Capitolo 30: The Black Hunter: Second Mate

-Bentornata a casa –sorrise Sebastian versandole del thè in soggiorno

-Per quanto però? –chiese Jay- dovremo tornare alla base e non restare in zona

-La missione è finita in effetti –disse Kaleb

-Vero…-sospirò Theo

-Onestamente mi piaceva essere solo noi –disse Leo

-Anche a me… -disse Jackson abbassando le orecchie

Roze guardò i ragazzi preoccupata- io…non potrò venire…

Dopo che l’artefatto si era rotto una cosa era tornata in mente ai sette

Una scena precisa con la donna bionda

-Ti darei il mio cuore

-Lo puoi tenere- rise lei

-Sul serio, ne ho sette, senza uno posso anche stare eh

-Sette cuori per le tue sette personalità diverse?

-All’incirca

-Sei più un mix di persone che una singola mio caro

-Mi ami per questo mia cara

Chiunque fossero in precedenza

Erano una esistenza…un essere con sette cuori e forse più personalità

La cosa…poteva averli portati a dividersi in sette?

Roze era una principessa, non potevano farla “sparire” e trascinarla alla base

Quindi dovevano trovare un modo per rimanere insieme e…

-Rimarremo qui –disse Heather rompendo i loro pensieri

-Cosa…perché? –chiese Sebastian

-L’artefatto –disse lei tranquilla- ne abbiamo rotto uno e voi sette avete ottenuto un power up di parecchio potere

-Questo è anche vero…

Non erano solo ricordi frammentali che erano tornati

Erano anche un immenso ammonto di mana e forza primordiale

Chiunque avrebbe capito che qualcosa non andava

-Quindi? –chiese Roze

-Ho comunicato alla base- disse Heather- accetteremo la richiesta del branco vicino, vogliono distrutto il branco di Hunter e poi faremo crollare la famiglia nobile vampira su ordine del popolo che è sottomesso ad essi

Roze si illuminò- vuoi dire…

-Che useremo una scusante per prendere gli altri due artefatti e vedere che succede- disse lei tranquilla- inoltre ho distrutto uno dei miei tre obbiettivi, perché andarci piano?

I ragazzi sorrisero alla cosa

-Comunque sia…c’è un vecchio culto che potrebbe avere nozioni su chi ha creato l’artefatto –disse Heather- ho intenzione di parlare con il capo e per farlo devo ottenere un po’ di fiducia

-Culto?

-Un culto che narra dell’esistenza di un “Sovrano demoniaco” o simili –disse lei vaga- ne parleremo più tardi quando avrò risposte, per ora cominciamo a concentrarci sul distruggere il branco di Hunter, allora…ci state?

-Agli ordini capo

Heather sorrise guardando poi con calma il frammento che le era rimasto dell’artefatto, un cuore spezzato…appropriato.

Non sapeva bene che cosa era successo…ma era certa che avrebbe trovato le risposte che voleva se avesse continuato a seguire gli indizi.

“Ti farò felice”

Dopotutto…il nome Heather era quello che per decenni lui aveva usato…

~End of the First Book~

To be continued…

 

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