Capitolo 8: Father’s Secret
-Sai cavalcare molto bene –sorrise Wolfe
Iris sorrise contenta sul cavallo nero
Aveva fatto equitazione come ogni nobildonna, era normale
fosse abile
Wolfe però le riconosceva ogni merito
Era contenta, nessuno le diceva che era brava
Wolfe era sempre buono con lei
Wolfe, visto che l’aveva adottata, la stava portando a casa
sua
La villa dell’arciduca che era casa sua
Iris non era ancora al corrente della cosa
Non vedeva l’ora di renderla la figlia di un Arciduca
Arciduca era migliore di Duca
Lui era un Arciduca Imperiale, migliore di un Arciduca
Sarebbe stata molto felice
Se solo avesse calcolato che Iris non voleva essere nobile…
-Credo ti metterò una guardia del corpo per stare tranquillo
–disse Wolfe
Con quanto buona, dolce e innocente era la sua figlioletta
le cose potevano finire male
Era troppo veloce a fidarsi…
Lui e Alexander avrebbero dovuto controllare la cosa
-Guardia del corpo? Non…sarebbe una spesa troppo…-iniziò lei
preoccupata
Wolfe era troppo gentile con lei, non voleva fargli spendere
così tanto
A quelle parole Wolfe volle ridere.
Ma quale nobildonna priva di scrupoli?
Aveva paura di pesare
-Non è un problema per me, sono parecchio ricco –disse Wolfe
osservando la sua reazione
Lei lo guardò- ma…sprecare soldi così…
Lui sorrise accarezzandole la testa- non preoccuparti, papà
non ha problemi a spenderli per te
Lei annuì in leggero imbarazzo- grazie…papà
Le orecchie di Wolfe si mossero contente sentendola
chiamarlo così
Era proprio una brava bambina la sua figlioletta
-Ci sono soldati –disse Iris notando il gruppo poco distante
Wolfe la guardò sorpreso, aveva un buon occhio e orecchio per
riuscire a identificare che vi era un gruppo davanti a loro
-Quello è lo stemma dell’Arciducato Imperiale DeDragon
–disse lui calmo avvicinandosi con il cavallo
-DeDragon…? –chiese lei guardandolo
Non era stupida
-Arciduca- salutarono i soldati inchinandosi
Wolfe scese da cavallo con maestria e guardò il gruppo prima
di far segno ai suoi uomini di razza mista di alzare il capo
-Salutate mia figlia, Iris Aurora Primrose DeDragon –disse
lui con orgoglio
Quando i soldati alzarono il capo ciò che videro li lasciò
con il fiato mozzato.
Iris, con un mantello con cappuccio a coprirla, sembrava la
più innocente delle creature ora come ora e i suoi occhioni argentei
aggiungevano al suo fascino, specie visto il leggero imbarazzo che aveva nel
essere salutata così
Nemmeno a dirlo, la ragazza accettò in fretta il ruolo
datole da Wolfe e cercò di mettere a loro agio i soldati, rimanendo amichevole
e gentile come sempre.
Come c’era da aspettarsi dal loro generale militare, la
figlia era un angelo in terra.
Nessun commento:
Posta un commento