Capitolo 13: No! Give Him
Back!
Shin stava camminando con i soldati per una festa nella
piazza
C’erano tutti perché era anche vicino al compleanno di Shin,
il suo sedicesimo compleanno per essere precisi
Era sempre un evento per cercare di sedurlo per molti
-Non ti sopporto più!
E fu anche quando Erik, Nathan e John iniziarono una grossa
lite
-Che succede ora? –chiese Shin
-Non aiuti mai!
-In cosa non ti ho aiutato ora?
-Ho visto come guardi Melissa!
-…
Melissa era un nome noto a tutti come “donnaccia”. Daphne
l’aveva trovata nuda nella camera di Shin senza che lui fosse a casa e l’aveva
buttata fuori a calci facendo una grossa sceneggiata, Shin in quel momento era
a corte a collaborare con il re per una situazione problematica e ricevettero
l'annuncio in riunione, cosa che divertì tutti i presenti e fece sospirare Shin
Melissa, bruna con occhi verdi, era la cotta sia di Erik che
di Nathan
In quel momento la ragazza era in imbarazzo e nascosta nella
folla
-Non mi interessa Melissa
-Perché mai sarebbe stata in camera tua se non l’avevi
sedotta!?
-…
La lite stava peggiorando e quando i soldati pensarono di
intervenire
-!
Una luce di oro avvolse Shin e gli altri quattro
-Shin!
-Papà…
E in un secondo erano spariti
Il panico che seguì era assurdo e la ricerca iniziò subito
In molti temevano che senza Shin il regno sarebbe finito in
guerra
Il risultato però fu panico nei altri regni
Se Shin era stato rapito, i loro generali che cosa avevano
da sperare?!
Per fortuna, nessuno era sparito ma un paio di cadaveri
erano stati trovati e il panico iniziò a salire in tutti
Era strano come la cosa avesse dato una temporanea pace al
mondo uh?
Dall’altro lato Shin era appena diventato l’eroe dello scudo
e cominciato a muoversi con gli altri tre per salvare il mondo
Dopo avrebbero potuto tornare a casa secondo ciò che il re
aveva detto
Qualcosa gli suonava molto male purtroppo
Non capiva perché ma sapeva, no sentiva, che sarebbe stata
una lunga e orribile lotta per lui…
Intanto però…
-Ti prego, ti prego ritorna a casa, ti prego…
Damian era costantemente in chiesa a pregare per il figlio o
alla ricerca con i soldati di qualsiasi traccia
Nemmeno a dirlo, tutti erano in ansia ora come ora…
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