Capitolo 6: They were so
evil to her
Anche se Phely non parlava del suo passato, ciò non
significava che non le desse ancora gli incubi.
-Grazie mr Sebastian, mi spiace di averla svegliata- disse
in imbarazzo accettando il latte caldo
Sebastian era uno dei più fedeli servi dell’Arciducato e
dell’Imperatore
Era stato chi aveva fatto da padre all’Imperatore e ad Aaron
quando erano piccoli
Era un nonno per i figli di Aaron e per quelli dell’Imperatore
-Non ti preoccupare Phely, hai avuto un altro brutto sogno?
-Si…
-Cosa hai sognato?
Damian era il maggiordomo della casa dell’Arciduca,
Sebastian era quello dell’Imperatore
Visto che la bambina aveva incubi spesso e dalla natura
troppo scura per Damian da capire, l’Imperatore aveva mandato il suo
maggiordomo, un demone dei sogni e incubi, a vedere se le riusciva a dare man
forte
A sorpresa di tutti, Sebastian stesso faticava a non tremare
nel vedere gli incubi, il che era qualcosa visto quanti millenni di vita aveva
-Ero di nuovo stata punita dal conte, Elly aveva detto un’altra
bugia
Elly era una bugiarda patentata da ciò che Sebastian aveva
visto, mentiva e mentiva su Phely e si divertiva a vederla punita e quasi uccisa
di volta in volta
Sebastian aveva intrapreso più volte un giro nei ricordi e
sogni di Phely, trovandoli estremamente complessi e dettagliati
La casa era grande e di lusso, la camera di Elly decorata
finemente e dettagliatamente con tanti giocattoli e vestiti preziosi, Elly
poteva spaccare oggetti di millioni e la madre non la puniva, Elly era viziata
a un punto che Sebastian trovava disgustoso e lui aveva viziato molto i suoi “figli”
Aaron e l’Imperatore da piccoli
Emily, ovvero Phely ora, viveva in una camera molto piccola,
scura e decadente, era in una zona alta della casa dove l’aria fredda di
inverno la colpiva spesso e faceva tremare, aveva stracci per vestiti e praticamente
nessun giocattolo visto che quelli che aveva Elly li rompeva e dava la colpa a
lei.
Se faceva un errore veniva picchiata e chiusa in una stanza
buia senza finestre o spiragli.
Stranamente quella stanza le piaceva, almeno lì era al caldo
e nessuno la disturbava.
Sebastian ascoltò il sogno e la calmò con calma
Era una delle punizioni datele, l’avevano messa in una
stanza con un “istruttore” che voleva farle capire che ruolo avesse una donna,
era stata una delle prime volte in cui i suoi poteri erano apparsi e aveva
strangolato l’uomo a morte. Vedendo il tipo di persona che era, Sebastian si
sentiva in dovere di far di peggio che strangolarlo a feccia del genere.
La cosa però non cambiò l’opinione dei suoi che nemmeno
diedero ascolto alle sue suppliche di darle ascolto e la chiusero in camera
senza cena per la quarta volta quella settimana.
Com’è che la gente del genere aveva l’abilità di aver figli
e persone come l’Arciduchessa no?
-Non preoccuparti Phely, sei con noi ora, non ti faranno più
male, vuoi dei biscotti?
-Si grazie –disse lei in imbarazzo
-Ecco a te cara
-Siete tutti così gentili con me
-Perché sei una bambina buona e adorabile, chi non è gentile
con te è cattivo
Lei mangiò i biscotti calmandosi del tutto e Sebastian
sorrise.
Poteva capire perché l’Arciduca l’aveva subito rapita come
figlia propria, se non era figlia di suo “figlio” Aaron l’avrebbe adottata lui
stesso come sua figlia. Era semplicemente adorabile e Roze le somigliava
parecchio. Se ripensava a Roze com’era da piccola era…una grande differenza.
Roze era più allegra e attiva, Phely stava solo ora imparando le gioie di
essere una bambina e di vivere in quella villa.
Ciò non nascondeva però che i suoi nuovi genitori volevano
distruggere la famiglia di sangue da cui proveniva. Menomale che erano i demoni
i cattivi e non gli umani, decisamente non voleva sapere se quello era la loro
definizione di buono cos’era cattivo per loro…
Nessun commento:
Posta un commento