo
Parte del motivo per cui Aaron era il suo obbiettivo era
quello, per l’epoca in cui erano era incredibilmente moderno come pensiero e
cercava una donna di equo status per moglie. Molti giocatori sbagliavano la sua
route proprio perché a differenza degli altri che volevano una donna sotto loro
che volesse aiuto e avesse necessità di loro, Aaron voleva una che fosse molto
indipendente e libera, certo voleva difenderla e proteggerla, ma voleva che lei
avesse una vita anche senza di lui.
La cosa ovviamente significava che non voleva essere l’unica
cosa che la tenesse viva ma voleva essere qualcosa che portava gioia e amore
nella vita di lei.
-Posso camminare!
-Non voglio che ti stanchi, siamo stati a cavallo a giornata
Detto ciò, era comunque iper protettivo e dolce come pochi,
specie visto che Katherine era in convalescenza teoricamente parlando, era più
una scusa per coccolarla e viziarla ma quelli sono dettagli
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