Capitolo 2: She changed
-Katherine, vuoi accompagnata? –chiese la madre entrando in
camera senza bussare
-Si grazie mamma- disse lei finendo di fare la borsa
-Ti stanno bene quei vestiti
-Grazie- sorrise lei
Morgana era una bellissima ragazza. Aveva capelli di un
castano chiaro tendenzialmente mossi e che reggevano facilmente boccoli, due
grandi occhioni verdi-acqua e un fisico slanciato e alto. In quel momento
indossava un maglione bianco di una taglia più grande, una gonna a quadri
bianca, nera e grigia che le arrivava poco sopra il ginocchio, collant neri con
su calze alte nere che arrivavano sopra al ginocchio ma sotto la gonna,
stivaletti con tacco e una collana in oro con il simbolo della medicina che il
padre le aveva comprato l’anno prima sperando di invogliarla a studiare di più.
Era truccata leggermente e aveva, come sempre, due orecchini in oro bianco alle
orecchie con cui aveva preso l’abitudine di giocare se nervosa.
-Hai tutto? –chiese la madre
-Si, ho anche i compiti che dovevo consegnare prima e sono
pronta per il test di matematica di oggi –disse lei nervosa
La madre sorrise- andrà bene, ti stai impegnando non temere.
-Si –disse lei tranquilla
Poteva solo provare dopotutto.
Riuscì ad entrare a scuola senza che nessuno la notasse e
andò alla prima classe.
-Ha sbagliato aula? –chiese il professore notandola
-Sono Morgana Stark –disse leggermente insicura di come
procedere, di norma si vestiva più spinta e truccava più pesantemente, inoltre
non aveva i capelli tinti di biondo come suo solito, doveva rifare la tinta da
parecchio quindi erano ricresciuti e aveva chiesto al parrucchiere di tagliare
la parte bionda, lasciandole i suoi boccoli castani poco sotto le spalle.
Più che altro sembrava una versione casta di se stessa…e si
se lo stava dicendo da sola
Il professore la fissò riconoscendola dopo poco- cambio di
stile per…?
-Mi sono lasciata- disse lei posando la borsa e tirando
fuori dal suo zaino una cartellina che poi portò al professore
-Sono?
-Il compito che dovevo consegnare, il progetto della
settimana scorsa e quello che ha dato per questa settimana- disse lei
Lui si sistemò gli occhiali e controllò- ti hanno aiutata?
-No, però ho chiesto a papà se poteva prestarmi i suoi libri
di medicina per la parte di chimica- disse lei
Lui annuì- come mai?
-Voglio uscire da qui con buoni voti e voglio andare a
medicina –disse lei- quindi ho pensato fosse il caso di impegnarmi…
Lui annuì- spero sarai pronta per il compito di oggi allora
-Si –disse lei sedendosi al suo posto. Quel professore
faceva loro tre materie: matematica, chimica e scienze.
Morgana aveva quindici anni, era però nel mezzo del terzo
anno del liceo. Il liceo iniziava a quattordici anni e finiva a diciotto più o
meno, però c’erano casi come il suo in cui era entrata ai tredici anni e
sarebbe uscita ai diciassette visto che il suo compleanno era più avanti
rispetto all’anno accademico
-Ok, cominciamo –disse il professore tenendo d’occhio la
classe e Morgana. Notò che contava spesso con la mano per sicurezza ma che
oltre quello stava facendo da sola. Nel mentre decise di leggere i compiti
consegnati
A sua sorpresa, vi erano solo errori grammaticali o di completezza
di una frase ma erano ben fatti. Abbastanza che le segnò tre A+ per tutti i
compiti e fece fare una copia all’assistente scolastico di tutti i fogli così
che potesse tenerne una copia fisica e una virtuale in caso servisse.
La madre di Morgana ricevette una notifica dall’app della
scuola e controllò che cos’era. Sua figlia aveva preso tre A+, un grosso
miglioramento dalle C che stava prendendo fino ad allora.
-Tutto bene? –chiese il marito appena uscito da
un’operazione di un paio di ore
-Katherine ha preso un buon voto –disse lei tranquilla
Lui sorrise- speriamo continui così.
Dopo il compito il professore la fermò per ridarle i fogli
con il voto- continua così
-Grazie –disse lei contenta mettendoli via
Aveva cinque minuti per raggiungere la prossima classe
quindi…doveva muoversi.
Per il resto della giornata i professori furono alquanto
stupiti dal cambiamento ma erano contenti. La giornata era andata molto bene
soprattutto perché il gruppo con cui Morgana di solito stava non era a scuola,
avevano deciso di prendersi una “vacanza” extra di un paio di giorni.
La cosa quindi…
-Oh, non sapevo che potevi usare così la formula
-Non è complicato, almeno così l’ho capita –disse Morgana
-Sei molto più furba di ciò che pensavo
-Lo prenderò come un complimento
Portò a Morgana senza compagni di banco in chimica e venne
messa in squadra con altri per i lavori di gruppo
L’iniziale tentennamento dei ragazzi divenne divertimento
quando notarono che Morgana sapeva fare le cose da sola e anzi li stava aiutando
con il progetto.
-Com’è che vi siete lasciati? –chiese uno dei ragazzi
-Jackson voleva che iniziassi a fumare, drogarmi e voleva
portarmi a letto quindi…-disse lei calma
-In pratica voleva fare il porco e gli hai dato il due di
picche, buono a sapersi –disse lui divertito
-Tu stai bene?
Lei alzò le spalle- ha le sue donne quindi non vedo perché
dovrebbe darmi fastidio essere ora single
-Ti tradiva?
-Si, con Jess- disse Morgana
-Non è la tua migliore amica…? –chiese un altro
-Lo era –disse lei- si può tenere Jackson per ciò che mi
interessa
Forse…poteva farsi nuovi amici, di sicuro non poteva
rimanere con il gruppo in cui era, non dopo tutto ciò che aveva subito a causa
loro…
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