Capitolo 8: I don’t care
Nella storia del gioco di quel mondo, Alexander si era
ritrovato a dormire durante qualche parte di dialogo
Il che non era un bene
Specie se ci avevi speso soldi sopra
La storia era banale e generica
Il protagonista era OP ma idiota
Le ragazze genericamente belle
Stereotipi erano ovunque
Vi era un insulto vivente per ogni comunità
Dallo stereotipo iper effeminato gay
Alla suocera cattiva
Dalla gemella che ci provava perché ti ama
Al fratello maggiore con complesso che ama la sorella minore
A figli illegittimi tuoi
Era…stancante da giocare
Vi erano sempre problemi
Sempre liti
Sempre momenti “oh miei dei che cosa succederà ora…”
Problemi seri che diventavano inutili
Era…
-Alex…non ignorarmi…
-…
Vedere Leonhardt accoccolato a lui, guardarlo con occhioni e
le orecchie basse…
Era un colpo basso
-Non ti ignoro –disse lui baciandolo
-Ma…
-Ma?
-Stai guardando il nulla e non ti sei nemmeno accorto che
facevo le fusa…
-No gattone, è colpa mia –disse subito Alexander
coccolandolo
Leo lo guardò- a che pensavi?
-Io…
-Pensavi a qualcun altro vero…?
Beccato con le mani in sacco
-A chi? –chiese Leo iniziando ad alzarsi
-Ecco…
-Sei mio e osi pensare ad altri? –chiese bloccandolo sul
letto
-…
Alla fine venne divorato dal leone e reso impossibilitato a
pensare a nulla se non al gattone che adesso faceva le fusa contento di averlo
sfinito.
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