Capitolo 8: Not Bad
-Questo…è perfetto! –disse Hook al settimo cielo- è piccolo
abbastanza…
-Se vuoi posso ridurlo –disse Roxane tranquilla
-Puoi? –chiese lui guardandola
Lei annuì continuando a cucire
-Cos’è? –chiese intrigato
-Un guanto in pelle, ho chiesto a Nicholas se potevo usare
del cuoio e della pelle per un esperimento e mi ha dato l’ok
-A che serve? –chiese Hook guardandola con maestria finire
il guanto
-A questo –disse lei mettendosi il guanto e afferrando del
metallo bollente
-Ferma!
-Va bene- disse lei iniziando a lavorare il metallo- non è
eccelso ma posso lavorare più velocemente così
-…Sei matta sirena- disse Hook sospirando
-Da quando sono una sirena?
-Da sempre- replicò il capitano guardando il progetto- se
possiamo farlo di queste dimensioni sarebbe ideale
-Posso provare a lavorarci –disse Roxane- ma ho bisogno di
migliori attrezzature
-Possiamo comprarle una volta tornati in base- disse Hook
-Ok, sei tu il capo qui –disse lei
Lui sorrise contento- ma come fai ad avere queste abilità?
-Sono un dottore credici o meno –disse Roxane
-Dottore? –chiese lui guardandola- beh che l’età non è
quella apparente in questo mondo…dovevo aspettarmelo…quindi sei bloccata a
diciotto come corpo uhm? Sicuramente quei mocciosi ti adoreranno
-…Capitano lei ha il vizio di pensare troppo e ascoltare
poco –disse Roxane tranquilla- comunque…il mio ruolo era di dottoressa di
protesi
-Protesi? –chiese lui disinteressato
Che interesse vi era in gambe di legno e uncini?
-Comunque- disse Hook- hai talento e si vede
-Intendevo –iniziò Roxane
Doveva solo convincerlo a farla lavorare sulle sue protesi
Poteva dare ad uncino alla sua ciurma una grossa…
-Capitano abbiamo un problema con il tempo, può venire?
-Si arrivo, continua tranquilla Rox –disse Hook
allontanandosi
-Si…
Lei sospirò e si sfilò il guanto per prendere della carta da
progetti
Aveva un totale di dodici gambe da creare, tra cui le due
gambe per Natasha
Ma stava pensando che per l’atletica ragazza due gambe nuove
fossero un po’ poco.
-Il taglio è al di sotto del ginocchio, se sfrutto la cosa…-
Roxane guardò una delle spade che Natasha usava prima dell’incidente avvenuto
meno di 3 mesi prima
“Questa? Ah…usavo delle gemelle in battaglia, ma una di loro
è stata rotta e questa è l’unica che mi è rimasta. Erano un regalo di mia madre,
questo mondo ha più che la banda di Peter no? Per essere precisi vi sono
centinaia di migliaia di persone, abbiamo anche una marina che ci vuole morti…comunque…non
posso più combattere con queste gambe…vorrei ma…”
-Natasha! –chiamò Roxane alla ragazza che stava cucendo
fuori dall’officina
-Si?
-Vorrei poterti fare un regalo…ti spiacerebbe venire dentro?
Vorrei parlarti di una cosa- disse Roxane stando attenta a cosa diceva
Senza l’approvazione di Hook non poteva fare nulla per la
ciurma, ma nulla vietava un segreto tra donne
-Ok? –disse lei stranita rientrando e notando qualcosa sul
tavolo- un progetto del capitano?
-Mio –corresse Roxane- Natasha, io sono una dottoressa per
protesi…ma non del tipo che usano in questo mondo
-Questo mondo…? –chiese Natasha
-Io sono di un differente mondo Natasha, Peter mi ha rapito
insieme ai miei fratelli…ti andrebbe di ascoltarmi?
Le spade di Natasha erano di grosso spessore…poteva usarle
per ridare alla piratessa lo splendore della battaglia…
Avrebbe fatto pentire quell’amputazione più di ogni altra
cosa al mondo ai mocciosi.
Dopotutto…non era la prima volta che faceva armi come
protesi…
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