Capitolo 7: Hook is hot
-Grazie dell’aiuto Rox, chi l’avrebbe mai detto che abbiamo
preso un fabbro! –rise una donna accanto a Roxane mentre lei continuava a
lavorare sul progetto
-Non è un problema, è un piacere- disse lei tranquilla
Roxane aveva iniziato a lavorare come ingegnere di protesi
intorno ai suoi 25 anni, prima di allora aveva studiato e fatto apprendistato
per quasi un decennio. Iniziò a lavorare su Jack quando aveva 50 anni, si
poteva dire che era la sua “crisi di mezz’età. Ed era morta a 69 anni per
essere proprio precisi.
Aveva oltre 44 anni di esperienza nel campo e come hobby
aveva preso lavorare il ferro per piccoli progetti. Era un modo per allenare le
sue mani e migliorare la sua abilità allo stesso tempo. Se si contavano gli
studi iniziati a 15 anni…era quasi 54 anni per essere proprio precisini. Era impossibile
per lei trovarsi un uomo più giovane, anche Hook era “piccolo” se proprio
volevamo essere sinceri ma era più accettabile che qualcuno sui 19 anni.
Anche se il suo corpo era 18enne, le conoscenze di qui 69
anni si erano unite a i 18 anni del corpo…questo voleva forse dire che aveva 87
anni ora…? Yep, meglio non pensarci…anche perché il gioco ti permetteva di
raggiungere un’età precisa e non invecchiavi dopo di ciò.
Hook era bloccato in quell’età fisica da forse due decenni? Dopotutto
aveva un corpo che era intorno ai trenta e qualcosa anni, erano però stati
superati in termine di compleanni da parecchio. Per esempio? Peter avrebbe
avuto intorno ai 300 e qualcosa anni se si contavano propriamente i suoi
compleanni, il gioco di fatto scriveva che aveva “Diciannove anni di aspetto”.
Per certi versi era finita nel mondo adatto a lei, dove
nessuno aveva l’età fisica che doveva avere…avrebbe preferito comunque Hook a
Peter per ovvie motivazioni.
-Uhm…non male –disse il capitano controllando le parti che
aveva fatto
Roxane sorrise- sono brava con le mani
-…- Hook si schiarì la voce per evitare di pensare male-
notato…grazie per l’aiuto, sono decenni che cerco un fabbro in grado di fare
miniature del genere…vedi voglio aggiungerli qui e qui nella nave così da poter
collegare questo e questo e…
Roxane era a bordo della nave all’incirca da una settimana,
dopo un paio di giorni di imbarazzante silenzio e “non so cosa fare e mi sto
annoiando” decise di andare a vedere la parte di officina della nave. Nicholas
fu gentile abbastanza da darle un tour della nave quindi non ebbe problemi a
ritrovarlo. Si offrì di aiutare Natasha, sorella di Nicholas e una dei “fabbri”
della nave di Uncino. Natasha, una bruna dagli occhi verdi, non era un fabbro
ma era una delle persone che poteva fare riparazioni di emergenza nella nave. In
quel momento stava provando a fare una parte per emergenza in caso finissero
con la fiancata danneggiata, di nuovo. Roxane si offrì di darle una mano e a
sorpresa di tutti si scoprì avere una mano ferma e abile nel maneggiare il
metallo. Natasha riportò la cosa a Hook che andò a controllare, scoprendo che
la fucina della sua nave era improvvisamente più calda rispetto al solito, e
confermò le abilità di Roxane.
Il che portò all’attuale situazione in cui la prigioniera
era diventata una sottospecie di fabbro per il suo carceriere…onestamente
nessuno dei due si comportava come doveva comportarsi quindi…
-Già che ci siamo potremmo modificare gli alberi, specie
quello maestro allora- disse Roxane
-Ovvero?
-Se c’è una violenta tempesta, sarebbero distrutti no? –chiese
lei indicandoli- la nave è stabile e abbiamo i remi che la ciurma può usare in
caso di bisogno ma sarebbero comunque una spesa enorme da cambiare ogni volta
-Non è spesso che succedono le tempeste del genere per mia
fortuna, sono più comuni i Kraken… -mormorò Hook annuendo però alla cosa, era
un pericolo in effetti- che suggerisci?
-Un meccanismo per tirarlo sotto e sopra la nave- disse lei-
possiamo usare lo spazio qui e qui per “smontare” l’albero e metterlo nel
ripiano qui e poi tirarlo fuori quando non vi è il rischio di romperlo. Sarebbe
ideale farlo anche per gli altri due alberi se possibile
-Uhm…non sarebbe una cattiva idea –disse lui rimuovendo la
camicia, per la gioia di Roxane
Cosa? I muscoli erano qualcosa che Roxane studiava per
lavoro…erano solo quello…e forse un suo hobby ehm…
Hook indicò con l’uncino un pezzo della nave- qui possiamo
rinforzarlo secondo te?
-Possiamo cambiare il materiale volendo e fare una nave di
ferro- disse lei
-Di ferro? –chiese lui intrigato
-Una nave di legno e ferro richiede più manutenzione no?
Lui annuì- si
-Dovrei provare con materiali e strumenti diversi ma sono
convinta che possiamo creare una nave totalmente fatta di vari metalli…solo
servirà una buona base e solidi strumenti… -disse lei tranquilla, dopotutto la
sua educazione aveva portato a studiare come creare dal nulla vari metalli e
come li utilizzavano in vari punti, navi comprese, dopotutto le sue protesi
erano usate in marina, milizia e altre tipologie di carriere dove perdevi arti
facilmente, dovevi sapere se avrebbe fatto conflitto. Per lei poi era questione
di come lavorava con le sue protesi, preferiva fare il più possibile a mano
nella “vecchia maniera” più che fare tutto con le tecnologie moderne, la cosa
era stata parte del motivo per cui era considerata la prima nel suo settore e
chiamata genio. Se sai le basi puoi aggiustarti a ogni campo, questa era la sua
filosofia.
Hook sorrise al pensiero- voglio vedere come la buttano giù
in quel caso…bene…tra un paio di settimane saremo alla mia base di terra, puoi
vedere lì se trovi qualcosa di utile
Lei annuì rimanendo poggiata al tavolo a 90 scrivendo il
procedimento che le serviva per lavorare i metalli per quel tipo di esperimento
e come procedere per un prototipo- non è un problema
-…- Hook si rimise la camicia e schiarì la gola- torno in
ufficio se ti servo…
Lei annuì distratta, il lavoro era sempre ciò che amava fare
di più.
La cosa la rendeva più attraente negli occhi di Hook che
apprezzava il lavoro duro più di ogni altra cosa…si, era decisamente una
dannata sirena Roxane…si stava scordando qualcosa?
-Secondo te Hook si è scordato che sei prigioniera in
teoria? –chiese Natasha divertita rientrando
Roxane sorrise tranquilla- di certo io non glielo ricordo
La ragazza scoppiò a ridere divertita poggiandosi a una sedia
e sistemando la lunga gonna.
-Come vanno? –chiese Roxane notando la smorfia
-Come ogni protesi –disse la ragazza sospirando e sfiorando
una delle gambe di legno- fanno male e non mi ci abituerò mai…
Roxane strinse i pugni piano. Natasha aveva l’aspetto di una
diciassettenne massimo, anche se aveva più anni di lei in realtà, non era
facile immaginare quanto dolore avesse provato quando uno dei ragazzi le mozzò
le gambe perché aveva rifiutato di andare a letto con loro.
E la ciurma di Hook sarebbe la cattiva della storia vero…?
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