Capitolo 2: He is weird
Il giorno dopo Demian si svegliò andando un secondo in
panico. Non era abituato a dormire così tanto né era abituato a dormire tra le
braccia di qualcuno. Era…una sensazione che né lui né il demone sapevano
gestire.
Era affetto e cura.
Si alzò dal letto e andò a fare un bagno prima di cambiarsi.
Il bagno odorava di un profumo dolce da donna, la moglie si era lavata la sera
prima e quel dolce profumo lo faceva sentire a casa.
La guardò dormire per un lungo periodo di tempo prima di
uscire e andare a fare il suo lavoro.
Qualche ora dopo il maggiordomo lo chiamò a colazione dove
vide Harriet aspettarlo
-Buongiorno
-Buongiorno
Era un matrimonio di convenienza, Harriet era solo un mezzo
per ottenere facile accesso alle risorse che servivano per i suoi riti demoniaci
ma…era stranamente brutto pensare a lei così.
Harriet cercò la sua mano mentre mangiavano e la cosa lo
fece sentire…strano.
La voce calma, il senso di “casa” e il chiaro affetto negli
occhi di lei erano tutte cose che Demian non aveva ricevuto crescendo.
Lei era un’anomalia sia per lui che per il demone in sé
-Oggi che programmi hai?
-Lavoro e qualche riunione
-Capisco -disse Harriet calma
-Tu…?
-Penso passerò la giornata a esplorare la casa
Lui annuì calmo- sta solo lontana dalle segrete
-Le prigioni?
-Si, erano usate in passato e…
-Non ci andrò allora
-Non chiedi perché?
-Anche se tu stessi usando esse per qualcosa, non è qualcosa
che vuoi che vedo e io non voglio violare la tua privacy
La cosa lo zittì per un paio di minuti ma non era un
silenzio agitato
Era un silenzio calmo e tranquillo
La loro vita continuò così per un paio di giorni. Si
svegliavano insieme, facevano colazione, lui lavorava mentre lei faceva
qualcosa in casa, pranzavano insieme, lui tornava al lavoro mentre lei
riprendeva qualsiasi cosa stava facendo e poi cenavano insieme prima di
condividere una camera e dormire per la notte.
Erano alquanto pacifici e per i primi giorni il demone era
calmo con quella routine.
“Voglio uscire”
-Abbiamo lavoro…
“Andiamo fuori”
Poteva sentirlo spingere per prendere controllo e diede via
alla sua protesta
-Ok…
Harriet era nella libreria quando il demone, che aveva
controllo del corpo di Demian, andò a trovarla. Nella novel era una delle volte
che Harriet venne abusata quella ma…
-Tesoro? Hai finito con i tuoi lavori oggi?
-No…ma volevo una pausa
Harriet posò il suo libro e gli sorrise- cosa vorresti fare
per la tua pausa?
-Ti andrebbe di uscire fuori a far spese?
-Certo -disse lei alzandosi e spolverando la gonna prima
prenderlo a braccetto.
-Non devi cambiarti?
-Vuoi che mi cambio?
-Non mi importa molto, il vestito che hai ora va bene
-Allora non mi cambio -sorrise lei
Per l’intera giornata il suo desiderio di violenza era
completamente assente. Era più interessato a come Harriet reagiva alle sue
azioni e anche se era aggressivo lei reagiva con calma cercando di capire
perché si comportava in quella maniera. Non era violento fisicamente e l’unica
“azione” fisica aggressiva fatta era prenderla per il polso. Harriet non
reagiva male quindi i suoi istinti violenti erano piano cambiati in possessivi
che per fortuna Harriet non pareva trovare pesanti.
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