WitchandAngel : Capitolo 2: Daddy’s Birthday

Capitolo 2: Daddy’s Birthday

Capitolo 2: Daddy’s Birthday

 -Siete bellissima principessa- dice la tata guardandomi nel mio vestito color perla con tocchi di oro che mi ha messo. Ho scarpine dorate e i capelli sono legati con due fiocchetti rossi. Sono al quinto mese, non potrò parlare fino al 9-12 mese, gattonare fino al 8-12 mese e camminare fino al 9-12 mese. Essere piccoli non è bello.

Oggi è il compleanno di mio padre, fa 22 anni, giovane vero? Specie per avere una figlia e così tanto sangue sulle mani. Da ciò che la tata mi ha detto papà odia il suo compleanno.

-È pronta? –chiede entrando mio padre in un completo regale bianco. Io mi dimeno nelle braccia della tata per andare da lui e lui mi prende subito- sei molto carina Alteria

Io gli sorrido contenta. Sarà un bastardo sanguinario con l’emotività di una pietra ma non è il peggior padre al mondo. Mi dà il mio ciucciotto e mi sistema la gonna prima di guardare la tata.

-La corona- dice calmo

Lei annuisce posando una tiara d’oro sulla mia testa. Papà ama l’oro, anche il mio ciucciotto è rivestito di oro.

Quando entriamo nella sala tutti si inchinano. Guarda come tremano…qui ci sono nobili di vari luoghi e regni, in futuro dovrò conversare con loro eh?

-Tranquilla- dice mio padre guardandomi- sono solo vermi sotto le scarpe di noi, non devi temerli e se ti offendono papà li farà fuori. Puoi ucciderli come vuoi.

Ohi che insegni a tua figlia? Beh voleva consolarmi…oh che padre mi ritrovo…

Mi poggia con calma su un cuscino sul trono. È ok per me sedermi qui? Oh beh. Papà mi sistema la tiara un secondo prima di iniziare il giro di saluti. Molti nobili mi osservano con occhi poco gentili ma iniziano a tremare quando li fisso, sono simile a papà e il mio sguardo diverrà come il suo in futuro. Per ora mio padre mi osserva e se io fisso qualcuno papà osserva quel qualcuno e si sa quanto feroce possa essere.

Papà mi riprende in braccio e si siede sul torno con me quando si secca di stare in piedi. Persino io posso sentire i loro commenti su di me, nessuno negativo o teste volano. Alla presentazione di doni papà sembra annoiato e continua a giocare con me invece di prestare attenzione a cosa dicono. Uhm…dovrei dargli un regalo no? Mi tolgo il ciuccio da sola

-Ah no –dice papà provando a rimetterlo ma si blocca quando io dico

-Daddy

Sono quattro mesi in anticipo come capacità di parola a parere della “norma”

-Cosa? –chiede sorridendo- puoi ridirlo?

-Daddy! –dico io con un sorriso- buon compleanno- anche se l’ultima parte suona più come un “On Com-plea-no” ma dettagli. Sono piccola e carina, fatemela passare.

Lui sorride di cuore- grazie piccola

-Un genio! –dice qualcuno

Papà coglie la cosa e guarda la mia tata

-I bambini non possono parlare prima dei 9-12 mesi di norma ma la principessa sembra essere migliore della norma

Sono la figlia del demonio, che vi aspettavate che ero normale?

-Ovvio, è mia figlia! –dice lui contento, appunto

Il resto della serata è passato con mio padre che mi chiedeva di chiamarlo papà. Le voci sulla mia genialità sono ovunque ormai.

****

Dopo aver fatto colazione vengo portata nello studio di papà dove troviamo tre uomini inginocchiati con la fronte sul pavimento che tremano come una foglia e papà incavolato.

Aiutiamoli va- Daddy!

Lui mi sorride e prende in braccio- buongiorno piccola mia, dormito bene? Mi hai sognato?

Io sorrido- daddy!

Lui sembra aver perso il cattivo umore e si siede sulla sedia con me sulle sue gambe. Oh posso vedere i documenti di papà! Ne prendo uno e lui mi lascia fare, ritornando a gridare ai tre ministri di fronte a lui.

-Non ne sappiamo nulla sire!

-Cazzate! –dice lui- dov’è finito quel denaro?!

