Capitolo 2: A nice Man
-Ah buongiorno Iris
-Oggi è una bellissima giornata vero?
-Stai benissimo in quel vestito!
Iris era vista come una fata dei boschi per le persone di
quel piccolo villaggio di werebeast.
Era dolce, gentile, bella e profumava di dolci e di casa.
Era confortante averla intorno ed era molto gentile e buona con tutti quelli
che l’avvicinavano.
-Ah grazie mille per aver tenuto i bambini ieri Iris, si
sono divertiti tantissimo
-Di nulla ms –sorrise Iris tranquilla accettando in
imbarazzo la torta che la donna le offrì- se serve sono sempre disponibile
-Grazie mille, sei una così cara ragazza
Iris era in zona da meno di un mese e la sua fama era già
nota alla capitale.
Una ragazza umana con un buon cuore era finita in qualche
modo al confino e pareva vivere da sola lì. La popolazione aveva un ottima
opinione di lei ma per sicurezza qualcuno doveva indagare.
Quel qualcuno non era altro che l’arciduca Imperiale e
werewolf Wolfe Black Hunter DeDragon, un uomo che era noto come il terrore di
ogni essere vivente e che era considerato uno dei più pericolosi da avere
contro. Era un lupo di due metri e qualcosa, muscoloso come un armadio e
parecchio atletico. Era il miglior generale militare che il loro impero potesse
desiderare, oltre che il fratello dell’attuale imperatore e zio del futuro
erede. Era un essere che spaventava chiunque a prima vista quindi dopo averlo
inviato lì si aspettavano che la fanciulla scappasse…
-Buongiorno Sr Wolfe, anche oggi a caccia? –chiese Iris con
un sorriso gentile
Iris era considerata leggermente con la testa tra le nuvole.
Non che avesse modo di sapere che era un arciduca quello di
fronte a lei, dopotutto Wolfe era poco noto per ciò e si era presentato come un
cacciatore che passava da una zona all’altra dell’impero. La cosa non sembrò
darle nessun allarme e non pareva avere senso di pericolo verso chiunque le
stesse intorno. Era al pari di un agnellino nella tana di un lupo.
Non sapeva proprio in che pericolo era…
-Buongiorno Iris, di nuovo in giro? Non ti allontanare dalla
zona abitata, ci sono animali pericolosi nel bosco e non tutti sono werebeast
–disse Wolfe sorridendole
Non aveva mai avuto una moglie Wolfe, non gli andava di
sposarsi senza una mate come moglie quindi non aveva desideri per una partner
occasionale. Iris però risvegliava in lui l’istinto paterno, era una bellissima
bambina che non sapeva nulla del pericolo del mondo e che vedeva tutto come
un’avventura. Bastava vedere com’era curiosa per le loro razze o come cercasse
di non essere inopportuna verso gli altri anche se era curiosa.
Era molto difficile non invidiare chi poteva chiamarla la
propria bambina.
-Si –sorrise lei- sono solo venuta a comprare delle cose,
torno subito a casa promesso Sr Wolfe
Lui sorrise scompigliandole i capelli- ti riaccompagno, vivi
nel bosco dopotutto vero?
-Si, grazie –sorrise lei contenta mentre Wolfe l’aiutava a
portare la spesa, scoprendo che era più forte del previsto Iris. Quelle borse
pesavano parecchio ma sembrava abituata a portare pesi del genere, che i suoi
fossero fattori magari? Sembrava abituata a prendersi cura di se stessa e era
parecchio magra e fragile…
-Sicura di non esserti persa? –chiese Wolfe guardando la
zona
Erano nel regno umano ma era più la zona di nessuno quella.
Era un luogo dove vivevano centinaia di mostri e bestie pericolose, abbastanza
che lui stesso era in guardia
-Si, siamo quasi arrivati
-Arrivati?
Viveva qui?
Quando vide la casetta dall’aspetto decadente il suo cuore
si fermò. Non…era ciò che si aspettava ma Iris pareva tranquilla nel entrare e
lo invitò tranquilla, quasi fosse una normale condizione per lei quella dimora.
-Puoi poggiarli qui? –chiese Iris tranquilla
-Si…
Guardandosi intorno notò un simbolo che riconobbe e
assottigliò gli occhi.
-Iris
-Si? –chiese lei mentre preparava un thè caldo per lui
-Chi sono i tuoi? Non vivono con te? –chiese lui
Lei si fermò- …vivono nella villa nella capitale
-Villa?
-Sono la figlia del Duca Stones- disse lei tranquilla
servendo il thè e dei dolci
-Duca? –chiese lui sorpreso
-Il mio nome è Iris Aurora Primrose Stones, unica figlia del
Duca e fiancé del futuro re Ludovic –disse lei tranquilla
Ma guardando lo stato in cui viveva, com’era vestita,
l’assenza di servitori…
-Perché sei qui? –chiese Wolfe
-Il mio fiancé pensa che io debba cambiare carattere, ha
chiesto ai miei di punirmi per…la mia condotta non appropriata a chi dovrebbe
sposarlo. I miei mi hanno mandato qui…credo più di due mesi fa. Sono in questa
dimora da un mese circa quindi direi che non vedo i miei da tre mesi credo…
-…
Wolfe fece molta fatica a non spaccare qualcosa mentre
chiedeva altri dettagli.
Ma quale spia?
Ma quale pericolo?
Questa povera ragazza era stata punita per capriccio del
principe! Quale cambio di condotta?! Aveva un carattere di oro e un cuore di
diamante, chi osava dir il contrario se la sarebbe vista con lui!
-Iris questa zona è molto pericolosa- disse Wolfe subito-
non è un bene che continui a vivere qui
-Ma non saprei dove altro andare…non posso tornare a casa…
-disse lei abbassando lo sguardo
-Che ne dici di venire a lavorare per me? –chiese Wolfe-
vieni a vivere nella mia dimora nel villaggio, io devo fare un viaggio a breve
quindi mi servirebbe che tu controlli la casa, che ne dici?
-Davvero va bene?
-Certamente –sorrise lui- ma alla condizione che non torni
più in questa casa
-Va bene –sorrise lei- Sr Wolfe è così gentile e di buon
cuore
Mezzo mondo avrebbe avuto da ridire con la cosa…
Era davvero troppo ingenua per capire quale fosse il
pericolo eh? Per fortuna Wolfe era un brav’uomo.
Dopo averla tenuta d’occhio una settimana nella propria
dimora, Wolfe tornò in fretta alla capitale a far rapporto sulla situazione e
chiedere come procedere
Nemmeno a dirlo, l’immagine che i cittadini avevano
riportato di Iris era stata confermata se non aumentata da Wolfe, quindi
l’immagine dell’indagine fatta sulla figlia del duca…era alquanto strana.
-Tienila d’occhio e
al sicuro, cercherò informazioni –disse l’Imperatore
Wolfe fu molto contento dell’ordine e tornò velocemente
nella sua dimora al villaggio.
-Bentornato –sorrise lei- è stato un viaggio faticoso?
Lui sorrise- per nulla…ho cacciato un po’ lungo la strada,
ti dispiace…
-Posso cucinarli se vuoi –sorrise lei
-Grazie cucciola –sorrise lui chiedendo com’era andata la
sua giornata e se aveva fatto qualcosa di interessante mentre lui era lontano.
Per qualche motivo, aveva la sensazione di avere una figlia ora…
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