Capitolo 4: No place I
rather be
-Dovrei tornare domani, va bene? –chiese Wolfe
Lei annuì- fa attenzione
Wolfe sorrise annuendo e muovendosi a incontrare chi era
venuto a fare problemi
-Molto veloce come sempre
-Sua altezza ha davvero tanto tempo libero eh
-Ovviamente
****
Mentre puliva casa, Iris trovò una vecchia chitarra in uno
degli armadi.
-Che nostalgia…
Quando era ancora viva suonava in una band scolastica. Era
abbastanza brava…non poteva dire la migliore ma aveva una buona voce e un buon
ritmo.
-Vediamo se ho ancora la mano…
La canzone che Iris decise di cantare era “Boys will be
boys” di Dua Lipa
Ciò che non sapeva era che il padre e il principe di questo
impero erano a portata di orecchie
La canzone aveva vari versi che non potevano capire ma il
generale senso della canzone sì
Era stata insinuata nella sua vita come seconda natura di
tornare a casa prima che il sole tramontasse, portava sempre qualcosa per
difendersi se era in presenza del sesso maschile, rideva per nascondere che
aveva paura, di nascondere il proprio fisico per evitare i commenti dei
ragazzi, sorrideva anche se in tensione e che qualsiasi cosa facevano i ragazzi
erano ragazzi, erano giustificabili e sarebbero sempre stati giustificabili
perché giovani, ma lei sarebbe rimasta una donna non importa la sua età.
Era evidente che le avessero insegnato cose che la
rendessero docile
Non era qualcosa che calmò nessuno dei due presenti
Per carità la voce era meravigliosa e la canzone anche…
Il problema era che le parole non erano leggere
-Questa sarebbe la cattiva? –chiese il ragazzo
Leonhardt Alexander Damon Noir, aveva capelli neri e occhi
oro
Era un Werepanther ed era il figlio dell’imperatore
Avrebbe preso quell’anno il trono e l’unica cosa che mancava
per essere l’imperatore era che accettasse la corona.
Leon aveva ventidue anni quell’anno
Gli serviva una moglie e Iris era apparsa al momento giusto
Iris era il suo ideale fisico, aveva un carattere eccelso e
il suo odore…
-La voglio –ruggì piano Leon
Wolfe alzò un sopracciglio- la vuoi?
-Si…sarà mia moglie
-Ha un fiancé nel suo regno –disse Wolfe
-E una famiglia, con un padre- aggiunse Leon
Wolfe sorrise- aiutami a convincere tuo padre
-Certo zio…un accordo è un accordo- disse Leon- tu mettimi
come sua guardia personale
Wolfe alzò un sopracciglio- e cosa farai dopo?
-La sedurrò e conquisterò ovviamente- disse Leon
Wolfe rise divertito- bene…allora muoviamoci…
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