Questi sono documenti contabili, ah che nostalgia, li facevo a lavoro. Posso vedere che chi li ha compilati ha modificato parecchio…hey qui manca…

-Daddy –lo chiamo io e lui mi guarda. Io gli indico con il dito le cancellature fatte su un punto dei documenti

Lui mi guarda confuso e poi controlla dove ho indicato. Un sorriso cattivo gli appare sul volto- oh, non lo sapete? Bene, lo so io. GUARDIE!

La stanza tremava o sbaglio? Che vocione…

Papà mi lascia nella culla due minuti per mandare i tipi a un interrogatorio molto…violento. Prendo il mio peluche e inizio a giocare con lui. Sono una brava bimba che non ha nulla di anomalo! Avevo più anni di papà alla morte, non posso essere normale nemmeno se mi impegno…

La porta dello studio si apre e un uomo che non conosco entra con un pugnale

-Nulla di personale principessa, sei solo nata nella famiglia sbagliata

Prendo fiato e urlo. Ho paura? Si ma ci sono guardie intorno a noi. So che posso essere salvata

-Non …- inizia lui ma qualcuno lo trapassa con una spada

-Daddy! –dico io contenta

Papà mi tira in braccio e mi controlla prima di tirare un sospiro di sollievo- dove sono le guardie?! Com’è potuto succedere una cosa del genere?!

L’assassino era dal regno della tipa che papà ha ucciso…nome non ricordo ma ok. Sarà guerra…oh beh.

Da quel giorno papà non mi molla dal suo sguardo per più di un paio di secondi. Il fatto che ho trovato quella mancanza di denaro è qualcosa che papà e gli altri hanno identificato come segno che sono un probabile genio. Avrò tutori dopo l’anno di età sembra, anche se papà dubito vorrà mollarmi sola con altri per parecchio tempo. Etichetta sarà lezione che prenderò verso i 5 anni.

Visto che sono nelle braccia di papà mentre lavora, posso leggere cosa sta facendo. Ci sarà guerra.

-Farai parte di essa? –chiede il braccio destro di papà, Arciduca Stephan Black, uomo dai capelli verdi e occhi viola, amico di infanzia di mio padre e uno dei pochi che lui tollera. Ah, mio padre si chiama Alaric Crimson, la nostra famiglia è chiamata ScarletSword e il nostro impero si chiama Crimsonwood. Esistono tre religioni principali in questo continente: a Nord quello degli angeli, a sud quella degli dei e in centro quella degli spiriti. Il mio aspetto è simbolo che nelle mie vene scorre sangue di spirito, l’erede al trono preferito è chi ha i miei capelli e i miei occhi. Per i regni a Nord è chi ha un marchio particolare che si dice dato dagli angeli, il re di fatto non è un ruolo ereditario lì. A sud è una religione varia degli dei e ci sono conflitti continui tra le varie popolazioni e le varie differenze di culto. In ogni regno per tutti sono molto possessivi sulla loro religione e diciamo che “unificarli” non sarà fattibile. Parlando di marchio, quello appare solo verso i cinque anni…sarebbe molto utile riceverlo. Mia madre era una principessa di un regno a nord, una strega per precisare. Ho possibilità di ricevere il marchio e poteri dal suo lato. A sud viene valutata più chi ha potenti conoscenze, mediche, politiche, militari o altro, chi ha poteri anche viene considerato positivamente e chi ha il rispetto per gli dei anche. In futuro vedrò di rimanere un’ottima principessa per il regno e tenerli buoni…

Tornando alla guerra a sud, papà non vuole andare e pare che io sia il problema.

-Mia figlia mi scorderà se vado- dice lui testardo

Tranquillo, sei duro da scordare, anche volendo

-Vostra maestà- dice Stephan

-La tata ha detto che una memoria di neonato dura un mese. Non posso vincere una guerra in un mese!

Beh, io penso sia fattibile in realtà. Con le giuste persone, qualche esplosivo…le mie conoscenze di milizia moderna…

-Sono certo che la principessa non scorderà! –dice Stephan

-Daddy –dico io stringendolo. Sono adorabile, coccolami!

Lui mi sorride e stringe piano- non voglio essere dimenticato da lei

Ripeto, chi ti scorda!

