Capitolo 21: I don’t like
her…
Ad essere onesta…ora era irritate.
Delle razze che aveva ora Karma, quella Beastkin era una di
cui lei andava più fiera
Più perché amava il genere che altro
Amava tantissimo i Werebeast, quindi aveva aggiunto i
Beastkin perché voleva rendere loro una razza portante e importante
Karma era la rappresentazione di ciò…
E la sua partner doveva essere come tutte le mogli un
inserimento di Bell
Ogni moglie, solo quando Bell scriveva, aveva i suoi valori,
morale e sentimenti
Ovviamente poi senza Bell diventavano l’opposto ma ok
La moglie Beastkin era Katherine una rossa dagli occhi verdi
Finora non era…contenta di loro
Aveva incontrato:
Nevaeh che era manipolativa e falsa
Lusty che era meschina e non voleva sangue misti
Iria che era una bellissima devota del dio sbagliato
Ora era…infastidita.
Con nessuna delle tre aveva avuto molto a che fare
Onestamente non era tipo da conversare o che aveva il tempo
per ciò
Ma ora era irritata.
La prima era una donnaccia che mentiva e manipolava
La seconda era una donnaccia di facili costumi che voleva
solo provare e non stare insieme con nessuno
La terza era…una pazzoide devota a un idiota
Ora chi mancava?
Katherine…l’aggressiva Katherine
La stessa che doveva avere come ruolo iniziale quella di
rivale che diventava amante
Che aveva ferito Karma
-…
Bell voleva tanto una pelliccia in quel momento…
Pelliccia di gatta morta…
Bene…era arrivata ad accettare che le sue eroine erano ora
tutto eccetto eroiche
Ora doveva solo sbarazzarsi di loro
Come creatrice aveva tanti cheat…tra questo un’opzione che
le diceva cosa tutti gli abitanti del suo mondo facevano, dei compresi e
ovviamente idiote comprese.
Quindi…non era contenta
Per nulla
Per niente…
-L…lady Bell? –chiese Sebastian, un moro dagli occhi blu,
pantera, padre di una Gnome e capo della ribellione
-Si?
-Sta…di nuovo facendo volare cose in giro –disse lui
Lei guardò gli oggetti e sospirò ripoggiandoli- mi sono
irritata…
-Con…?
-Una donna che sta per diventare una meravigliosa
pelliccia…- disse Bell
-…
Pace all’anima di chiunque l’avesse irritata
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