Capitolo 4: Who needs a
harem?
Alaric aveva avuto parecchio a cui pensare in quel periodo
Per iniziare, era fortunato ad avere Alteria come figlia
Era incredibilmente felice di avere una famiglia, di avere
qualcuno che lo amava indiscussamente
Non era normale come genitore ma lei non era normale come
figlia
Amava sua figlia come nessuno poteva mai capire
-…
-Sapevo che eri qui…
-Che c’è Stephan?
-Perché sei qui?
-Tra poco sarà il mio compleanno…
Poco dopo il primo compleanno che aveva avuto con Alteria
aveva creato una zona dove teneva quadri dei due insieme e i suoi regali. In
quel momento stava osservando il primo quadro con lei minuscola nelle sue
braccia e una targa davanti su un piedistallo con su scritto le sue prime
parole.
Il secondo quadro era del secondo compleanno insieme,
Alteria gli aveva regalato un fazzoletto ricamato a mano…il fatto che le
avevano dato aghi con cui farlo…oh beh.
-Quindi ti aspetti un regalo?
-Ovviamente –sorrise lui contento
Doveva ingrandire questo posto…
-Perché mi cercavi?
-La principessa ha chiesto di vederla
-…
Perché non l’aveva detto subito?!
Stephan ruotò gli occhi guardandolo quasi correre dalla
figlia
Per una bambina di due anni era incredibilmente adatta al
ruolo di una pacifica principessa
-Ti ho fatto aspettare?
-No papà non preoccuparti –sorrise lei dolcemente lasciando
che lui la prendesse in braccio
-Che volevi tesoro?
-Volevo vederti a cavallo –sorrise Alteria- sarebbe
possibile?
-Certamente –disse lui confuso ma contento
Stephan osservò la principessa disegnare qualcosa su un
quaderno mentre lo guardava cavalcare in giro
-Un pavone
-Dovresti stare attento a cosa dici Stephan, la testa ci si
mette un secondo a rimuoverla- sorrise Alteria
-…
La figlia aveva preso dal padre
-Cosa farà per il regalo all’Imperatore
-Chissà –sorrise Alteria mettendo via il quaderno quando il
padre la presa in braccio
-Allora?
-Papà è il migliore
Lui sorrise coccolandola e presentandole il suo cavallo- ti
piace?
-Si, è molto bello –sorrise Alteria- ah…papà la statua del
giardino di fronte alla villa, ti piace?
-No, l’ho rotta per quello –disse lui calmo
Era la statua di uno dei suoi antenati dopotutto
-Perché?
-Che ne dici se dopo il tuo compleanno scelgo la statua?
-Sarebbe un’ottima idea- sorrise lui tranquillo
Stephan aveva una sensazione, specie dopo che del prezioso
marmo straniero venne dato alla principessa per giocarci
-Falla giocare tranquilla
-…
Non era pericoloso?
Quando Stephan andò a spiarla trovò la principessa seduta
tranquilla a scolpire qualcosa con molta calma
-…
Forse era il prossimo regalo per l’imperatore? Erano almeno
una statuetta di mezzo metro…
Sospirò lasciandola fare, dopotutto era l’Imperatore il
padre, era improbabile che le succedesse qualcosa-…
Perché sembrava parlare con qualcuno?
Ah…la pazzia era generica
****
-Puoi sparire? È fastidioso vederti sempre in giro –disse
Alteria tranquilla
-Non puoi biasimarmi, l’Imperatore mi ignora…
La spada che Alaric usava era una spada corrotta dal sangue
di demone che nasceva dal suo stesso sangue. Secondo il demone di fronte a lei
aveva ottenuto la spada dopo che uno dei fratelli provò a sacrificarlo e fallì.
-Forse se tu non fossi così fastidioso Silvester –disse lei
continuando con la magia il suo lavoro
-…
Il demone era chiamato Silvester, era un moro con occhi di
oro puro che solo chi possedeva la spada poteva vedere a meno che lui non
usasse la magia per essere visto. Alteria l’aveva visto poco dopo il suo
compleanno quando era tornato dal regno dei demoni. Era lì a far battute su
come era troppo carina per essere figlia dell’Imperatore
-Perché non taci prima che ti decapiti?
-…mi vedi e senti!?
-Non dovrei?
Solo allora capì di essersi fregata…ora il demone la
perseguitava perché si annoiava…
-Sei eccelsa con la magia uh?
-Ovviamente, mi prendi per una strega di quart’ordine? Se
non potessi fare qualcosa così sarebbe imbarazzante per dir lo meno –disse
Alteria calma
Lui sorrise alla cosa- vuoi provare di nuovo?
-Si
Visto che Alaric poteva, Alteria voleva evocare anche una
propria spada
Con l’Harem era sempre a rischio di un secondo figlio, non
voleva fratelli o sorelle minori o maggiori…
Quindi poteva solo giocare sulla spada come prova…
-Stai migliorando…la puoi già evocare ma non per molto
-Non basta- disse Alteria riprovando- devo riuscire a
mantenerla abbastanza…
-Per?
-Decapitare chiunque si spacci per figlio di mio padre
ovviamente –sorrise lei
-…
Si era genetica…
Quando il compleanno dell’Imperatore arrivò Alteria fece
portare a Silvester il dono
-…
Alaric voleva farlo fuori, come osava stare con sua figlia
senza dirgli nulla?
-La principessa mi ha chiesto di portarlo per il peso –disse
lui giustificandosi
Che colpa aveva lui per la cosa?
Alaric non commentò e guardò il regalo, bloccandosi alla
cosa.
Era una meravigliosa statua di lui a cavallo, il cavallo era
alzato sulle zampe posteriori e lui teneva la spada demoniaca in mano alzata in
aria come se stesse dando l’ordine di caricare contro il nemico
-L’hai fatta tu?