-La principessa ha quasi sei mesi ora, se parti subito e ti muovi potresti finirla in 3 mesi! Massimo quattro…se non parti ora rischi di perdere il primo compleanno della principessa

-Ma…-mormora lui

Stephan guarda la tata entrare- è ora della merenda per la principessa

-Quanto dura la memoria di un bambino? –chiede Stephan

-Un mese al massimo –dice lei di istinto ma notando il cupo Imperatore e il panico di Stephan dice- ma…ma la principessa potrebbe ricordare anche tra tre mesi!

-Tre mesi…-ripete papà

I documenti dicono che ci vorranno circa sette mesi. Il suo obbiettivo è tornare prima del mio primo anno di vita così da festeggiare insieme.

*****

Preparazioni lampo eh. Una settimana di tempo e mio padre è pronto per la guerra.

-Ecco principessa –dice la tata dandomi il fazzoletto da legare al polso di mio padre. È una tradizione di qui legare un fazzoletto al polso del proprio amato per augurargli felice ritorno, di norma è ruolo della moglie ufficiale, papà non ha né moglie ufficiale, né imperatrice, né madre, né concubine…letteralmente ha solo me. Prendo il fazzoletto e afferro anche il piccolo sacchetto che ho fatto con erbe magiche e una grossa placca di metallo, l’ho realizzato con i poteri che si sono risvegliati un paio di giorni dopo l’attentato. Il sacchetto è protetto da un incantesimo di protezione.

-Principessa non…-dice la tata provando a fermarmi dal prendere il sacchetto

-Per Daddy- dico io stringendo il regalo. Lei cede e mi porta da papà

-Vostra maestà- dice la tata lasciandomi nelle braccia di papà

-Mi sei venuta a salutare? –sorride lui

Io annuisco prendendogli il polso destro e legandogli il fazzoletto, speriamo non si accorga dell’incantesimo per evitare che si sciolga, le mie manine non possono legarlo alla perfezione dopotutto.

-Grazie piccola- sorride lui

-Per te- dico io mettendogli al collo il sacchetto che ora fa da collana e facendolo cadere nell’armatura- protegge!

Lui sorride dandomi un bacio- grazie piccola

-La principessa l’ha fatto da sola- dice la tata

Lui si illumina e mi stringe piano

-Torna presto –dico io, anche se suona come un “Tona pre-to”

Lui sorride dandomi un bacio sulla fronte- non scordarmi. Tornerò presto.

****

-Sire! –urlò un soldato osservando la freccia volare verso l’imperatore e colpirlo al cuore, trapassando l’armatura

Dopo un secondo di panico Alaric tornò a combattere, vincendo l’ultima lotta dopo due mesi e mezzo di fatica. Quel giorno venne soprannominato “Nightmare” poiché nemmeno con una freccia al cuore moriva.

-Medico! –urlò uno dei suoi uomini quando si sedette per farsi curare. La ferita doveva essere grave ma…non c’era. Nel secondo in cui tolsero l’armatura videro che la freccia si era conficcata nel sacchetto datogli dalla principessa e non gli aveva lasciato nemmeno un graffio dal colpo. Quando il medico aprì il sacchetto trovò erbe mediche e una placca di ferro rinforzato con un simbolo strano sopra, la freccia aveva distrutto il disegno però e questo non poteva essere riconosciuto.

-Una vera fortuna- disse il medico

-Mia figlia –corresse Alaric- è stato un regalo di lei a salvarmi

Senza saperlo quel giorno Alteria Scarlett divenne un personaggio molto noto e importante per i soldati dell’Impero.

****

È una palla senza papà a corte. Per fortuna Stephan è qui o non oso immaginare cosa mi proverebbero a fare, dopotutto sono la figlia del nemico no?

Uccidermi sarebbe così facile…

La tata entra di corsa e inizia a scegliere i vestiti- sua maestà è di ritorno. Dobbiamo prepararci vostra altezza

Lei sorride cambiando le mie vesti notturne con un vestitino rosso con bordi di oro. Dopo essermi preparata mi accompagna di corsa all’ingresso e dopo poco arriva l’armata. Mentre ci sono urla di gioia posso vedere mio padre avanzare vittorioso a cavallo. Mi chiedo quanto tempo fa abbiano avvisato del suo arrivo, a giudicare dall’aria qui direi che sono l’ultima a saperlo.

-Sua maestà l’Imperatore è…- inizia il tipo degli annunci ma papà lo ignora per prendermi in braccio.

-Daddy! –dico io

Lui si illumina- sapevo che non ti saresti scordata di me. Hai fatto la brava? Devo uccidere qualcuno?

