Capitolo 29: Don’t do
anything crazy!
Erano al centro commerciale quando il caos successe.
-Terroristi…
Natasha venne tirata velocemente nella security room con
altri clienti da Alexei.
Erano solo due le guardie nella security
-Che facciamo?
-La polizia sarà qui a momenti, tranquilli
I bambini piangevano, ostaggi stavano venendo presi ovunque
fuori e Alexei stava fissando le telecamere
-Chi ha le chiavi del negozio di armi?
-Io, mio marito ci lavora- disse una donna
-Prenderò munizioni da lì
-Alexei… -disse Natasha
-Sono un militare, non ho problemi a sparare a due
terroristi -disse lui diretto
-Veniamo con te -dissero le guardie
-Spero suo marito non abbia problemi con l’uso della sua
merce -scherzò Alexei- chiudete e non aprite finché la polizia non è qui, ok?
-Alex… -iniziò Natasha non sapendo come reagire alla cosa
-Starò bene, sono duro a morire -disse lui dandole un bacio
e scompigliando i capelli di Viktor prima di uscire. Natasha si incollò alle
telecamere di sorveglianza mentre Thomas stava comunicando con la polizia
cercando di spiegare la situazione.
-Ero a due settimane dalla pensione -rise la guardia più
vecchia armandosi e guardando Alexei armare un fucile
-Il mio diretto superiore dice sempre quello ed ha vissuto
otto colpi di pistola al cuore- gli sorrise Alexei- focalizza per chi devi
tornare a casa e occupatevi solo di bloccare con le fascette chi butterò giù
-Sicuro…di potercela fare solo? -chiese la guardia più
giovane
-Quanti anni hai?
-Ventidue
-Alla tua età ho dovuto combattere in un paio di guerre e
trascinare i miei uomini sotto fuoco nemico al sicuro -disse calmo Alexei-
concentrati sul sopravvivere, non stiamo facendo questo solo per noi ma per
tutti gli ostaggi, capito?
-Si
Onestamente fu come vedere un film di azione, Alexei era
preciso con le armi da fuoco e i terroristi erano chiaramente principianti con
una buona mira.
Erano venti totali i nemici e lui stava velocemente sparando
ai nemici, disarmandoli per lo più e dando indicazioni agli ostaggi di
rinchiudersi in un negozio e aspettare la polizia, prestava anche supporto
medico ai feriti, fortuna volle che alcuni di professione medica fossero
presenti.
-Dio santo… -mormorò un agente della polizia guardando la
diretta che avevano dalle telecamere di sicurezza
Il padre di Natasha, che era arrivato appena aveva saputo,
poteva solo osservare con che agilità il genero stava distruggendo i terroristi
-Continuando così possiamo lasciarli a lui
-Cercate di tenere i terroristi distratti almeno
Natasha poteva solo pregare che non facesse pazzie. Non ora…
-Se non rispondete alle nostre richieste, uccideremo un
ostaggio ogni ora- disse uno dei terroristi
Alexei imprecò in russo- cambio di piani
-…?
-Fate uscire gli ostaggi, mi occupo degli ultimi cinque
solo- disse lui calmo caricando le pistole
-Come? Siamo al secondo piano e…!
Alexei scavalcò il muretto e atterrò calmo davanti ai
cinque, più che sorpresi, terroristi.
Più distrazione di quello che poteva fare?
Sparò alla spalla del primo che fu forzato a perdere presa
dall’ostaggio.
-Vediamo chi ha migliore mira
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