-Si –disse Alteria tranquilla- ho chiesto al professore di
arte lezioni di scultura apposta
-Incredibile
-Che ne dici se facciamo qualcosa così per l’ingresso?
-Si, decisamente si –disse lui dandole un bacio sulla
guancia.
Era la sua principessa…
****
Al terzo compleanno di Alteria, l’Imperatore le diede
qualcosa che chiunque avrebbe voluto…un cavallo.
-Che bello
Era un cavallo adulto demoniaco. Aveva il corpo di un
cavallo ma il muso aveva la forma più simile a un serpente. La coda era lunga
fino al terreno e la criniera era anche liscia e lunga. Sotto gli zoccoli vi
erano delle fiamme così come nei suoi occhi e in vari punti sul manto. Era un
cavallo che andava dal nero al bianco come razza, più scuro più crudele e
selvaggio.
Ovviamente le regalò un cavallo nero pece con fiamme scure e
occhi di oro puro.
Alteria sfiorò il muso di esso che subito si dimostrò docile
e si abbassò per farla salire con l’aiuto di Alaric
-Dovrò imparare a cavalcare…
-Ti insegnerò –disse lui con orgoglio, il cavallo era docile
come pensava…
No era solo terrorizzato a morte dalla presenza di tre possessori
di poteri demoniaci, di cui il più piccolo sembrava completamente privo di
sentimenti positivi…e non era né l’imperatore o la spada a chi si riferiva
****
-La principessa ha preso davvero mano uh?
-Ovvio, è mia figlia
-Nightmare
Il cavallo le ubbidiva con una maestria assurda, era così
veloce a muoverlo che il cavallo pareva totalmente a suo agio e lei poteva
facilmente muoversi lungo gli ostacoli senza fallire un singolo salto.
-Alteria
-Papà…
Nightmare fece un inchino sotto istruzione di Alteria e
l’aiutò a scendere docile.
-Come ti trovi con lui?
-Benissimo –sorrise lei- è davvero docile
-Ovviamente- disse Alaric- non ti darei nulla di pericoloso
-…
I soldati dietro avevano da ridire su entrambi i lati di
conversazione
Il docile cavallo aveva cercato di mangiarsi uno degli
addetti dopotutto…
Alteria notò delle donne- papà?
-Uhm?
-Perché hai ancora l’harem?
-…
Era un’ottima domanda, non lo usava da quando lei era nata…
-Non ho una motivazione per sbarazzarmene…
-Ma non ci dormi con loro
-…
Lei sorrise innocentemente mentre Silvester rabbrividì
-Cosa cucciola?
-Non fai più sesso con loro no? Quindi non ti servono no?
-…
I soldati fissarono la principessa increduli
-Chi ti ha insegnato quelle parole? –chiese lui sfiorando in
automatico la propria spada
-Oh…una delle donne nell’harem…non ricordo chi. Un po’ tutte
si sono lagnate che io sono un ostacolo per loro…qualcosa su come chiaramente
vuoi un figlio maschio e io sono l’ostacolo per ciò?
-…
-Non sono un ostacolo vero daddy? –chiese lei innocentemente
-No tesoro, loro sono un ostacolo –disse lui stringendola ma
i suoi occhi volevano sangue
Silvester fissò la principessina e quando furono soli- non
hai avuto detto nulla di tutto ciò…
-Lo so
-Hai mentito
-Si –disse lei ovvia- perché dovrei lasciare quelle
sgualdrine a casa?
-…
-Sono solo puttane a prescindere, tanto vale che muoiano no?
–chiese lei con un sorriso angelico
-…
Si decisamente era genetico.
****
-Daddy ho un regalo per te –disse Alteria facendo portare a
Silvester il regalo
Di nuovo…era un fattorino?
Per l’Impero Silvester era un generale che rivaleggiava
Alaric per livello di pericolo
Ma per come si comportava con Alteria, era un suo servo.
-Cos’è? –chiese Alaric curioso
Alteria gli fece aprire la scatola rivelando uno scudo nero
che andava perfettamente con la spada che usava in battaglia
-Questo…
-Papà, il tuo ultimo scudo si è rotto in battaglia no?
-Si…l’hai fatto tu? –chiese lui ovvio
Lei rise- sì, ma ho ricevuto aiuto da Silvester
Alaric sorrise impugnandolo e facendo apparire la spada che
risuonò con lo scudo- fantastico…
-Così papà non verrà più ferito in guerra- sorrise Alteria
dolce
Lui sorrise coccolandola- sei il mio angelo
****
-Papà ha eliminato l’harem? –chiese Alteria
La tata annuì pallida- pare che loro abbiano fatto qualcosa…
-Oh…sono sicura andrà bene, papà mi ama moltissimo quindi
non devi temere per me –disse lei dolcemente
-Principessa…-disse la tata con le lacrime agli occhi- la
terrò al sicuro, lo prometto
-Papà non mi ferirà, tranquilla- disse lei dolce come sempre
Silvester era intrigato da quanto brava fosse a manipolare
la gente, era vista come una santa da tutti dopotutto.
****
-Vieni tesoro, ti faccio vedere il tuo regalo di compleanno
–sorrise Alaric prendendola in braccio
Per il suo quarto anno di età, il padre uccise ogni singolo
membro del suo harem, rase al suolo il palazzo e creò un meraviglioso giardino
per la figlia.
-Ti piace?
-Si! È stupendo papà! Ma l’harem…
Lui sorrise contento- sei l’unica donna della mia vita
quindi non vedo perché tenerle
Il resto dei nobili intanto sudava freddo…se non era una
certa dichiarazione quella…
Tale padre tale figlia 😍
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