Io gli sorrido e lui mi guarda contento- amuleto?

-Si è rotto- dice lui- ho beccato una freccia al petto ma il tuo regalo l’ha bloccato

Io gli sorrido, funziona eh, potrei venderli…

-E anche questo- dice mostrandomi il polso dove ha ancora il fazzoletto- è rimasto per tutto il tempo qui. Puoi scioglierlo?

Bravo fazzoletto. Io lo sfioro e sciolgo con un tocco di dita, la tradizione chiede ciò dopotutto e non mi dispiace obbedirla.

-Sire dovrebbe evitare di toccare la principessa senza lavarsi –dice Stephan

Io mi stringo a papà e lui anche stringe la presa- che vuoi tu? Sono mesi che non la vedo, non rompere

E si torna nel castello, ignoriamo il pubblico fuori.

-Facciamo un bagnetto? –mi chiede papà

Qualcosa mi dice che non mi lascerà sola per un bel po’…oh beh

***

-Pensare che la principessa già cammina- dice una duchessa

Oggi è il mio primo compleanno, ergo 12 mesi di via. Ora cammino tranquilla con papà. Sono stata prematura ma era divertente vedere papà corrermi dietro mentre provavo a camminare o gattonare in giro.

Ho ricevuto complimenti e elogi da inizio della festa, i regali sono stravaganti ed è chiaro che cercano di tirare il favore di qualcuno qui, non so se mio o di papà però, credo di papà.

Parlando di ciò, ha già minacciato di morte 21 nobili che hanno accennato a un figlio della mia età. Mi sa che non sarà facile sposarsi…oh beh.

-Alteria –chiama papà avvicinandosi a me con due soldati che spingono una grossa gabbia dietro di lui. Mi recupera tra le sue braccia, alzandomi dal trono e sfiora il telo nero sulla gabbia- papà ha un regalino per te

Io lo guardo curiosa e lui sorride levando il telo e rivelando cinque cuccioli di lupo in gabbia: uno ha il pelo bianco con occhi blu-argento, uno castano-rosso con occhi oro-verde, uno grigio con occhi castano-rosso, uno dorato con occhi castano-oro, e l’ultimo è nero con occhi rossi. Sono stupendi. Allungo una mano verso di loro, mentre mezza sala è in panico.

Papà mi poggia vicino alla gabbia e io guardo i cinque cuccioli che sembrano voler ringhiare ma papà li spaventa troppo per farlo. Gli allungo una mano per sfiorarli, andiamo non vi farò male…

-Principessa no! –dice la tata ma il lupo nero si avvicina per leccarmi la mano dopo avermi annusata. Ritiro la mano e guardo il lucchetto della gabbia. Con un incantesimo lo rompo e i cinque escono e mi si avvicinano per sedersi e lasciarsi coccolare.

Papà sorride- ti piacciono?

Io annuisco contenta, mentre i cinque mi guardano curiosi, e il pubblico trema, io sono tranquilla con i lupi. Mi piace cosa mi regala papà.

***

-Principessa, siete davvero unita ai vostri lupi…-mormora Stephan guardandomi.

Sono poggiata a uno dei cuccioli con gli altri accoccolati a me. Il cucciolo che ho accoccolato più vicino è il lupo nero. Ho dato loro dei nomi: Winter è il bianco, Autumn è il castano-rosso, Spring è il grigio, Summer è il dorato, e il nero si chiama Diablo.

Mio padre lo guarda- problemi con ciò?

Stephan sospira- che ci parlo a fare io…

Mio padre era contento quando ha sentito i nomi, Winter, Summer, Spring e Autumn sono i nomi che ha dato ai suoi squadroni di soldati quando prese il trono.

Su Diablo non commentò molto.

I lupi sono ben addestrati e mi seguono ovunque. La notte dormono sul divano nella camera di papà, solo Diablo dorme vicino a me nel letto.

-Non è un po’…pericoloso? –chiede Stephan

-Non sono pericolosi –dice mio padre

Io annuisco. Sono bravi cuccioli! Non giudicarli dalla razza!

-Non era meglio un cane? –chiede Stephan sospirando

-I cani non difendono come i lupi!

E non sono così carini

Diablo mi guarda e si strofina per coccole che gli do subito.

Adoro questi cucciolotti, chissà quanto ci metterò ad addestrarli per uccidere saltando alla giugulare della gente…

-…?

Perché mi sento osservata?

 

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