Capitolo 33: Winning the
games for freedom
Molti l’avevano capito all’inizio ma molti erano lenti di
comprendonio
Vincere i giochi era per un solo motivo: libertà
Si ottenevi poteri
Si ottenevi risorse
Si ottenevi ricompense
Si diventavi più forte
Ma non era per quello che giocavi
Fin dal primo gioco, il tutorial, tu combattevi per una
cosa: vivere
Vi erano vari tipi di tutorial, nessuno poco sanguinoso
Potevi essere in un gruppo da due, da cinque, da quindici…
Potevi avere una sfida a squadre, una singola, una con più
persone contro di te
Una sfida che era successa era quella di Viola
Lei contro un suo cliente regolare nella libreria
Trova il libro prima che la libreria venga bruciata e
Nascondi il libro e impedisci che lo trovi
Era alquanto facile no?
Era più difficile una sfida come quella che avevano subito
altri
Uccidi un essere vivente
Oppure…
Compi un atto inumano
Erano cose che mettevano la mente a dura prova
Ma non erano completamente negativi o cattivi di per sé
C’era sempre un metodo per vivere SENZA uccidere nessuno
Ciò non voleva dire che nessuno sarebbe morto
Era facile uccidere dopotutto
Perché non farlo se potevi farlo?
Il gioco calcolava tutti i tuoi movimenti
Eri in grado di uccidere?
Eri in grado di difenderti?
Eri in grado di ragionare?
Era fatto per darti un livello maggiore
Per aiutare nella selezione
E perché gli Host si divertivano ad essere sadici
Nessuno però era realmente ucciso alla fine visto che li
riportavano periodicamente in vita
Problema era…
-Mi iniziano a irritare
Gli host si erano seccati di quei dannati umani che
rimanevano sulla terra ora che il gioco DOVEVA finire
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