Capitolo 2: The TV crew
-Sappiamo che riusciremo facilmente a fare uno scoop qui, quindi
vedete di non fare cazzate ok? –disse Greg, dai capelli grigi e occhi castani, continuando
a fumare il suo sigaro
Il furgone grigiastro era riconoscibile come pochi nelle
strade deserte, l’enorme logo della compagnia televisiva era ancora più notabile
ora che non vi erano altre auto…non che di solito fossero anonimi con quanto
caos facevano.
Erano una tv crew che veniva da Chanel 13.
-Quindi che devo fare? –chiese la bionda Diana non osando
spostare i suoi occhi verdi dallo specchietto che aveva in mano continuando a
passarsi il ventesimo strato di rossetto sulle labbra rosse
-Leggi il gobbo come solito, sai leggere no? –chiese lui
Lei ruotò gli occhi evitando di rispondergli
In auto vi erano anche Jeff, che ora guidava, un biondo
dagli occhi verdi addetto alle luci; Thomas, dai capelli neri e occhi verdi,
addetto al microfono e all’audio; Karl, un moro dagli occhi neri, addetto alle
riprese; e Amelie, una castana dagli occhi noce, che stava facendo
l’apprendistato presso Chanel 13.
Greg era il capo, Diana era la reporter.
Vi erano almeno cinque anni di collaborazione tra la crew,
Amelie era quella nuova.
La zona in cui stavano andando era desolata nel mezzo di
boschi.
Amelie non poteva vedere un’auto da almeno un’ora buona.
Però lì vicino c’era una stazione di servizio secondo la mappa…
A circa un’ora di corsa…
Per qualche motivo Amelie si sfiorò la caviglia ancora
fasciata, il medico le aveva detto no sforzi ma…doveva fare il dannato stage o
non si sarebbe laureata.
Le mancavano solo qualcosa come una decina di ore e con oggi
avrebbe concluso.
Poteva finalmente chiudere fuori dalla sua vita quel dannato
gruppo.
Non aveva molto contro la crew…era più un semplice “non
siamo compatibili” oltre al fatto che vi erano troppi occhi su di lei per colpa
di quel dannato pervertito del capo…
Le mancava così poco per finire…
Per fortuna non doveva firmare Greg lo stage ma la sede dove
Chanel 13 si trovava
Altrimenti…probabilmente le avrebbe allungato le mani
addosso
Non era una brava persona nei suoi occhi ma non era nemmeno
pessima…
Almeno c’era di peggio…mettiamola così.
-Amelie –chiamò Greg
-Si?
-Appena arriviamo scarica le cose capito?
-Si…
Il medico le aveva detto di non fare sforzi…
Un giorno poteva faticare…un giorno
Se ci pensava, quella sera avrebbe finito
-Amelie ti stai abituando bene –disse Greg- domani andremo
in una nuova zona, vedi di essere puntuale
-Si…
Il giorno dopo sarebbe stata a casa a riposare, altro che
lavorare per quello schiavista…
Poco sapeva quanto sarebbe cambiata la sua vita…
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