WitchandAngel : Capitolo 2: The Factory

Capitolo 2: The Factory

Capitolo 2: The Factory

-Questa…è l’industria di suo nonno miss- disse l’uomo aprendole la porta

Gli occhi di Scarlet si scurirono mentre avanzava nell’edificio semi buio. L’eco dei suoi tacchi era l’unica cosa che rompeva il silenzio della zona.

-Vuole che le facciamo compagnia ms?

-No -disse lei avanzando calma e girandosi appena verso le due guardie che erano apparse.

Black e Light erano due gemelli che non avevano nomi veri e propri oltre quei due nickname.

Black, un moro con occhi celesti, e Light, un biondo con occhi rossi. Al buio i loro occhi erano luminosi e la cosa di norma avrebbe inquietato le persone ma…

-Aspettate qui -disse Scarlet guardandoli di striscio mentre i suoi occhi erano luminosi come quelli di un gatto al buio.

-…si…

Conosceva i due se era onesta…erano servitori del Nonno da prima che lei era nata eppure non erano invecchiati di un singolo giorno. La cosa la inquietava onestamente ma era fortunata dall’avere buon controllo sulle proprie espressioni.

I due non erano gli unici “apparsi” in casa. C’era anche il tizio che era apparso alla sua finestra che ora si fingeva un maggiordomo della casa.

Non era così stupida da non sentire il rumore dei loro respiri dietro di lei o di non averli visti nel buio a fissarla.

Quella “vuota” fabbrica era anche piena di persone che la fissavano…

-Scarlet, vedi…il nonno ha fatto un contratto quando era giovane per avere fortuna

-Un contratto?

-Si…non sei obbligata a continuarlo tesoro, ma sappi che loro adesso saranno sempre a fissare la mia dinastia per avere un continuo del contratto…

-Perché?

-Perché siamo l’unica cosa che li tiene qui nel nostro mondo.

Suo nonno era un cultista che fin da piccola l’aveva messa davanti a quelle cose che le avevano dato incubi per mesi e anni.

L’ufficio del nonno si aprì da solo e sulla scrivania la prima bambola da lui creata la fissava.

-Scarlet Roseline… -mormorò Scarlet guardando la bambola calma.

Lunghi capelli rossi, occhi verdi con particelle di oro vicino alla punta, pelle pallida, labbra rosse, un vestito elegante vittoriano dai toni scuri e due fiocchi nei capelli.

-Guarda il caso…ci siamo vestite allo stesso modo…

La bambola sembrava ridere in quel momento

-Miss…sta bene? -chiese Black apparendole dietro

-Perché non dovrei? -chiese Scarlet calma girandosi verso l’uomo che fissò la bambola con chiaro pallore prima di guardare Scarlet confuso- tutto bene?

-Siete…molto simili

-Si -disse Scarlet prendendo la bambola in mano e alzandola leggermente come quando era piccola- ero la bambola perfetta secondo mio nonno dopotutto

-…

-Vorrei vedere il resto della struttura

-Si miss…

Per la prima volta in vita loro…non erano in grado di vedere attraverso la loro vittima…

*****

-Boss, ecco i documenti

-Si -disse Scarlet calma finendo di lavorare al pc

-Quella bambola le somiglia moltissimo -disse la segretaria fissando la bambola seduta a bere una tazza di thè sulla scrivania accanto Scarlet

-Si, mio nonno mi ha chiamato per lei -disse Scarlet calma- per favore controlla che il manager del reparto spedizioni sia pronto per l’ordine

-Si boss

Scarlet guardò lo schermo e ignorò il sorriso dietro di sé e mosse piano un dito e la bambola si girò verso la posizione dietro Scarlet da cui il riflesso usciva.

Il sorriso sparì velocemente dal viso dell’uomo che ora fissava la bambola confuso.

Scarlet sorrise alzandosi e uscendo dal suo ufficio distraendo l’intruso abbastanza che non notò la bambola sparire dalla stanza. Dopotutto…il nonno aveva detto che tutto era maledetto lì dentro…

 

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