Capitolo 6: Hello Captain…
La nave di capitan Uncino era parecchio interessante per
Roxane.
Era un’enorme nave pirata con più “piani” sia sott’acqua che
sopra di essa. La classica forma della nave unito a elementi decorativi
pirateschi la rendevano parecchio…bella.
Onestamente parlando le sembrava invincibile, stabile e forte.
Era finemente decorata e sembrava resistente e veloce sull’acqua.
-Ti piace? –rise un pirata notandola guardare la nave
ammirata e sorrise sorpreso quando lei annuì alla cosa- ne sono contento,
questo è il vanto del nostro capitano, ha personalmente realizzato il progetto
e ci abbiamo lavorato per anni per renderla così, purtroppo mancano ancora
parecchie cose per finirla secondo l’immagine che lui ha della nave, nessun
fabbro però può costruire parti così complicate, voglio dire sarebbe come
chiedere un nuovo arto dopo averlo rimosso –rise lui
Se erano parti tecniche, Roxane era molto confidente nelle
proprie abilità.
Stava pensando a come “nominarsi” per lavori futuri.
Un fabbro era ideale in quel periodo, però spera più nel
titolo di dottoressa per protesi…almeno quel titolo qui esisteva anche se era
più per gambe di legno e uncini per mani.
Poteva essere un “dottore dei miracoli” se giocava bene le
sue carte.
-Shh…nascondetela nell’ufficio del capitano, veloci prima
che ritorni!
-Fa la brava ok?
Roxane venne fatta sedere sul divano dell’ufficio di Uncino,
che a sua sorpresa era ordinato e molto ben tenuto.
La cosa le piaceva sempre di più
-Cosa avete fatto?!
E a quanto pare il capitano non era stato avvisato del suo
regalo.
-Siamo già partiti in mare capitano, non possiamo tornare a
terra per un po’
-Razza di idioti! Portatemela qui! Ora devo pure gestire un’altra
delle loro fidanzate?!
Simpatico…
-Vieni qui su –disse il pirata di prima, un bruno dagli
occhi blu- io sono Nicholas comunque, il
braccio destro di Hook…è un brontolone ma non è cattivo…
-Sempre a sparare stronzate Nicholas? –chiese una voce molto
seducente girandosi a guardare Roxane.
Per ambedue le parti fu come se il tempo si fosse fermato.
Captain Hook…era differente da ciò che lei pensava.
Era un uomo abbronzato chiaramente sopra i quaranta di età,
anche se li mostrava molto ma molto bene. Sapeva l’età solo per il gioco,
altrimenti…
L’uomo di due metri e qualcosa, muscoloso, pieno di
cicatrici e tatuaggi, dalla leggera barba nera, dai capelli neri semi-lunghi
tenuti con alcune treccine decorate con gioielli di oro in una coda alta, dai
due grossi occhi di un freddo metallo, dal fisico possente…e dalla…ehm…notabile
spada…non di metallo…era particolarmente attraente negli occhi di Roxane…l’uncino
al posto della mano destra era anche…parecchio adatto all’immagine dell’uomo…
Dopotutto era il suo tipo.
-E questa chi è?
-Il suo regalo di compleanno capitano! –sorrise Nicholas
beccandosi un’occhiataccia dal capitano
-Regalo di…Hai almeno idea di quanti anni ha!? E da quando
una persona è un regalo?!
Per Hook Roxane era indiscussamente attraente. Una bella
donna dai lunghi capelli rosso sangue e occhi di un argento che gli ricordava
due lame, aveva un viso docile e giovanile ma il corpo era quello di una sirena
nei suoi occhi. La ragazza era anche particolarmente seducente per lui. Se non
fosse che era probabilmente dal lato di Peter e compagnia e che era Parecchio
più giovane ci avrebbe pensato a corteggiarla… perché così si seduceva una
donna, la corteggi non rapisci…
-Ah…sbavagliala e slegala, piccola com’è a chi può far male…come
ti chiami? –chiese lui spazientito.
Una sirena a bordo era pericolosa. Aveva più donne a bordo
la sua nave che qualsiasi nave pirata al mondo, ma erano le donne della sua
ciurma. Erano membri, combattevano come pirati, morivano come pirati. Erano solo
donne di sesso, per il resto erano normali membri della ciurma. Alcune sposate,
altre single. Nessuna di loro aveva occhio su di lui e lui non era interessato
ad avere una relazione anche solo di una notte, creava caos e basta.
-Roxane, il mio nome è Roxane- disse lei
-… -Hook la fissò incerto di come reagire.
Anche la fottuta voce era da sirena!
Cos’era una cospirazione per testare la sua pazienza?!
Non era santo!
-Portatela in una delle camere libere, tenetela d’occhio, la
rimanderemo ai coglioni appena possibile –disse Hook ritornando nel suo ufficio
e notando l’odore della ragazza all’interno. Un dolce odore di fiori e dolci
fatti in casa…-dove diamine hanno trovato una sirena di terra…
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