Capitolo 3: Don’t worry
-Wolfe
-Bravo, si scrive così
Iris stava spendendo tutto il suo tempo con Wolfe.
Per ora l’unica cosa che indossava di sua volontà erano
pantaloni comodi e i boxer ma era un buon inizio
A tavola aveva ancora problemi a mangiare educatamente ma
sapeva usare posate e sapeva come comportarsi, non era affatto male visto che
prima mangiava con le mani.
Stava imparando a parlare molto più velocemente del normale
anche e stava già iniziando a fare frasi complete anche se basilari, era un
progresso enorme
Sapeva ora lavarsi da solo, anche se aveva più volte tirato
Iris in vasca per stuzzicarla e aveva scoperto che la moglie era anche
permissiva a farlo fuori dal letto…era parecchio contento della cosa
onestamente
In quel periodo stava imparando a scrivere
La scrittura era grezza e non molto ordinata ma era buona
Sapeva anche leggere, non tutto ma parecchie parole
I genitori di Wolfe erano incredibilmente felici già così,
onestamente all’inizio avevano buttato la spugna su di lui, con la moglie
sterile lord Dragon sperava solo in un erede del figlio da crescere ma ora…ora
avevano una speranza.
Lord Dragon in persona aveva anche preso a dargli una mano
quando poteva e Wolfe era molto più sveglio di ciò che pensava
-Pensavo forse potremmo portare Wolfe in giro per l’Arciducato
–disse la madre di Wolfe
-Credo sia il caso di evitare per ora- disse Iris
-Ma…
-Non è che voglia tenerlo in casa per sempre, voglio dargli
le migliori possibilità di ambientarsi. I nobili sono spietati e se lo vedono
minimamente fuori posto lo prenderanno di mira per il resto della sua vita e
sarà così anche per i suoi figli –disse Iris calma mentre Wolfe la guardava
tranquillo
Lei lo capiva
Lei lo metteva come priorità
-Oh…non ci avevo nemmeno pensato –disse lei pallida
Se lo facevano Wolfe…
Lord Dragon sorrise- aspettiamo che Wolfe sia pronto,
dopotutto chi sa che l’abbiamo trovato penserà che è in condizioni di salute
precaria…ora che ci penso, non abbiamo ancora chiesto al medico di…
-Penso Wolfe sia in salute- disse Iris- in realtà il corpo
umano si abitua in base a condizioni in cui cresce, l’ambiente estremo dove
Wolfe ha vissuto hanno portato che il corpo sia estremamente resistente, penso
che tra noi Wolfe abbia le migliori difese contro malattie onestamente
Wolfe sorrise- sono in salute
L’arciduca sorrise- in caso però ti sentissi male,
chiameremo il medico
-Sai cos’è un medico? –chiese la madre curiosa
-Un uomo che ha studiato per salvare vite tramite magia,
medicine e scienza- disse Wolfe calmo
-Bravissimo! –dissero i genitori contenti
Iris sorrise alla cosa- bravissimo Wolfe
-Iris spiega molto bene, è facile capire –disse lui
tranquillo mentre lei gli teneva la mano contenta
Riceveva moltissimi elogi dalla moglie, con Diana era una
lite dopo l’altra visto che non era perfetto e non riceveva mai nemmeno un
bravo figurarsi altro…
-Iris, che ne dici se chiamiamo il sarto per te tesoro?
-Per me?
-Si, sarebbe stupendo vederti in nuovi vestiti no? –chiese
l’Arciduchessa
Iris era venerata dalla suocera e voleva che fosse a suo
agio tra loro
Voleva che rimanesse per sempre con Wolfe dopotutto.
-Non credo di…
-Che ne dici Wolfe? Non vuoi vederla in altri abiti? –chiese
l’Arciduca
-Voglio! –disse lui subito
-Ma Wolfe…
-Se Iris si cambia con nuovi abiti anche io mi prenderò un
completo
-…ok allora…ma non voglio spendere eccessivamente
-Tesoro, la nostra famiglia è ricca, non badare al prezzo
–disse l’Arciduchessa sempre più convinta che Iris era una manna dal cielo per
dar loro supporto e rendere il figlio felice.
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